Scritta da: Angela Randisi
in Poesie (Poesie personali)
Angelo bianco
La neve,
come un angelo bianco,
si posa sulla terra e annuncia l'inverno.
Composta sabato 19 novembre 2016
La neve,
come un angelo bianco,
si posa sulla terra e annuncia l'inverno.
Caddi in questo oceano buio
le onde mi trascinavano in vortici oscuri
trasalendo gemetti nell'oscurità
di questa impietosa notte
dove sei luna?
Neanche un bagliore mi raggiunse; ah come vorrei vederti stanotte
solo sfiorarti con i polpastrelli
di queste dita intorpidite,
ma tu, tu non udivi i miei sospiri
laggiù nel tetro fondo oscuro io udivo il suono di arpe e non era più notte...
gemo e canto e sospiro alla luna.
Intorno a te mille ombre blu
vagano incerte nella solitudine
di queste ore di morte.
Lontano da esse la tua anima fugge,
come tu desideri e dove verso tu vorrai.
È giunta la tua ora;
l'ora in cui la tua vita
si verserà sulla tua anima;
l'ora dei silenzi che non hanno parole.
La tua ora;
mezzanotte che ti fu tanto ingiustamente solitaria.
Liberati di te, liberati di noi
ma il tuo cuore non deve tacere oggi o domani.
Sprigionati dalla tua anima
e grida al mondo il tuo dolore;
il tuo disprezzo a questa società
assurda, frustrata, ambigua.
Disseppellisci il tuo giovane corpo,
alza le braccia verso il cielo.
Tu hai vinto.
La tua morte ha vinto;
ha rotto i confini dell'infinito,
ma le tue membra giacciono inerme
mentre mille ombre blu danzano intorno.
Chi mi conosce bene
sa capire la mia anima.
Sono un libro aperto
di facile lettura
scorrevole nel lessico
senza metafore
o analogie.
S'arriva in fretta
a leggere la fine.
Eppure c'è chi
non sa niente di me.
Non sono strana
sono a modo mio.
Un cuore immenso
rifugio involontario
per ogni pena altrui.
Faccio miei i pensieri
del mondo intero.
Sono quasi guerriera
per i miei doveri.
Non vengo mai
a patti con me stessa.
Quando però
si parla di chi amo
divento fragile
vulnerabile.
M'accollo
i problemi di tutti
come se la vita altrui
dipendesse da me.
Per essere così
troppo debole
vengo rimproverata
da chi mi ama davvero
senza condizioni.
Gli ho promesso
che cambierò
e vorrei riuscirci.
Lui lo sa bene
non mi grida, aspetta
ma il suo per me
è un amore paziente.
Non ha limiti né misura.
È speciale ed unico.
È magico
quello che sento
nel cuore
quando ascolto
il rumore lieve
delle gocce
che scivolano giù
dalle nuvole.
Alzo gli occhi
guardo il cielo.
Sembra un diamante
dall'azzurro brillio.
Tanti fiocchi ovattati
si rincorrono
giocano a nascondino
mentre un filo di cielo
filtra tra le nuvole
aprendo la via
ai raggi tiepidi
d'un sole indeciso
che resta a guardare.
Ogni goccia
è una stilla d'azzurro.
Cade lenta
s'un tappeto
di foglie rossastre
e le accarezza
come lacrima di gioia.
Quel picchiettio
cadenzato
è dolce musica
per un'anima
assetata d'amore,
di bellezza, di gioia.
Alzo lo sguardo
e m'immergo in un cielo
profumato d'infinito.
L'anima s'ammanta
dei colori del mondo.
Sono un distillato
d'emozione pura.
Come un'ombra
tra la nebbia
vago nell'ignoto.
Corro disperata
col cuore in gola.
Avanzo in fretta
senza una meta
come inseguita
da orde feroci
o forse solo
dalla mia paura.
Cerco una luce
un appiglio
uno spicchio
di cielo azzurro.
Niente di niente.
Solo nebbia
foschia ed ombre.
Corro tra rami
dalle dita adunche
pronte a ghermire.
