Esecrabili siano coloro che avvelenano la terra che ci nutre l'acqua che ci disseta, l'aria che ci sostiene
Coloro che violentano l'infanzia degli uomini e della terra
Che turlupinano le menti con programmi stupidi, illusori
Che anestetizzano le volontà con valanghe di notizie inutili d'aberrante stupidità
Esecrabili siano coloro che dileggiano gli antichi amati presepi di gesso così cari alla nostra lontana infanzia
Dove puri ed innocenti c'incamminavamo verso il futuro, ignari del feroce divisore che silenzioso attentava alle nostre vite
Ora che nel silenzio e nella solitudine sentiamo la vecchiaia allungare il passo
Il tempo che sfugge tra le dita, i ricordi tornano ad allietare la nostra mente: le parole del mio vecchio maestro Villa, "Dario stringi i pugni e vai".
Siamo come diamanti... Uniche e preziose... il dono più bello che potessimo ricevere, è quello di essere ciò che siamo... Donne! Chi dice donna dice danno... ed è vero danno la vita, danno la speranza, danno il coraggio danno il conforto, danno il sostegno, danno la dignità, la passione danno l'amore, danno il loro amore incondizionato e unico senza nulla chiedere e con un sorriso d'amore.
Il mio modesto pensiero si unisce al mondo intero mano al petto con tanto affetto Buon compleanno amica mia un anno in più cosa vuoi che sia per te che sei nei cuori di tutti e nei pensieri di molti il tempo è solo una realtà che lento trascorrerà.
La canzone che ha suscitato tanto malessere Io l'ho ascoltata con molta attenzione, a me, ha trasmesso tanta emozione. La melodia, la musica, il racconto nella canzone nella voce che esprimeva emozione Vedevo dinanzi a me, quelle figure animate pochi minuti ma intensi Nel suo chiamare Mamma mi son caduti i lacrimoni La mia conclusione! Si parlava, di una separazione Di due genitori non intelligenti che feriscono gli innocenti.
Cammino a piedi nudi sulla sabbia, tra il giallo e il blu, mi sento in gabbia tra i sogni che ho sperato tu avverassi e la realtà che percorro a piccoli passi.
L'aria si muove per inerzia, non ha profumo di passato, ora inizia la nuova stagione della vita con te che mi attraversi tra le dita.
Raccolgo gli occhi in un pensiero, fisso nella mente un punto nero, sei tu che in un angolo del cuore te ne stai fermo ad aspettare.
Ma cosa poi, mi domando, se te ne stai solo nel tuo mondo?
Di colori e sfumature ce ne sono tanti dipingi con il sole questi anni, lascia che la risacca porti via la noia, la paura e la malinconia...
Traiettorie di fuoco l'amore è un gioco vibrazioni emozioni aquilone il cuore assente il tempo scotta l'energia sfreccia il corpo con la follia. Non tace lo sguardo luna e sole a contatto il cielo un letto sfatto la fiamma l'universo l'istinto un viaggio perso. Fonte di coraggio una carezza dolce e lenta la voce che rallenta in un lampo mare aperto il fiato il mio concerto. Liberazione un sospiro l'abbraccio un mondo di calore l'istante luce che sfugge incrocio di paradisi il battito insistente nettare d'anima e mente.
L'unica cosa che riesce a calmarmi è pensare a te. Te, profondo sconosciuto. Te e il tuo alone di mistero che ti avvolge delicatamente. Poche cose so su di te e stavolta mi va bene. Ne sono contenta, perché? Perché, questa volta, vorrei scoprirti da me. So il tuo indirizzo scolastico e che hai una passione per le poesie. Ecco, questo mi basta. Ti penso mentre leggi un libro, ti immagino, espressione concentrata e meravigliata dalla magnificenza delle parole. Ti immagino, magari, mentre ne scrivi di tue, di mano tua, di mente tua, chissà forse lo fai e magari sono dei capolavori. Ti vedo un po' come un idolo, ma che potrei raggiungere; ecco la cosa che mi spaventa: che riesca a raggiungerti. Ti ho adocchiato il secondo giorno di scuola. I lineamenti del viso, i capelli lunghi e malcurati, il tuo modo di camminare, incurante di chi ti sta attorno. Il tuo modo di portare lo zaino sulla spalla destra, come lo tieni, come agiti le mani mentre parli con i tuoi amici. Passa il tempo e ti osservo, è bello vederti, mi emoziono ogni volta. Sei una continua sorpresa. Non ti vedo da più di un mese, ma tu costante compari nella mia mente, e così ricordo il pomeriggio che ti ho visto e io tremavo e sorridevo. Mi hai scrutato, ma non come volevo io. Devo vederti, ti vedo, avvampo, mi tremano le gambe ma tutte le ansie si dissolvono in un instante. Ti penso e l'animo si quieta. Mi hai stregato, folgorato dalle tue movenze delicate, alcune un po' goffe. Eccomi sotto il tuo incantesimo, modificalo pure, ma non estinguerlo. Ti prego.