Poesie personali


Scritta da: Luigi Berti
in Poesie (Poesie personali)

Il tempo

Il tempo insegna a stare in piedi,
nasconde quello che non vedi,
fa comprendere il vero amico
che ti ha sorretto senza indugio.

Il tempo ti fa andare avanti
lasciando indietro gli anni,
scolpisce le rughe sopra il viso
celandoci dentro il passato.

Non guarda in faccia nessuno,
non si compra con il denaro,
ti costringe a non voltarti,
del tempo non puoi fidarti.
Composta giovedì 21 dicembre 2017
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)
    Inaccettabile, ma vero.
    Insopportabile, ma vero.
    Assente, ma nel cuore... presente.
    Donna, figlia, moglie, mamma, sorella, amica.
    Inaccettabile, ma vero.
    Insopportabile, ma vero.
    Ci vediamo presto, il tuo ultimo messaggio.
    Ma, sei andata via.
    Ti porto nel mio cuore con affetto.
    Ciao. D.
    17-12-2017.
    Composta lunedì 18 dicembre 2017
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      in Poesie (Poesie personali)
      Sento una notte cupa e nera calare
      i guaiti del cane non fanno dormire.

      Pesante il silenzio
      lungo il sospiro
      prima ero sola, ora quasi lo posso sentire.

      La sua anima calda emana potenza
      e con dolce voce mi attira a se con la sua lenza.

      Sento una notte cupa e nera calare
      prima ero sola e ora quasi lo sento parlare
      quasi mi sento toccare.
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        Scritta da: Michele Gentile
        in Poesie (Poesie personali)

        Semplicemente Auguri

        Semplicemente Auguri
        alla terra e
        ai mari,
        ai cieli amari e
        alle stelle cadenti,
        ai perdenti
        ai potenti
        alle porte chiuse e
        alle aurore deluse.
        Semplicemente Auguri
        ai tramonti e
        alle lacrime
        agli alberi e alle vette
        alle fonti
        alle solitudini costrette.
        Semplicemente Auguri
        alla poesia,
        alla nostalgia
        alla malinconia
        di rive perdute e
        alla frenesia di
        di queste mani legate.
        All'uomo, alle sue dimore
        alla follia,
        all'utopia
        di un mondo migliore.
        Alla notte e alle stagioni
        ai sovrani e ai giullari
        al silenzio dei fiori
        al vento di domani
        semplicemente Auguri.
        Composta giovedì 21 dicembre 2017
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          Scritta da: Pasquale Laurenza
          in Poesie (Poesie personali)

          Figli di Aleppo

          Piangono, i figli di Aleppo
          con residue lacrime,
          guardando, senza vedere,
          la misera vita che scorre.
          Non hanno più latte
          le madri di Aleppo,
          con il cuore stanco
          per i figli uccisi dall'odio.
          Sperano nella morte,
          i vecchi di Aleppo
          mentre ricordano, piangendo,
          la loro serena giovinezza.
          Risorgerai Aleppo,
          come fenice, dalle tue ceneri
          e ridarai la vita
          ai tuoi infelici figli.
          Composta martedì 13 giugno 2017
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            Scritta da: anonimo1976
            in Poesie (Poesie personali)

            Oblio

            La nebbia nella mente
            offusca i miei dolori,
            le emozioni ormai sopite
            e non parlo più d'amore.
            Deh,
            come è aspro il calvario
            di chi cerca il diverso,
            come è duro il cammino
            di chi osserva l'universo.
            Particelle di voi
            appesantiscono il cammino,
            la voglia del futuro
            mi si attacca come un uncino;
            ascolto il dolore della consapevolezza
            e mi chiedo:
            cosa sono?
            dove vado?
            e come un punto interrogativo
            volto al contrario
            conto i giorni in una speranza che muore
            e odo il fragore delle ore in un silenzio omicida
            Tic tac
            tic tac
            è il linguaggio di ciò che mai più sarà.
            amici miei sono stanco,
            l'orizzonte a mezzogiorno è il segno
            che il tempo si anticipa sulla giornata della mia vita;
            un segno vorrei lasciare,
            ma sarò come un battito di ali,
            un fiato sopra un vetro appannato,
            un anonimo disperato
            che nemmeno Dio saprà mai chi è.
            Composta martedì 19 dicembre 2017
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              Scritta da: Rossella Di Venti
              in Poesie (Poesie personali)

