Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il pomeriggio ha chiuso gli occhi alla luce
rifugiandosi in grotte nascoste sottoterra
dove le voci umane non hanno un volto
ma solo grida perdute dietro ombre morte.
I miei passi perduti su foglie cadute a terra
risuscitano suoni di alberi verdi e di giganti
succhiando delle voci celesti e umori terrestri
che il vento trascina in nere caverne celesti.
I pomeriggi pieni di chiasso e senza sole
strisciano come i serpenti senza vigore:
le lunghe ore si riempiono di odio e rancore
perché il giorno va morendo senza amore.
Dobbiamo scuotere le poche nuvole del cielo
per far cadere la pioggia e dei sublimi pensieri.
Un buon pomeriggio ci richiama alla dolce culla
con una mamma buona che sorride e ci trastulla.
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