Ho il cuore in gola.
Vorrei gridare.
Non esce una parola
fuggo verso il buio.
Inciampo, cado
mi rialzo e corro.
All'improvviso
una luce lontana
attira lo sguardo.
M'aggrappo
ad un barlume
di speranza.
Tendo le mani
verso il chiarore.
In quell'istante
dolce come non mai
sento la tua voce.
Svegliati, amore.
Ci sono io con te.
Torna immediata
la luce più radiosa.
Un caldo abbraccio
cancella ogni paura.
Scompare col buio
quell'incubo orrendo
vestito di realtà.
Ci sono ricordi
così impressi nell'anima
che non puoi perderli mai.
Ne ho uno nel cuore
lontano nel tempo
vivo nell'anima.
Ero una bimba.
Come spesso accadeva
ero accanto al mio papà.
Lo amavo nel senso
più vero e profondo.
Lui mi parlava.
Narrava mille cose
ed io ero lì, a bere,
come assetata,
ogni sua parola.
Ho imparato tutto
dal suo amore.
L'onestà, la lealtà
l'essere svegli
ma anche sognatori.
Profondi nel pensare
giocherelloni nel cuore.
Mai invidiosi o cattivi
neppure troppo ingenui
o pulcini bagnati.
Dividevo tutto con lui.
Ho amato, amo la lirica
perché l'amava lui.
Un giorno, come sempre
col cuore in Paradiso,
gli chiesi se mi sposava.
Lui, senza batter ciglio,
sereno mi rispose:
Certo, ma mamma?
E io: la teniamo con noi.
Allora va bene.
Quel giorno provai
una felicità immensa.
Finisce qui quel ricordo
così prezioso e bello.
Un ricordo d'amore
cresciuto con me
che niente al mondo
distruggere potrà.
Prendi le mie mani
e stringile nelle tue.
Ho bisogno
di sentire
il tuo calore.
Ho freddo dentro.
Prendi le mie mani
e stringile nelle tue.
Voglio sentire
la tua anima
entrare nella mia.
Essere con te
un insieme
inscindibile
un'entità
indivisibile.
Prendi le mie mani
e stringile nelle tue.
Senza te mi perdo.
Sono soltanto
un pensiero vuoto
un sorriso smorto
una luce spenta.
Un niente assoluto.
Prendi le mie mani
e stringile nelle tue.
Ho bisogno
del tuo calore.
Sei la luce
che m'illumina.
La rapsodia
ch'incanta.
Il fuoco che arde
nelle mie vene.
Vivo di te e per te.
Sei emozione pura.
Goccia di rugiada
che disseta.
Respiro
di vita eterna.
Quando l'anima
ch'anela
è confusa,
i pensieri
s'azzuffano, litigano
s'annidano ovunque.
Sono uccelli migratori,
corposa scia di tracce
sulla neve fresca.
Carovane di pionieri
in marcia
verso l'ignoto
alla ricerca
di libertà.
L'anima confusa
insegue un sogno
che sa di magia.
Lo culla tenera
lo accarezza.
Non ne parla.
Teme si dilegui
com'orma
sulla sabbia.
Ogni giorno
lo stringe a sé
lo coccola
come mamma
col bimbo.
Se davvero
l'amore smuove le montagne,
il destino farà la magia.
Quel sogno speciale
si vestirà di speranza.
Accenderà le luci
dell'anima anelante.
Il desiderio agognato
diventerà realtà.
È buio
intorno a me.
La poca luce
si frange
nei pallidi
riflessi lunari.
Fuori
la pioggia
batte incessante
sui vetri.
Il picchiettio leggero
ha la cadenza ritmica
d'una soffusa melodia.
Un pensiero
quasi furtivo
s'affaccia alla mente.
Il tempo non sana le ferite
ma leviga
i segni attenua
il dolore rimargina
i graffi dell'anima.
Ogni giorno
bevo gocce
di speranza.
Mi sostengono
aneliti di vita
palpiti vibranti
preludio d'amore.
Spiragli di luce
inondano l'anima
dando un senso compiuto
al mio esistere.