Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Grazie!

Mi chiedo cos'hai guadagnato
quella sera;
mi chiedo cos'hai guadagnato
su quella panchina;
mi chiedo cos'hai guadagnato
ad ascoltarmi;
mi chiedo cos'hai guadagnato
a capirmi;
e mi chiedo cos'hai guadagnato
a non abbandonarmi.
Io non so cosa posso darti in cambio,
posso darti uno sguardo sincero
se avrai bisogno di verità,
posso darti una mano
se mai potrà esserti utile,
posso darti un sorriso
se ti potrà risollevare quando la vita ti farà cadere,
posso darti i miei sogni
se potranno rendere più colorata la nostra realtà,
posso darti la mia amicizia
se avrà la presunzione di migliorare un solo attimo del tuo tempo,
posso darti queste parole
se leggendole ti potranno recar piacere.
Lo scambio non è equo
ed io non ignoro
che ricevo da te
molto più
di ciò che posso darti io.
Ma forse è questa
la cosa più preziosa
che hai guadagnato
imparando a fare qualcosa di giusto
senza aspettarti nulla in cambio,
hai guadagnato ciò che ora tu sei:
un uomo,
un uomo vero,
un amico vero
ed io per questo
non posso che dirti
grazie!
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    Scritta da: Cleonice Parisi
    in Poesie (Poesie personali)

    Arroccato nel Cuore

    Arroccato nel cuore,
    alte e solide mura avrà innalzato la tua paura
    attorno a quelle che crederai
    le tue certezze;

    Fermerai il graffiare dell'insensato vento
    ma il tuo invalicabile scudo
    limiterà anche i semi nuovi;

    Il vento troverà muro
    il muro combatterà vento
    e il tuo cuore resterà nel suo tormento
    a ribollir nelle acque stagnanti
    dove solo il riconsiderare antiche conquiste
    farà vibrar in superficie le acque
    ma non ne scuoterà i torbidi abissi;

    Riconsidererai
    alla luce della tua fioca candela
    e nella penombra della tua comprensione
    non scorgerai il cielo acceso
    al di là del tuo muro,
    che busserà con mani di vento
    alla tua porta chiusa.

    Riconsidererai,
    sempre e solo bevendo dalle tue torbide acque;

    Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
    e faccia transumar i venti
    dal fuori al dentro
    e dal dentro al fuori.

    Sacra è l'icona dipinta dalla sua mano
    ma se occhio non coglie l'arcobaleno
    da quali colori avrà allora attinto le sue tinte.

    Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
    e respiri il vento del vivere
    il suo graffio spinoso
    altro non è che il guanto
    della carezzevole comprensione.
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      Scritta da: Daduncolo
      in Poesie (Poesie personali)

      La fine di tutto

      In quella caliginosa e vuota stanza,
      mi adagio sul letto ormai priva di lei,
      tenendo stretto tra le mie tremanti mani
      la sua scarlatta veste dal profumo ancora
      fin troppo vivo, d'acqua di rose.

      Malgrado non vi sia, il suo ricordo
      mi giunge sino al cuore e come un filtro
      magico mi fa credere tuttora che lei
      sia ancora distesa li, in quelle morbidi
      lenzuola di seta, mi volto e comprendo che tutto ciò
      è solo un sogno; ancora una volta i miei occhi
      riprendono a luccicare come stelle nel cielo,
      ed il mio sorriso sino a poco
      tempo fa vivo, si spegne nel ricordo di
      quella sua foto nel comò.

      Mi guardo attorno e nella stanza sul
      quale sono avverto la sua presenza,
      con follia ma disperazione divulgo parole,
      e queste, invano risuonano nella vuota e desolata stanza.
      Una leggiadra brezza fresca si espande dalla
      finestra alla stanza, accarezza il mio corpo
      e gela l'animo mio che non si rassegna al
      pensiero di averla persa per sempre.

