Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La tua foto che più non ho

La tua foto che più non ho

infingendo stringo tra le mani

un ritrovato sorriso mi sorride

nell'approssimarla alle mie labbra.

Oh quale alibi sostiene

un amore amputato d'ali

sul pendio scia

di un sogno interminato!

Pesa tanto la tua assenza

e la vita è così breve

attrazione che da me disti

mille volte la luna che solo

questa sera mi ritrova:

il suo chiaro diffuso

ravviva il mio dolore

se mi perdo a meditare

su quel che mi è accaduto.

Passerà la notte

senza senso alcuno

e mi addormenterò nel nulla
dimentico di ogni futuro.

Al venir del giorno

folate d'indifferenza

e un sole oscuro

raggiante di dispiacere

occuperanno la stanza

senza porte dell'anima mia.

È questo il male

di cui soffre vivo chi è morto?

È questa la verità cuore

che altro avresti voluto

vedere a me accanto.

Chi sepolto ha in sé

il mio amore

e nella sua lieta
incoscienza

di me in pena
non ha coscienza?

A che serve esser solo

mia memoria senza amore
la valigia è pronta, presto
partirò per dove non si ritorna!
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    Scritta da: Rose Black
    in Poesie (Poesie personali)

    Creatura del vento

    Quello che ti spetta
    Ti darò,
    caro amico.
    Vedrò allontanarti
    Galoppando libero
    Con il vento come unico compagno.

    I tuoi zoccoli
    Voleranno
    Su una terra senza padroni
    Come uccelli che tornano nel luogo natale.
    Il tuo manto sauro
    Brillerà
    Sotto il sole lucente.

    Chi ti scorgerà
    Penserà di essere spettatore di un sogno
    Crederanno di aver visto
    Un cavallo d'oro.

    E ora fratellino
    Lascia che ti baci
    Sul tuo morbido muso
    Lascia che m'immerga
    Nel profondo dei tuoi enormi occhi
    Allarga le froge,
    Dolce angelo,
    per sentire il mio odore
    un'ultima volta.

    Ricordati di me
    Creatura del vento.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Ascolta

      Ascolta il mio cuore
      che atterrito corre
      timoroso che tra un giorno scoprirà la verità
      non sa però se sarà piacevole
      o se invece non soddisferà nemmeno in
      parte ciò che spero di trovare domani
      spero
      che tu con questo patto
      di silenzio per dieci giorni non hai cominciato ad odiarmi o
      peggio spero che tu non mi abbia dimenticato
      perché allora ora
      saprei di essere stata un gioco una brezza
      di un vento che deve ancora arrivare
      spero
      che io sia stata un tuo grande amore
      e non un'innocua chiave per aprire quel lucchetto
      che era ancora chiuso
      spero che la mia preghiera
      non sia stata vana
      spero che i tuoi messaggi
      non siano stati falsi
      spero che tu sia come ti
      ho conosciuto
      però in qualche modo
      in qualche modo so
      che ciò che spero resterà una speranza
      perché so o almeno credo che quel ti amo che hai pronunciato sia stato solo una sfida per te una prova per potere dire bene quel ti amo a qualcun altra
      più bella
      meno strana
      meno pazza
      però più facile
      da capire
      ecco cosa penso
      ecco perché non riesco a dimenticarti
      ecco perché ti odio
      ecco perché ti amo
      ecco perché mi illudo che sia solo precauzione tutto quello in cui credo un pensiero che se ne andrà
      ma ho paura di cadere dal mio paradiso che ho costruito intorno a te
      e allora già intanto costruisco una scala
      un po cadrò ma farà meno male
      credo
      di doverti dire addio
      senza avere già un'idea che tu non mi voglia più
      addio a te
      addio al mio piccolo paradiso terrestre
      addio
      amore mio.
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        Scritta da: Rossella Porro
        in Poesie (Poesie personali)
        Neve d'inverno
        polvere sottile
        in un gelido
        abbraccio
        di un mesto ricordo.

        Ricordi... ricordi
        tornano ancora
        danzano ancora
        tra freddi cristalli
        neve gioconda
        tra flutti di venti
        irosi e indiscreti

        Ricordi... ricordi
        vivono ancora
        gelano ancora...
        e alle prime luci del mattino
        come stralci di sogni
        sciolgono al sole
        il loro triste dilemma
        in vapore leggero.
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          Scritta da: Cleonice Parisi
          in Poesie (Poesie personali)

          Crederò e non Crederò

          Non crederò,
          ai sentieri indotti
          al visto, all'udito,
          al dettato che la vita da ai suoi figli ciechi e sordi;

          Non crederò,
          al canto stonato di un vivere che non mi appartiene,
          alla credulità di chi si accontenta;

          Non crederò,
          al dettame di una vita che mi sfianca,
          al sospiro fanatico dell'uomo solo,
          al grigiore di un sentire che parla di niente.

          Crederò,
          al pomeriggio di luna che accende pensieri anomali,
          ma virtuosi di una rara verità;

          Crederò,
          ai sentieri negati e mal celati dall'anima falsificata dai miti e dal dire insulso;

          Crederò,
          ai tuoi sogni e nelle loro albe io danzerò,
          soave come nuvola che sposa la spuma di mare sbiadito.

          Crederò,
          al vento che tutto mescola,
          i miei dolori ai tuoi colori,
          per risultarne infine vita.

          Non crederò o crederò
          ma vivrò in ciò
          che mi apparterrà e non mi apparterrà.

          Camminerò su strade asfaltate e in campi sterili,
          senza mai dimenticare il giardino di fiori
          che colsi nei tuoi occhi, vita.

          Di quel ricordo cingerò il mio corpo freddo
          la cui nudità estremizzata,
          celata dietro il velo opaco dell'essere
          sarà pregno del profumo di un sogno;

          Crederò e non crederò
          a quel che il vivere mi da e non mi da;

          Crederò e non crederò
          ai sogni colti e quelli sospirati;

          Crederò e non crederò
          in te anima grande del mondo;

          Crederò e non crederò
          vivendoti
          e nel viverti
          avrò colto il mio tempo.
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            Scritta da: Anna D'Urso
            in Poesie (Poesie personali)
            Una mano ti sfiora, è la mia,
            piccole rughe che segnano il tempo,
            colori sbiaditi da pochi anni vissuti e mai goduti,
            il velo del tramonto sui tuoi occhi oscura il mondo,
            le ciocche sanno di sale,
            ribelli e scomposte come la tua vita che fugge lontano,
            sognando nuvole d'amore,
            nuvole di sogni che non vivrai mai se il tuo cuore smetterà di scandire il tempo del tuo tempo,
            il tempo di te e di me...
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