Poesie personali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie personali)

Ass logic

I freddi calcolatori* (Olanda e paesi
del Nord Europa) han da fare i conti
con dei frizzichelli* (pungenti) e acuti
cantautori* (la sottoscritta) che a
dir non han riguardo che al vostro
tergo, e solo, dovete voltar lo
sguardo se avete raggiunto il
prestigioso traguardo* (sede EMA in
Amsterdam). Ben sapete infatti che
la dea bendata* (fortuna) è cieca e
che non ha una tanto prestigiosa
biblioteca* (cultura) così, alla vittoria,
raccomanda sempre il culo e non la
gloria* (meriti). Siamo abituati che in
Europa il bene comune non ha
costume e, così, si pensa: con
nessun riguardo alla coscienza.
Perché il mediterraneo fa paura e lo
testimonia l'aver posto queste nuove
possenti mura* (con posizione a nord
dei vertici europei). Così la sede* (in
Amsterdam) che non avete* (per
accogliere EMA) or dovete costruire
e a vostre spese, è imperativo dire,
e, bene bene è da pretender* (Italia)
nell'interloquire* (con l'Europa), che
è il minimo, semmai, da garantire*
(alias Pirellone), ma siccome finirà
tutto a tarallucci e vino* (pacche sulle
spalle), pur se i conti non torneranno
neanche un pochino, per esprimer il
suo pensiero s'alza in alto il dito
medio e oltre non vi tedio, giacché
all'esser presuntuosi proprio non c'è
rimedio.
Composta lunedì 27 novembre 2017
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Re dell'universo

    Dio ci concede un alto favore
    alimenta noi con cibo divino,
    questo cibo si chiama Gesu Cristo,

    corpo e sangue di un re, figlio di Dio
    fa rivivere su un altare, il sacrificio della croce
    carne che placa Iddio e ci ottiene grazia di salvezza

    Agnello sanguinante vivo sull'altare, che produce infinite grazie
    alimenta e trasforma, le nostre anime in vita divina
    il suo amore è un fuoco divorante e purificatore

    astro più scintillante del firmamento, virtù che toglie il respiro
    sublime beatitudine, nostra immensità, nostra onnipotenza,
    Gesù, Jesus, Messia, Rabbì, Unto del Signore.

    il tutto e il solo per l'intera umanità.
    Composta domenica 26 novembre 2017
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Gesù re dell'universo

      Gesù Cristo, re dell'universo!
      il tuo regno è di verità, di amore, di grazia,
      purifica i nostri cuori e rinnovali,

      la tua vita è nell'Eucarestia,
      espressione reale e viva di te,
      lo sguardo sublime che arriva dal cielo,

      tu sei l'amore fatto carne, arrivato dal profondo vuoto
      necessario per l'umanità, come l'aria per respirare,
      la tua parola ci rivela la dottrina, che occorre

      per raggiungere l'eternità, infondi nei nostri cuori
      i semi della vita divina, fecondali e difendili,
      da tutti gli ostacoli, che possono ritardarne

      la fioritura e la maturità dei suoi frutti,
      il tuo sguardo penetrante, appuntito, aguzzo, affilato,
      acuminato, perforante, puntuto, di un Dio vivente!

      doni a noi fiducia e coraggio per una vera conversione
      conducendo noi sul sentiero della spiritualità
      facendoci partecipi del tuo onnipotente potere.

      Grazie Gesù.
      Composta sabato 25 novembre 2017
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Africa, ti sento nel cuore con i tuoi ritmi di tam-tam
        ogni volta che i battiti rintoccano come le campane
        in quest'uomo pieno dei silenzi delle tue belle savane,
        rivedendo i salti allegri e liberi delle tue dolci gazzelle,
        i voli e i canti degli uccelli che cambiano le loro piume
        come le nostre ragazze in cerca di amore e bellezza.

        Sei un continente unico e tutti quelli che ti conosciamo
        non possiamo dimenticarti in balia delle onde del mare,
        vedendoti vendere nuda in ragazze tradite da negrieri
        che sulle strade dell'indecenza rimpiangono i tuoi cieli.
        Riprendi le redini della tua libertà, scaccia via i fantasmi
        che brulicano nel tuo sangue giovane ricco di umanità.

        Africa, ti porto come madre nei miei occhi e nei sogni,
        sotto il sole e sotto le carezze della pioggia che ristora,
        sotto la bianca luna che cresce e muore in un solo mese,
        leggendo i tuoi messaggi ancestrali che pochi conoscono
        ma risuonano nei tuoi saggi proverbi, nelle tue favole
        maturate con le danze, nei dolori e nei tuoi ricchi silenzi.

