Io e Te due anime in balia di un vento avverso... che nella bramata malinconia della notte, in un essenza carezzevole Si rifugiano nell'oblio dei sogni lì dove nessun vento può soffiare, ma solo aleggiare e unirci in un sol cuor sereno.
Diserta la muta folla dei tuoi pensieri se ai polsi batte la voglia di parlarmi non startene inceppata nel linguaggio tuo più antico scorporato di amore e di abbandoni; prima che fagociti il silenzio il bruire della lenta fiamma che brucia accenna al sistro che s'alza da ciò che l'arde. Poco possiamo mutar la nostra vita avviatasi inesorabile alla sua foce ma non ti opporre se al suo corso un rivolo tributario d'affetto schietto di moine vi arriva impetuoso con acque limpide e schiume cristalline, non puntarmi l'artiglieria contro dei 'però' resilienti su cui ti attesti se ti confonde l'occhio della tua mente. È nel lampo dorato che sprizza dolcezze mentre la corrente fa sentire la sua voce che si illumina l'alto del cuore. Se insiste la luce è una fortuna: ogni contorno d'ombra si sfrange e un mutamento ci rapisce e ci consola. Estirpa l'ortica che ti brucia solo la morte è inconvertibile dai vita altra alla tua vita altera combatti per un sorriso si può vincere pure contro il vento.
Ho il tuo ricordo nel cuore di quando ti ho conosciuta. La tua paura di non saper cosa dirmi e cosa fare mi faceva sorridere. Ma sei stata meravigliosa sei riuscita ad aprire la porta di questo cuore ormai malato e prenderne parte. Una parte che ormai nemmeno Dio può togliere. Poi per una parola ti ho delusa il mio cuore era triste e annegava nelle lacrime gli ultimi spasmi poi forse tutto sarebbe finito. Ma tu mi hai capito in questo cuore c'è tanto Amore c'è tanta voglia d'Amare non riesco a odiare non ne sono capace. Rimani assorta ad osservarmi mentre una carezza scivola sul tuo viso una lacrima cade subito raccolta da un bacio ed ora abbracciato a te mi inebrio del tuo profumo una dolcissima essenza di piccola dolce rosa blu. Questo sogno meraviglioso questa storia infinita che non avrà mai fine perché continuerò a decantarti sognandoti per sempre...
Ascolta, ascoltate Non dire più. Non ci pensare. Il passato è passato. No! Lei ti dice no. No... perché il ricordo di ieri è oggi. No... perché il ricordo le toglie il respiro. No... perché il ricordo le ha tolto i sogni. No... perché il ricordo le ha tolto la vita. No... perché il ricordo le ha ucciso l'anima. No... perché il ricordo è vivo in lei. No... perché l'ha fatta tacere. Il suo tacere ha permesso a chi... di essere libero A voi tutti di esprimere mille opinioni, solo per ciò che vi veniva detto L'uomo giudice di un altro uomo. A lei è toccato il restare indifesa. Sola. Lei. Oggi il grido in difesa sua, e non solo. Oggi come ieri, il ricordo presente. Perché ha segnato la sua vita per sempre. A lei, è rimasto gridare, forte a gran voce. Affinché altre donne non tacciano. Facciano sentire la loro voce. Donne non siete sole, unite siate tante Gridate donne, a nessuno capiti quello che è successo...
In affollata via t'incontro chiusa nel tuo abito di suora. Perplessa ti osservo e capto tua sofferenza amara. Tumultuosi marosi ti hanno lacerato. Ma, per incanto di poesia, oggi ne percepisco la presenza arcana. I tuoi occhi spenti di gioia, serrati alla speranza, rivelano il tuo io con recondito linguaggio. Ma attonita mi chiedo: "Il tuo Signore, oggi, è diventato per te possesso mai posseduto?"
Mille gocce impreviste. La tua madida aurea mi avvolge, quieto. In questa nera notte di te mi accorgo. Nei tuoi "turchesi" occhi la mia oppressione. Con lacrime di rugiada ti allontani affidandomi un idilliaco effluvio.