Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il tuo poeta oggi canta senza vederti
durante la notte che non conosce buio.
La tua bocca è come fiori di ginestra
con profumo pieno di bellezza.

Sento l'odore di frutti silvestri
mentre la notte nasconde messaggi.
I tuoi capelli sono ruscelli al vento
sotto l'ombra di salici piangenti.

Il tuo poeta oggi canta senza vederti
durante il giorno affacciato al balcone.
Scenderò nella strada per incontrarti
quando appari sotto i raggi del sole.

Oggi ti rivedo in questi versi senza rima;
tu sei la fonte che sgorga fra le rocce
tu sei il grido del bimbo che nasce
tu sei il sole che illumina l'aurora.

Il tuo poeta oggi canta senza vederti
durante la notte che non conosce buio.
Tu sei la luna che serve da cuna
a un sorriso di bimba aperto al futuro.
Composta mercoledì 28 gennaio 2015
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    Scritta da: Sabrina
    in Poesie (Poesie personali)

    Continuare a lottare

    Sono inciampata
    negli ostacoli
    della vita.
    Sono caduta,
    proprio quando avevo bisogno di proseguire.

    In ginocchio,
    stringo i denti
    per allontanare il dolore
    e non sentire
    l'amaro sapore
    della delusione
    ed il sale delle lacrime
    che brucia la pelle.

    Chiudo gli occhi:
    come raggi di sole,
    gli sguardi dei miei figli
    sconfiggono la nebbia, il buio della notte
    ed il gelido abbraccio
    della solitudine;
    sfiorandomi l'anima,
    mi scaldano il cuore...

    Come per magia,
    la forza, che pensavo finita,
    torna ad animare i pensieri,
    le mie azioni e i desideri...
    Mi rialzerò, per me, per loro,
    per quell'amore
    che ci unisce,
    capace di trasformare
    lacrime in sorrisi,
    che dona la forza
    per rialzarsi...
    e continuare a lottare.
    Composta lunedì 21 novembre 2016
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Invecchiare

      Sì lo so,
      sono un vecchietto,
      in confronto a te,
      così giovane,
      così calda,
      forte,
      vigorosa;
      lo so,
      lo so,
      ma dentro sono ancora capace di amare,
      di pensare,
      di sognarti,
      di volerti,
      sono ancora quello di una volta,
      nell'anima,
      nella testa,
      nel cuore;
      e ti amo,
      con tutto ciò che ho,
      che mi rimane,
      per il tempo che resta,
      fino alla fine del tempo.
      Composta domenica 20 novembre 2016
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        Scritta da: MauriDora
        in Poesie (Poesie personali)

        L'archivio dei ricordi

        Guardare indietro non sempre è bene,
        acqua passata non torna;
        il ponticello sul torrente,
        i suoni delle fresche acque sorgive
        risuonano ancora nelle orecchie stanche.

        I giovani anni della nostra vita
        sono rinchiusi nell'archivio dei ricordi,
        la sabbia dell'ovest e le spumeggianti
        acque di onde invernali sono ancora vive
        nella pelle dei nostri piedi.

        La valle dove puoi sentire il silenzio
        e ascoltare le voci che echeggiano
        sul crinale di monti alberati che sembrano
        toccare il cielo è come una foto dell'album
        della nostra mente.

        Il suono del vento, le rondini nei cortili,
        la neve che inaspettata scende sono come
        un film riposto in un angolo del nostro
        cuore.

        Le lacrime di dolori e delle gioie
        Si fondono e si confondono
        bagnando gli occhi del pensiero
        mentre osservano in silenzio
        i ricordi chiusi dentro l'archivio
        delle più intime emozioni!
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          Scritta da: Laila Ken
          in Poesie (Poesie personali)

          A cosa ti serve

          A cosa ti serve il sorriso
          quando non riesce a sorridere.
          A cosa ti servono gli occhi
          quando non riesci a piangere
          mentre, fissi, si perdono nello sguardo
          di un bambino che, ignaro, ti guarda curioso.
          A cosa ti servono le tue parole
          quando rimangono prigioniere
          nella tua anima, chiuse,
          che gli altri non sentano.
          A cosa ti servono i tuoi vent'anni,
          a cosa ti serve la tua vita
          quando della tua vita e dei tuoi vent'anni
          non riesci a farne i tuoi padroni.
          Composta mercoledì 30 novembre 1977
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            Scritta da: Laila Ken
            in Poesie (Poesie personali)
            Due ali,
            una speranza,
            un sogno,
            per avere la forza di andare avanti.

            Una lacrima per dimenticare
            che il mondo è fuori,
            amico di tutti,
            non tuo.

            Frantumi di una realtà non vissuta
            ma solo sfiorata
            fino alle porte della fantasia,
            dimentica dei relitti
            che sempre più affogano
            in un grande mare di solitudine.
            Composta giovedì 31 gennaio 1974
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