Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Fuori dalla gabbia
Una notte
vedremo la luce,
fuori dalla gabbia
l'argento brillerà!
L'oro sarà fuso...
e le catene lontane dai nostri cuori.
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Una notte
vedremo la luce,
fuori dalla gabbia
l'argento brillerà!
L'oro sarà fuso...
e le catene lontane dai nostri cuori.
Soffro...
ad ascoltare.
Soffro...
a guardare.
Non soffro...
per sentire.
Non soffro
per vedere.
Soffro per capire.
Rotta è l'anima.
Cocci...
leggono un tempo che non è più.
Anima in pezzi.
Ogni pezzo dolore.
Non c'è gioia, non c'è grande dolore
Che possa durare per l'eternità
Questa vita insieme, voluta per amore
Non sappiamo quando, ma di certo finirà
Vivere insieme a te è stato bello
Questa veloce passeggiata ch'è la vita
D'ogni attimo felice sei stata il ritornello
D'ogni caduta è dovuta a te la risalita
Voglio dirti con gran sincerità
Sei stata il mio profumo della vita
E anche un'altra pura verità
Ti ho amato sempre, mai ti ho tradita
Quando il cielo ci separerà
E accanto a te non ci sarò più io
Vivi la vita con serenità
In armonia coi figli... ti protegga Iddio.
A volte un fiore a me dedicato
mettilo sulla tomba di qualcuno
più povero o più sfortunato
che a ricordarlo non ha più nessuno
Voglio donarglielo io questo fiore
da compagno a compagno nella Morte
Cessa la Vita, non cessa l'Amore
quando il Mondo ti chiude le sue porte
La morte -diceva Totò- è una livella
Per il Cielo siamo tutti quanti uguali
A che serve aver la veste bella
se per volare mancano le ali?
San Francesco chiamava la "sorella"
e in questa parola c'è tanto e tanto amore
Come la vita anche la morte è bella
per chi ha confidato nel Signore!
Gli uomini usano bellissime parole
per salutare chi gli sta nel cuore
Dio a chi è degno del suo amore
per l'ultimo saluto manda il sole.
Triste è il presente quando non si ha un futuro
Il Parkinson non guarisce e non perdona
Ogni movimento rallenta, diviene duro
Immobilizza tutta la persona
A te che della vita sei il Signore
Non oso chiedere per me la guarigione
Ma più forza per resistere al dolore
Capacità maggiore di sopportazione
Quando sarà giunta la mia ora
Accorcia, ti prego, l'agonia
Non è lo spirito è la carne che t'implora
Rendimi facile il trapasso e.... così sia.
Per quarantanni ho vissuto... con... te
godendo appieno le gioie della vita
ora che si avvicina la fin della partita
da più di un anno vivo sol... per... te
ti ricordi i tanti interessi che avevo ieri?
I molti contatti che avevo con la gente?
Tutto finito e non è rimasto niente
solo tu ora sei nei miei pensieri
se qualcuno non ti tratta con l'affetto
che ti meriti e... come io vorrei
se avessi la forza... reagirei
non ce l'ho... mi sento male e... vado a letto.
Quando alle prime luci del mattino
il cielo è nero per un temporale
mi piace venirti accanto più vicino:
viso a viso su un unico guanciale
Mescolare gli assonnati battiti del cuore
col picchiettio della pioggia alla vetrata
Sentire il tuo corpo che mi da calore
in una stretta e tenera abbracciata
Vederti riprender vita piano piano
aprire gli occhietti belli sul cuscino...
Il temporale è passato e ormai lontano
Risplende nel cielo la luce del mattino.
Quando mi sposai, quarant'anni fa,
ero giovane: non m'intimoriva niente
Pieno d'entusiasmo, un poco prepotente
Non mancava nemmeno un po' di vanità
Con gli anni e la famiglia maturai:
meno entusiasmo, più ponderazione
Ebbi successo nella professione
Una seconda persona diventai
Or che ho raggiunto una certa età,
da poco anche con un male invalidante
che mi rende a volte anche scocciante
sto vivendo la mia terza identità
Quando chiesi a mia moglie, pourparler,
"nell'arco della vita insiem passata
quale delle tre è stata la più amata?"
la risposta fu: in modo uguale tutte tre
Il perché? Nemmeno lei lo sa
Sarà arteriosclerosi oppure... santità?