Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

A tua parola

Trepida luce ai margini dell'ombra
giunge la tua parola a rischiarare
gli oscuri spazi della dimenticanza.
Graffia ferite mai chiuse, tracciando
vie di amarezza da me già percorse.

E la memoria arretra, travolta
da vertigine d'eventi, sfoglia
pagine bianche, vuote d'amore,
cerca sincere parole
che forse cerchi anche tu,
amico deluso, quando nella spirale
d'indifferenza che ti circonda
la solitudine s'è fatta distacco.

Che darti, se i sogni feriti
da gelide lame di sguardi,
raffrenati da àncore di fuoco
- marchio rovente di dure parole-
ora fluttuano su spente
acque d'oblio in cerca di ristoro:
gabbiani troppo stanchi ormai
per alzarsi in volo.

Che dirti?
Le secche foglie delle parole
volteggiano nel turbinio dei pensieri
senza oltrepassare la sfera indurita,
- sono solo echi soffocati-
e i fogli gettati nel cestino
non sono che singhiozzi accartocciati.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Di nebbia sottile

    Di nebbia sottile
    il freddo respiro d'autunno
    imbambagia il silenzio.

    Solo il sussurro del tiglio
    ferito, del ramo caduto
    che blocca la soglia.

    Non apro ai ricordi,
    ai muti fantasmi assopiti,
    ai sogni smarriti
    che bussano lenti.

    È ora di solitudine,
    è tempo d'ipnotica attesa,
    di macerato rancore,
    di rassegnato dolore.

    Domani chissà,
    disciolta la coltre di neve,
    lontani i giorni del pianto,
    sarà una carezza di sole
    a riportare il tepore,
    sarà di nuovo un sorriso
    a risvegliare
    un palpito d'infinito.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Di me non ti posso parlare

      Di me non ti posso parlare
      per non infrangere
      i tuoi giovani sogni di cristallo.
      Non posso dirti d'infelicità
      nutrita da continuo sogno,
      di ferite d'affilate menzogne
      lenite da oasi d'illusione...

      Ho levato l'abito del Pierrot
      per mettere quello d'Arlecchino,
      ho nascosto la lacrima
      indelebile sul viso
      dietro maschere d'amore
      tese nello sforzo del sorriso,
      ho represso in me
      frantumi d'incaute nostalgie
      - consonanze d'amari disinganni-
      per non distruggere
      le tue smaglianti attese.

      Non ti dirò di povere speranze
      soffocate in fondo al cuore,
      ora che inguaribile dolore
      raggrumato tra le pieghe dei ricordi
      si traduce in inerte solitudine.
      No,
      di me non ti posso parlare:
      dito d'amore sulle labbra
      m'impone silenzio.
      Vivi i tuoi diciott'anni
      figlia mia!
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        in Poesie (Poesie personali)

        Amica poesia

        Tu poesia non sei solo parola
        sei il fiore che inaspettato sboccia
        sul vecchio muro, nell'arida roccia
        del cuore solitario e lo consola.

        Sei l'acqua che sottoterra dimora
        e d'improvviso alla fonte zampilla,
        tu scaturisci, tremula favilla,
        dal grande fuoco che il cuore divora.

        Amica mia, tu nasci dal mio pianto,
        dal cupo abisso della mia tristezza:
        un trillo d'usignolo nella sera,

        e l'anima s'acquieta nel tuo canto,
        che pone sul dolore e l'amarezza
        un po' di pace, come una preghiera.
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          Scritta da: Sha
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          La danza dell'angelo

          Tu che danzi nella notte sopra le onde del mare con le ali che ti illuminano, e una strisciata di luce argentata che ti avvolge rendendoti di un'incanto senza fine... angelo mio, pensa a me, quando le stelle ti circonderanno perché io verrò da te per farmi abbracciare e proteggere dalle tue ali!
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            Scritta da: Cleonice Parisi
            in Poesie (Poesie personali)

            La tua follia

            A Follia che bussi;
            A Follia del cui concepir io rifuggo;
            A Follia che soffochi pensieri e parole
            che tiranneggi la vita.

