Poesie personali


Scritta da: Luana Paganelli
in Poesie (Poesie personali)
Forse ci litigherai.
Forse sarete diversi.
Forse esisteranno problemi.
Forse non andrà tutto liscio.
Forse ci saranno molti ostacoli.
Forse...
ma saprai sempre
Che i tuoi occhi brilleranno per lui.
Che il tuo cuore batterà per lui.
Che tremerai quando lo vedrai.
Che volerai ogni volta che ti bacerà.
Che soffrirai quando lui piangerà.
Che perderai il controllo se te lo toccheranno.
Che qualunque cosa accadrà al mondo lui sarà sempre il tuo primo pensiero.
La cosa più importante.
La cosa più speciale.
La cosa più bella della tua vita...!
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    Scritta da: Cleonice Parisi
    in Poesie (Poesie personali)

    Grande Aquila

    Grande Aquila
    sorvolerai le alte montagne del dubbio
    con occhio fermo al sentiero dei tuoi sogni;

    Grande Aquila
    chiederai la Vita,
    mentre freccia infuocata ti accenderà il cuore.

    Grande Aquila
    sogni da bambino culli
    e di quei sogni toccherai realizzo.

    Grande Aquila
    sarai,
    se del vivere non ascolterai sentenza.

    Sollevati uomo,
    non è prostrato che il cielo ti vuole,
    ma Grande Aquila.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Occhi

      Alza il tuo sguardo
      che il mio attende il suo incrociare

      Lontano rivolgi i tuoi occhi
      lasciane scacciare l'ombra dalla luce dell'orizzonte

      Occhi neri e bui che il riverbero della tua strada
      addolcisce nel bruno manto delle foglie crepuscolari

      E parlami
      che ogni parola è veleno scacciato dalla tua anima

      E guardami
      che i tuoi occhi diventano cerbiatti chiari

      Piangi un'ultima volta
      che il verde mare dei tuoi occhi sarà troppo profondo per ogni dolore

      Sorridimi ora
      che il tuo cuore ha occhi con il colore e la fragranza del miele

      E ora ama
      che nessuno può accontentarsi della metà che vede.
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        Scritta da: Cleonice Parisi
        in Poesie (Poesie personali)

        Maestra di Casa e Guardiano del Fuoco

        Come Maestra di Casa,
        accenderai il fuoco sacro dell'amore
        in casa come nel cuore,
        metterai nel camino la legna
        per render la vostra dimora degna.

        Come Guardiano del Fuoco,
        osserverai la sua fiamma
        divenir mamma
        e nello stringer fortemente i denti
        le nasconderai tanti tormenti.

        Come Maestra di Casa,
        laverai ferite,
        asciugherai lacrime,
        e piangerai di nascosto
        quando per una tua lacrima non ci sarà posto.

        Come Maestro del Fuoco
        farai del viver un bellissimo gioco
        il sorriso e l'ilarità
        alla vostra mensa mai mancherà.

        Come Maestra di Casa
        sarai stella che balla,
        anche in una stalla.

        Maestra di Casa e Guardiano del Fuoco
        come una sola farfalla danzerete,
        attorno ad una stessa fiamma
        per sentirvi chiamare papà e mamma.
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          Scritta da: Emanuele Russo
          in Poesie (Poesie personali)

          Scriverò ancora

          Scriverò ancora, forse
          Vivrò ancora, forse
          Sembro senz'anima eppure continuo
          Ho rivisto vecchie pagine, dolci nell'amaro.
          Bella quella carta, dal passato mi faceva sognare.
          L'inizio di una lettera d'amore, equazioni e una dimenticata calligrafia.
          L'avessi pensato che avrei sofferto di più avrei smesso di mordere l'anima mia.
          Torno di nuovo da dove son fuggito
          Affliggo di nuovo i miei nervi stesi al freddo
          In quella gelida città, gonfia di stalattiti, non tornerò più a sperare.
          In quel sentimento ardente che pascolò sul mio cuore, non tornerò
          Più a morire

          Di nuovo rieccomi, punto e daccapo
          Privo d'aneliti ed emozioni
          Macchina per gli altri, stanco di parlare
          Rassegnato attore nella materiale felicità.

          Non penserò più di aver capito, mai più!
          Non m'incazzerò con la mia vita né con te!
          Proverò solo a guardarmi quando n'avrò la forza.
          E se ancora me n'avanzerà,
          Scriverò ancora, forse!
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            All'ombra d'una chiesa romanica
            in questi alti Pirenei aragonesi
            suona una melodia d'organo antico
            che cura i miei strani pensieri.

            I capitelli giocano con la luna
            il rosone è una gran girasole
            gli archi cadenzano una fuga
            che cade dalle finestre col sole.

            Gli occhi frugano nella penombra
            accarezzando una pittura arcana
            da secoli perduta in due colori
            il rosso e nero della fatica umana.

            All'ombra d'una chiesa romanica
            con le note d'un organo antico
            mi piacerebbe salutare il giorno
            l'ultimo giorno della mia vita.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Mentre qualcuno piange sul balcone
              mentre un fiore spunta sul cactus
              mentre una donna soffre nel parto
              nasce una vita senza fantasmi.

              È venuto un nuovo vento dall'est
              è venuta una primavera di odori
              spinta lungo i boschi dell'ovest.

              Mentre un uomo medita pregando
              mentre un vecchio inventa una fiaba
              mentre un bimbo sorride giocando
              nasce un uomo senza rimpianti.

              È venuto un nuovo vento dall'est
              è sorta un'era di piccole cose,
              arriva la pace senza cannoni.

              Mentre la luna continua a guardare
              mentre le stelle invitano ad amare
              mentre il cielo si tinge di rosso
              muore l'uomo con l'anima a posto.
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