Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Convivo o mi sposo?

Mi chiese educato un tizio imbranato:
convivo o mi sposo?
Domanda complessa, incognito amico,
quesito oneroso;
perché, se ti dico: la convivenza,
qualcuno direbbe commetti peccato,
che t'ho consigliato il concubinato;
in tempi passati era voce proibita,
passo insensato che bollava una vita.
Certo, le usanze sono cambiate,
la vita in comune diviene esperienza,
parola e promesse non sono giurate
c'è indipendenza, cambio, franchigia,
quando sei stanco ti fai la valigia.
Il matrimonio prevede più impegno:
quel "congiunto da Dio non separare"
grava in capo come mazza di legno.
È intesa, fusione, donarsi, donare,
catena giurata, di fede, d'offerta,
gioco amoroso, convinto, sicuro
per affidare la specie al futuro.
Queste le norme amico mio,
ma vuoi un consiglio? Affidati a Dio,
tanto il rischio esiste comunque
ed è di prassi, si dice dovunque:
il matrimonio è manicomio
la convivenza è sofferenza.
Quindi convivi o ti sposi, ragazzo,
ti grideranno gli amici: sei pazzo.
Composta venerdì 1 gennaio 2016
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    Scritta da: Stefano Medel
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    Masaniello è tornato

    Masaniello è tornato
    È qui,
    sono io,
    un po' genio
    un po' al verde,
    artista e pazzo,
    con dei bastardi a parlarmi dietro;
    Masaniello,
    e la mia parola conta poco,
    snobbato,
    esecrato,
    da una parte,
    out,
    fuori dagli schemi,
    sempre ribelle,
    sempre dissidente,
    Masaniello.
    Composta sabato 29 ottobre 2016
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      Scritta da: Daniela Cesta
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      Pioggia d'autunno

      Giorni scuri, nebbiosi di pioggia,
      giornata di autunno, malinconica, silenziosa,
      tranquilla, nella quiete ascoltiamo il respiro
      della nostra anima, prigioniera del nostro corpo

      nel crepuscolo tetro, senza colore
      mentre la pioggia copiosa lucida i tetti
      e le montagne velate rapiscono il cuore,
      il cero dietro i vetri, illumina la mia finestra

      piccolo bagliore che scintilla per gli angeli
      e per le anime, andate oltre la vita terrena
      la luce delle mie piccole preghiere
      possano giungere a loro come dolce armonia

      spingendo queste energie verso
      lo scintillio sfavillante di Dio.
      Sorrido piena di speranza e mi accomodo nel mio letto
      ascoltando il vento e la pioggia che picchietta

      donandomi un atmosfera accogliente, sotto le coperte.
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        Scritta da: Daniela Cesta
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        Questo è l'autunno

        Tempo di meditazione in questa stagione
        giallo, rosso, splendidi colori autunnali
        il frusciare delle foglie sotto i piedi

        così riposante, rilassante, distensivo, conciliante
        l'autunno ha il potere di rassicurare l'animo
        di avvolgerlo, di malinconia e romanticismo

        profumi meravigliosi di nuova frutta
        castagne e zucche, foreste che si trasformano
        suggestive e struggenti che donano calore.

        Il tramonto smorto, commozione, lacrime silenziose
        luccichio negli occhi quando guardi l'orizzonte
        la luce che fugge veloce e il buio abbraccia.

        Tutto questo è l'autunno.
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          Scritta da: Daniela Cesta
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          Meditazione autunnale

          Sfavilla la fiamma del camino
          il crepitio del fuoco è armonioso e rilassante
          caldo, gradevole, delizioso, piacevole

          oltre il vetro della finestra è buio e freddo
          un fiamma ardente, rende tutto più brillante
          in una sera d'autunno malinconica e meditativa

          sorregge lo spirito e alimenta l'anima
          mentre tra i vicoli silenti c'è profumo di legna bruciata
          effluvio autunnale che tocca ogni cosa,

          nel cielo buio si scorge solo una piccola stella
          rammenta a noi che viviamo, nel perenne vuoto abissale
          sopra i gelidi tetti, i comignoli fumanti giocano con il vento

          e gli angeli volano, trasportando le anime dei defunti
          in cerca di preghiere per poter entrare presto in paradiso,
          non dimentichiamo mai, coloro che, non sono più vivi

          perché i defunti hanno bisogno delle nostre
          piccole preghiere, pensieri, carità, per andare
          nella luce della dimora di Dio.

          Piccole cose che allietano di gioia il nostro cuore
          alleggerisce l'anima e lo spirito inquieto,
          durante questo nostro viaggio terreno

          prima, di affrontare l'eternità.
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)
            L'autunno stringe noi tutti
            e le foglie lasciano il ramo senza più vita
            l'albero si spoglia, del suo splendido abito verde.

            Era rigoglioso d'amore, nella brezza pomeridiana
            nel ricordo di un estate passata
            frusciano le foglie secche, sotto i miei piedi.

            In questa stagione di cambiamento nel malinconico silenzio
            nell'affanno del cuore, nello spirito quieto,
            amo la solitudine del bosco autunnale.

            Non è tristezza, non è dolore, ma solo splendore del creato
            tra gli ultimi sussurri delle foglie che dicono addio,
            nel sogno di un amore incondizionato,

            donato da Dio per noi, armonia dell'intero universo
            dove noi siamo preziosi e importanti
            insieme all'acqua, alla terra, agli animali e le piante

            le stagioni rispecchiano la nostra vita.
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              in Poesie (Poesie personali)

              I tuoni fanno tanto rumore

              Aveva avvertito come un tuono
              rimbalzarle contro il petto ansante
              Un'onda d'urto obliqua ai suoi pensieri
              Un arresto...
              poi la ripresa,
              incontestata poesia a frantumare i vetri
              del suo io assente.
              Non era una resa,
              ma un abbandono di sensi uguali.
              Solo,
              restavano lì,
              ancora una volta senz'armi
              a sorvegliare i domini dell'anima
              cullati dal cigolio dei ricordi
              -Verità o sogno -
              Non potevano più saperlo,
              - Timore del no -
              Questo li univa

              I tuoni fanno tanto rumore
              li puoi udire sempre,
              anche se i battenti sono chiusi.
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Breve sogno d'un povero pazzo

                Sogno breve d'un povero pazzo
                Che cos'è la vita in fondo,
                se non un brusio breve,
                lo smaniare di un povero pazzo,
                sul palco della vita;
                il gesticolare d'un folle,
                nei gradini della storia;
                un breve sfarfallio,
                un corto anelito,
                la vita è troppo breve,
                bisogna fregarsene di tutto,
                e fare quello che si sente,
                quello che si prova,
                indipendentemente dagli altri.
                Composta martedì 25 ottobre 2016
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