            Follia asciugherò le lacrime dell'anima
            e placherò il mare della tua esasperazione.

            La follia è il pianto estremo di una anima incatenata;
            La follia è la porta schiusa per chi respira solo oscurità;
            La follia è la rabbia inesplosa che trova fiato nel suo urlo estremo;
            La follia è la voglia di vita che tutto distrugge;

            Non cedere alla follia,
            frena il suo dire estremo
            Ascoltandola.

            Tu ascolterai la tua follia;
            Tu berrai dalla tua follia;
            Tu coccolerai la tua follia;
            Tu comprenderai la tua follia;

            La follia è il pianto estremo di un anima che soffre,
            asciuga le lacrime alla tua anima
            e il suo pianto cesserà di esistere.

            Tu uomo cavalcherai la tua follia
            come cavallo impazzito
            girerai a vuoto
            nel tuo cielo interiore.

            Ma di quel cavallo
            frenerai il passo al vivere
            sia folle la tua corsa
            ma nel tuo sol pensiero.

            Ascolta la tua follia,
            essa non è poi così folle
            ti sta solo mostrando
            i confini della tua prigione.
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              Sogno

              Sogno, attimo d'agonia, istante fantastico.
              Un viaggio della mente, che fa delirare il mio cuore, un tuffo nel vuoto.
              Nel buio della notte ti avvicini ed io impazzisco per te.
              Capelli come seta cangiante, che fluisce leggera.
              Occhi profondi, tanto da farmi perdere equilibrio e ragione.
              Pelle di pesca, dolci colline che attraverso mentre scivolo sull'onda dei tuoi fianchi.
              Non sfiorerò le tue labbra, miele dolcissimo e non ascolterò la tua voce, canto di sirena.
              Sogno, calda come la notte d'estate, fresca come rugiada, riposa sulla mia pelle; voglio tutto di te, non solo la tua bellezza.
              Tu sei il mio sogno, che al risveglio svanisce lasciandomi solo.
              Nessuna donna sarà mai più bella di te.
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                Scritta da: Cleonice Parisi
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                L'Uomo solo

                Sofferta è la comprensione
                dell'uomo solo,
                prima di addivenire al se unico
                avrà battuto i suoi mille alter ego
                dai molteplici volti
                atti a confonderne il pensiero.

                Agirà davvero l'uomo solo,
                quando nel muoversi dovrà dar conto al suo unico avanzare;

                Cambierà davvero l'uomo solo,
                quando nel divenire inquadrerà il suo unico sentiero;

                Produrrà davvero l'uomo solo,
                quando avrà guadagnato la propria comprensione;

                Migliorerà davvero l'uomo solo,
                quando del suo seme vedrà raccogliere frutti;

                L'uomo solo guarderà al domani
                conservando rettitudine e passo fermo,
                e nel molteplice cammino si troverà ad avanzare
                proiettato dal suo unico e stabile sentiero.
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                  Scritta da: Cleonice Parisi
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                  Laddove...

                  Laddove sorgono montagne inattese, sprofondano dilemmi antichi;

                  Laddove il Sole acceca, le stelle non appaiono;

                  Laddove si odon campane, il canto dell'usignol non ha sentore;

                  Laddove il ciclone arresta il viver, della tempesta non si trova ricordo;

                  Laddove il grano della tavola è sovrano, difficilmente occhio corre alla miseria.
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                    Or che amor più non emerge

                    Or che amor più non emerge
                    dal fiume dei miei pensieri
                    sotto un mucchio di pietre
                    riposa pure cuore vuoto
                    cessata di essere è colei
                    che fu e non è mai stata.
                    Se il presente che sconto
                    non crea e include futuro
                    se sia giorno o notte
                    se il sole brilla e la luna passa
                    cuore che più ti importa:
                    è la pace del sonno ultimo
                    il totale di tutte le disillusioni
                    la resa di ogni speranza
                    il fine di ciò che sembra essere.
                    Alle morte siamo
                    come ad una festa al crepuscolo
                    per raccogliere intero
                    il risultato di esistere
                    congedati da un mondo
                    che resta sempre uguale.
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