Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie personali)
Atteggiamenti
Ti sto ingannando!
E mi atteggio
come una lacrima nuda
che cerca di coprirsi
sorridendo.
Composta lunedì 3 luglio 2017
Ti sto ingannando!
E mi atteggio
come una lacrima nuda
che cerca di coprirsi
sorridendo.
Schermo di forme celestiali,
pascolo di candide creature
che si muovono inquiete.
Cavalli dalle aeree criniere che
rampanti aggrediscono l'azzurro,
talvolta minacciosi,
talora portatori ribelli
di sogni passeggeri.
Tutto pare svanire
sull'onda del vento,
poi tutto torna a ricomporsi,
nel loro divenire
di nuvole bianche.
Là dove la luce...
raggiunge il suo culmine.
Là dove ogni sole...
illumina ogni tramonto.
Là dove ogni fantasia...
si fa anima mia.
Là dove le galassie...
diventano codici binari
per tutte le magnificenze stellari.
Là dove ogni essere...
si nutre dalla fonte infinita.
Là dove gli angeli
fibrillano frattali...
io ti verrò a cercare!
E farò del nostro amore
sacra essenza d'unione
e felicità a profusione.
Se solo le persone "civili"
si fermassero qualche istante
ad osservare i loro occhi
a spendere qualche carezza.
Se solo smettessero di ostentare
di voler solamente apparire
forse diventerebbero più umani
nel rispettare gli animali.
Li torturiamo in mille modi
per trasformarli in pellicce
o per collaudar cosmetici
o fare prove per nuovi medicinali.
Eppure ci sentiamo migliori
sono loro gli "animali"
senza forse renderci conto
che è proprio l'uomo il male peggiore.
Abbiam estinto molte specie
che i nostri figli non vedranno
se non in una semplice foto
custodita su fogli di carta.
Talvolta mi vergogno,
di appartenere a tale razza,
capace delle peggiori azioni
per produrre solo denaro.
Ma non so chi più disprezzare
se l'odioso bracconiere
o l'umano privo di un cuore
capace di indossar cadaveri.
Siamo caduti
dentro una favola
dove tutto sapeva
di fantastico.
Tutto era meraviglia.
Poi è arrivata
la strega realtà
ed ha rotto
l'incantesimo.
E poi
ho spento tutto.
Ho spento
i pensieri,
il dolore,
le delusioni,
l'attesa.
Ho spento
anche la luce
e buonanotte!
Perché io sono libera
d'andare o tornare,
di ridere o piangere,
nelle parole
e nei silenzi.
Ed allora
perché queste catene
stringono così tanto?
La notte
conosce cose
che il giorno
nemmeno
s'immagina.
Se mi prendi la mano
ricorda che
attaccato a quella mano
c'è tutto un corpo,
un cuore,
un'anima,
c'è la mia vita
e stai tenendo
anche quella.
Persi non fummo,
perché siamo foglie al vento
dello stesso ramo,
sale sparso
sulla spiaggia bianca,
scintille
di un'unica stella...
persi non fummo,
come quelle pagine
che tu strappasti
e ricomponesti
nel libro che ci vide scrivere al buio
parole eterne
persi non fummo,
come fuochi di paglia
che si disperdono nel vento
e si confondono col crepuscolo
senza lasciare traccia tra le pieghe della terra
persi non fummo mai,
perché sapemmo perdonarci i limiti
i fremiti, le parole dette e non dette
rimaste a metà tra le mani,
e per questo fanno rumore
persi non fummo,
perché ci sapemmo incrociare,
come quei rami che toccano il cielo
fiorendosi accanto senza mai appassire
persi non fummo,
e come dadi gettati per caso
cademmo sempre nel modo giusto
persi non fummo
perché tra la fretta convulsa del mondo
sapemmo solo tenerci per mano.