Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Una lunga notte

Ed è come viaggiare in una dimensione innaturale
Dove non esiste il tempo di un respiro
Che ti si chiude in gola
Che ti spacca la testa
Ma che cerca una via di fuga... per trovare pace

Il silenzio che si sovrappone alla cadenza intonata di un brano
Il nero della notte che mi accarezza con il suo freddo
e sono solo come non mai
Tra le urla e l eco lontano del mio scrivere

è un urlo che non fa rumore
è uno scrivere che ha un anima che parla di me
è un pensiero che oramai è lontano e assente
è un pensiero che si trascina lentamente

è una lunga notte che non vuole passare
Scorre il tempo e il sovrapporsi dei secondi...
è una sabbia fine che non riesco a trattenere nella mano
e più sfugge e più il tempo è fermo

Cerco uno sguardo amico che trovo solo custodito nei miei ricordi
Lo cerco tra la rete di un mondo moderno
e ne sento odore ne bramo la presenza
Ma è come il fruscio del vento in una spiaggia deserta
Lo senti ne senti la forza lo immagini lo desideri toccare... ma nulla
Ne rimane solo il desiderio impastato in bocca

Sensazioni remote che fomentano un presente ricco di pensieri
Di cui Stancamente ne sovrappongo il peso
e cerco sostegno tra le braccia incatenate di un sogno
Non mi rimane che chiudere quest'occhi

Lentamente inesorabilmente indecentemente...
Fortunatamente!

E questa notte troverà pace.
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    Scritta da: Valentina D'Azzeo
    in Poesie (Poesie personali)

    Ode all'acqua

    L'orizzonte arrossendo carminio si nasconde,
    ai passi lenti e stanchi della notte,
    che spietata lo ricopre col suo buio mantello.

    In un barbaglio di piccoli squarci di diamante,
    dove la pioggia fugge in una solenne
    orchestra di percussioni,
    tamburellando, scuotendo,
    facendo eco in ogni vuoto eremita.

    Tempesta testimone muto di ogni panorama,
    ti trascini urlante, estorcendo odore alla terra.

    Erri con il tuo maldestro circo di vento, fulmini e tuoni
    come un'orda di barbari, urlanti, al galoppo, impavidi e folli,
    crudele scintillio nello stridulare di spade.

    Carnale, ovattato abisso,
    profondo, nero, sicuro di riflessi metallici.
    A piedi nudi seguo la tua strada di grafite,
    stregata dal ritmo del faro.

    La tua natura fresca d'acqua
    scivola morbida fra le mie mani, senza respiro
    sciacqua sulle facce della mia anima poliedrica,
    e le fa compagnia nell'errante, incredulo sogno della vita.

    Mentre la passione permea dal tuo bacio salato,
    la pelle ormai umida e calma,
    pizzica come peperoncino maturo,
    nel ricordo d'estate.
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      Scritta da: piumarossa70
      in Poesie (Poesie personali)

      Mare bagnato...

      È che la pioggia mi piace
      è che però oggi è diversa
      è solo che sta sera è grigia,
      fredda, e che però i fiori così sembrano stanchi
      e i soliti passeri non sono sul ramo.
      È che si, si la pioggia mi piace
      è che ieri non era così
      è che il suono che sento è silenzioso
      da sentire solo gocce che sbattono,
      è solo per oggi, si lo so
      solo per oggi...
      è che se pioverà anche domani
      il sole però tornerà a parlare,
      è che domani, è che oggi, la pioggia
      bagna
      persino il mare...
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        in Poesie (Poesie personali)

        Lacrime

        Ombre di pioggia che cadono sulle mie guance,
        sforzi di non vedermi brutta ne crucciata,
        desideri improvvisi di cancellare tutto e tutti,
        speranze svanite di un sole tenue che ti consoli,
        Erano lacrime le mie impressioni di te.
        Ma cadevano gocciolando incurie di attimi di
        consolazione.
        Non più parole, non più desideri,
        e non spiragli di melodie per farmi pensare,
        nulla si sparge ormai intorno a me:
        nemmeno un vento ribelle ad ogni pensiero.
        Vorrei poterti dire addio,
        ma le lacrime bagnano le mie parole
        ed esse affogano nel mare di dolore
        che le risucchia senza perdono.
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          Scritta da: olos
          in Poesie (Poesie personali)

          Fuori Piove

          Seduto sul ciglio del colle "vedo"
          Ma fuori piove.
          Respiro l'origine, custodisco la storia
          e... fuori piove.
          Resiste la pigrizia all'inerzia della conoscenza
          d'altronde... fuori piove.
          Luce bagnata conserva la primavera.
          Estate dietro di me il mezzo
          La storia ammuffita, non priva di significato,
          corrode la mia esistenza.
          Fuori piove e bagna il mio sguardo
          Scorgo figure... poche e vigorose idee sgorgano dal viso luminoso
          al centro del tetro soffitto
          Sotto l'ombrello dei miei affetti...
          vedo... che fuori piove.
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Romeo

            Per sopravvivere
            accarezzo il gatto
            Per sopravvivere
            all'immenso dolore
            chiudo gli occhi
            pensando che siano loro
            Non so! Forse,
            è stato Dio!
            Mi son trovata accanto
            Romeo, sembra un bambino vero
            La notte guatto guatto
            salta sul lettone
            si infila sotto le lenzuola
            Come un bambino,
            vuole sentire il calore
            di chi li è vicino
            All'inizio mi pareva strano
            poi piano, piano
            ho teso a lui la mano
            Ora chiudo gli occhi
            quando lui è così vicino
            penso a quando avevo in braccio il mio bambino
            Di quanto ero fiera
            di essere una mamma vera
            Questa è una cosa seria
            Come si possa poi amare tanto un animale
            mentre l'uomo ti fa tanto male.
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              Scritta da: Tritter33
              in Poesie (Poesie personali)

              È l'inverno, è la stagione del mio cuore

              Alba per ricordare sentimenti
              Ormai assopiti, notte
              Per cancellare desideri
              Sepolti sotto la neve.
              La tempesta di neve fuori la
              Foresta, il tetro buio
              Freddano tutte le mie lacrime per te
              Che un tempo bagnavano
              Questo mio cuore, ora gelido e spento.
              È partita la speranza di poterti riabbracciare,
              adesso devo solo dimenticarti:
              ma ci riuscirò mai?

              Avrei voluto amarti e donarti
              Il mio cuore... un'eterna primavera per i miei sentimenti
              Ma ecco che io sono:
              schiavo delle passioni, servo del mio amore per te.

              Ormai troppo lontana,
              troppo bella, fuggi veloce
              nell'oscurità della notte,
              là nella foresta innevata
              prima che il sole sorga
              per il giorno nuovo.

              È l'inverno, è la stagione del mio cuore.
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                Scritta da: Kagib
                in Poesie (Poesie personali)

                Viames

                Vivere... con il buono e cattivo tempo,
                cercando di assaporare ogni istante,
                cercando di dare quanto più puoi.
                Amare... senza pretendere,
                a volte un gesto divino,
                altre estremamente egoistico.
                Essere... sempre e comunque te stesso,
                sentendoti fiero di lottare,
                per ideali che non sono in vendita.
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