      Alzo gli occhi al cielo e cerco una eventuale
      risposta a questo mio dolore che non trova pace
      e nel baratro di un esistenza che non ha più senso
      aspiro a divenire cenere, polvere, come ciò
      che ne rimane della mia vita.

      A gran voce chiamo il più bel dono
      che lei donna creatrice mi donò, giunta
      dinanzi a me, le presi la mano e gli diedi un bacio
      sul viso e con l'animo infranto dissi: figlia mia!
      La donna di casa adesso sei tu, la mamma è
      volata via, gli angeli l'hanno fatta
      diventare una di loro, ma ricorda che lei rimane
      viva nel nostro cuore attraverso
      il suo ricordo...

      Tutto questo eterno girare, senza te non mi diverte più,
      per questo chiedo di venire con te la su...
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        Scritta da: India Rossi
        in Poesie (Poesie personali)
        Gioco di ombre
        disegnato dal vento
        gioco di forme che prendono vita
        ... ombre distrutte in un attimo
        ombre rinate dopo un grande silenzio
        giochi danzanti
        forme diverse
        fantasie dimenticate
        nascoste nel fondo dell'anima
        mai scordate
        sensazioni mai dimenticate...
        vento che sibili e che racconti
        quante parole mi hai portato
        vento che ascolti tutti i segreti
        fa che io veda ancora una volta l'ombra
        che tu per me hai disegnato...
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          in Poesie (Poesie personali)

          Il cammino diritto verso la luna

          Da piccola cercavo di toccare le stelle con un dito,
          sperando di trovare il cammino diritto verso la luna.
          Nonostante i miei fallimenti per raggiungerlo,
          me ne stavo sempre li su quel davanzale
          a fissare qualcosa che avevo sentito chiamare irraggiungibile,
          ma dentro di me era tutt'altro.
          Piccola com'ero mi pensavano una ragazzina
          che con la fantasia amava viaggiare,
          ma non era di astrattezza che sentivo il bisogno
          ma qualcosa di concreto per toccare un sogno.
          Mi guardavano con occhi sospettosi,
          come se stessi pianificando in modo pericoloso
          e io li contraccambiavo con occhiate
          che trasmettevano voglia di nuotare,
          in un oceano senza fine
          arricchito di insidie e sfide;
          e ti aiutava a credere che appoggiarsi alla finestra
          e guardare il cielo anche con la tempesta,
          cercando di raggiungere ciò che splendeva lassù in alto,
          non è come superare un impossibile salto
          ma come una salita fatta da scale di pietra,
          la quale scalare cn i nostri piedi di creta.
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            in Poesie (Poesie personali)
            Sono in mare aperto
            odo la tua voce ed eccoti
            ti vedo, sei proprio là
            inn quell'isola che mi hai tanto promesso.
            La sabbia è bianca e
            gli alberi sono colmi di frutti succulenti.
            Cerco di raggiungerti+ma non riesco a nuotare,
            mi agito ma non avanzo.
            È la paura che mi blocca,
            la paura di affogare qui
            in aperto mare,
            la apura di accorgermi
            che quello che vedo è solo un miraggio.
            La paura di scoprire che
            l'isola della felicità
            non esiste ed al suo posto
            trovar l'isola che non c'è.
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              Scritta da: Annamaria Signorile
              in Poesie (Poesie personali)

              Pazzia

              Nel momento in cui veniamo
              al mondo, il regalo
              più grande che ereditiamo,
              è la capacità di migliorare,
              in ogni istante,
              il nostro sapere.
              Possiamo, ogni giorno,
              nutrire il nostro intelletto,
              di nuove conoscenze,
              che possono solo
              aumentare all'infinito.
              Oggi, invece, è strano notare,
              come il genere umano,
              si faccia trascinare
              più dall'istinto,
              precludendo ogni forma razionale,
              facendoci diventare
              bestie feroci,
              con la capacità
              sempre più forte,
              di ferire chi ci è vicino.
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