        Africa, quando arriverà la tua ora, quando aprirai le porte
        della tua immensa biblioteca piena di saggezza e di pietà,
        quando ci arricchirai della tua sapienza sapendo vivere liberi,
        senza affanni per il domani, senza ricchezze inutili e vuote?
        Noi ti aspettiamo silenziosi sotto un cielo di suoni e di stelle
        per ascoltare la tua lezione magistrale sulla vita di noi mortali.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Oggi il cielo è grigio e la nebbia avvolge il mattino
          in un velo leggerissimo che copre le poche colline
          che intravedo dietro la retina del mio gran balcone
          che ha per ospite un piccolo passerotto che riposa.

          Sento solo le grida di giovani che giocano al pallone,
          la voce stridula e potente del loro vecchio allenatore,
          ogni tanto nell'aria squilla un acuto fischio dell'arbitro
          e il mio cane abbaia allontanando la nebbia che cade.

          È la prima domenica di settembre, senza sole né vento:
          molta gente ancora dorme sognando di essere al mare,
          altri di scalare lenti la montagna in cerca di funghi e fiori.
          Per molti le vacanze sono terminate: si ritorna a lavorare.

          Anche questo cielo grigio è un regalo che ci rende felici:
          la luce penetra soave negli occhi stanchi di tanto sole,
          il corpo riposa dopo tanti giorni di mare, di creme e sale.
          Iniziamo un nuovo bel ciclo sotto un cielo bianco e grigio.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Un passeggio di poche ore sotto gli ultimi raggi di sole
            mi trasporta con i pensieri sui limiti del nostro tramonto
            dove il cielo e la terra si baciano con estrema delicatezza
            per aprire lentamente i nostri occhi a contemplare le stelle.

            I passi lenti baciano la terra battuta del sentiero campestre
            mentre io, appoggiato a una canna che batte lento la terra,
            sento cantare gli uccelli e guardo i vermi che sono a terra.
            Aria e terra le vedo, acqua e fuoco sono nel mio pensiero.

            Nelle lente ore di un giorno che muore, il cuore batte poco,
            sarà perché l'uomo è stanco o perché deve solo meditare?
            Nel buio della notte i nostri occhi sono aperti su altri misteri
            che devono chiarirsi alla luce del nuovo giorno senza pena.

            La nostra vita è un lungo o corto cammino in questo mondo
            l'essenziale è saperlo riempire di amore e di tanta tenerezza.
            Dobbiamo saper comprendere il breve messaggio del giorno
            per sognare tutte le notti in attesa del nostro ultimo tramonto.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Ammiro con dolcezza con occhi di vecchio
              questo miracolo che ogni giorno si ripete
              su questa terra piena di burrasche e vento
              che attende in silenzio e umano stupore
              le ultime ore di ogni mia notte che muore.

              Piangono di allegria le prime ore dell'alba
              di questo giorno senza voce né pianto.
              Sarà perché l'eterna coppia giorno e notte
              si separa quando la nascosta luce scoppia
              facendo nascere l'aurora, la figlia del sole.

              Osservo muto questa fanciulla che avanza
              su raggi di sole che squarciano le nuvole,
              vestita di colori che solo vivono un attimo
              sull'unica tavolozza che Dio ha predisposto
              dove i pittori copiano i loro sogni a colori.

              Aurora e tramonto, come giorno e notte
              sono coppie divine che solo Dio dipinge.
              Sbocciano da un cuore sempre allegro
              pieno d'amore di tre persone in una sola
              che ha fatto noi, l'universo e le altre cose.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Il mio cane zoppica in questo mattino di luce
                mentre le rondini fanno colazione rasoterra
                mangiando animaletti che solo loro vedono.

                Il prato verde del giardino è pieno di rugiada
                le cui goccioline brillano come perle al vento:
                il giorno avanza con i suoi colori e io osservo.

                Due bambini giocano chiusi nella verde tenda
                mentre la mamma ricama a colori il loro futuro
                immaginandoli grandi quando lei sarà la nonna.

                Lei non parla né canta, è assorta nei suoi pensieri.
                Non so se sta rileggendo i suoi ricordi della notte
                o immagina come ricamare il futuro dei suoi figli.

                Il vento muove soavemente le foglie delle piante
                che pendono dai muri bianchi dei nostri giardini
                mentre i capelli grigioneri della mamma assorta
                trattengono nel silenzio del mattino i suoi pensieri.
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