              Il Natale che vorrei

              Ci sono doni che neanche Babbo Natale può portare.
              Non basterebbero mille renne per trasportare
              tutto l'amore che occorre per poter sperare.
              Sperare che un giorno tutto si muova
              verso una meta sempre più nuova.
              Nuova di zecca...
              visto che ogni giorno presenta sempre una pecca.
              Guerre, sangue, assassini, violenza
              sembra che il mondo non ne possa stare senza.
              E allora ti prego mio caro Gesù
              Io vorrei sperare sempre di più...
              non fare stancare Babbo Natale
              e riempi il nostro cuore con tutto ciò che
              non può far male.
              Dolcetti, regali e chicchessia
              mandali senza frenesia.
              Solo un bel dono portaci in fretta...
              un mondo nuovo a chiunque lo aspetta.
              Composta giovedì 17 dicembre 2015
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                Scritta da: Rossella Di Venti
                in Poesie (Poesie personali)

                Cuore errante

                Siamo fatti di cielo...
                siamo nuvole di passaggio...
                cuori erranti tra cieli infiniti.
                Siamo anime in cerca di pace
                anche quando tutto intorno il mondo tace...
                siamo stelle luminose e solitarie
                ma alla ricerca dell'amore temerarie.
                Possiamo essere tutto in questo universo...
                cielo grigio o terso...
                e se qualcuno si sentirà perso
                stia tranquillo
                troverà sempre la rima del verso.
                Composta domenica 13 dicembre 2015
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Quando di mattina il sole si affaccia sulla spiaggia
                  sento le piccole onde del mare sorridere insieme
                  baciando la riva solleticando con dolcezza i piedi
                  mentre medito in silenzio guardando sabbia e cielo.

                  Avanzo con passo leggero e occhi pieni di luce
                  che scivola sulla cangiante scia del nascente sole
                  spingendo la barca dei miei mattutini brevi pensieri.
                  Uomo e acqua, cielo e sole: un gioco di vita e amore.

                  Ritornando indietro sulla lunga e umida spiaggia
                  vedo le mie poche impronte che divora il mare
                  ricordandomi che così veloce passano gli anni
                  sotto un cielo di sole e stelle ricamato di silenzio.

                  Il giorno spavaldo avanza spingendo il sole di settembre
                  insieme alla corta settimana della nostra vacanza familiare.
                  Sulla sedia a sdraio e sotto un ombrello di oscure frasche
                  abbiamo lasciato le nostre lunghe ombre guardando il mare.
                  Composta giovedì 31 agosto 2017
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                    Scritta da: Rosita Matera
                    in Poesie (Poesie personali)

                    La peonia

                    La peonia nel vaso d'ambra
                    scioglie il vermiglio in miscellanee forme
                    acquerellate in rossi diversi,
                    il ciliegia, il borgogna, il porpora intenso
                    persino l'arancio col suo artiglio fugace
                    ma è il rosso rubino
                    che squilla più vivo
                    come è vivo,
                    e ancora vibrante,
                    il giovane spirito del fiore reciso.

                    E nel vetro in cui s'adagia come una sposa
                    l'acqua l'avvolge,
                    ne avviluppa la forma, lo spirito, il profumo e il colore,
                    e ne sostiene il cuore, caduco e fragile
                    perché nel suo trionfale splendore
                    la peonia già si sfa
                    nelle luci del meriggio
                    in questo silenzioso ed eterno cascame,
                    ma tornerà di nuovo
                    ad adornare la primavera
                    quando l'acqua nel vaso d'ambra
                    palpiterà d'attesa.
                    Composta sabato 9 dicembre 2017
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