Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Il tempo ha il cuore delle montagne
le montagne gli occhi del tempo.
Noi camminiamo scalzi sulla terra
ricordando quelle pietre del fiume
quell'acqua silenziosa della notte.

Il vino e il pane di oggi sono sulla mensa,
i genitori già camminano sull'orizzonte.
I figli hanno costruito lontano i loro nidi
mentre sogniamo sulla sponda del fiume
un nuovo mondo che sorgerà un domani.

Cominciammo a camminare sotto le stelle
aspettando di contemplare la vicina aurora
ma ci sorprese il sole all'ombra delle palme
su una sabbia resa sterile da umano dolore.

La luce spingerà la nostra fragile barca
sotto montagne piene di mistico silenzio.
Stringendoci le mani accenderemo il fuoco
per bruciare insieme distanza e indifferenza.
Saliamo, ci resta poco per capire la montagna.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Scese un uomo solo da una alta montagna:
    un bastone di quercia secolare in mano,
    una borsetta con degli occhi di pietra.
    Un cane bianco lo seguiva da lontano
    orinando su foglie secche e tronchi strani.

    Un bambino giocava solo sotto un albero.
    L'uomo lo guardò con un dolce sorriso
    gli gettò un occhio di pietra e disse:
    ti servirà un giorno senza pianto.

    Camminò l'uomo appoggiato al suo bastone
    lungo la riva di un fiume lungo e nero.
    Il cane non bevve di quell'acqua
    era sangue di gente morta nel tempo
    con le spade sporche di barbari.

    L'uomo vi gettò un occhio di pietra
    si sentì un tonfo nel silenzio, un grido.
    Il cane abbaiò guardando fisso.
    Riconobbe nella riva il suo padrone
    ma seguì le orme del suo signore.

    L'uomo che scese dalla montagna
    gettò gli occhi di pietra alle sue spalle
    meditando guardando solo avanti.
    Non ruppe il suo silenzio né lo sguardo
    quando una voce nascosta gli disse
    di fermarsi per guardare indietro.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      La primavera di questo nostro tempo
      non ha più occhi per lacrime di rugiada.
      Ha solo il cuore pieno di speranza,
      per ricordare i fiori dei nostri prati,
      le carezze dei nostri genitori,
      i sorrisi veri dei nostri figli,
      dimenticando la gente che grida
      contro un passato che non c'è più.

      È passata anche questa luna piena
      con le sue piogge del mese di marzo.
      Forse vedremo passare i nostri giorni
      scritti su volti senza più maschera.
      Domani inizieremo lo stesso cammino
      con nuovi occhi per illuminarlo
      con le mani rivolte a un cielo di stelle
      in un corpo adatto a nuovi orizzonti.

      Non distruggeremo i nostri giorni
      inseguendo stelle cadenti di agosto.
      Costruiamo il nostro nuovo uomo
      guardando il sole e le alte stelle.
      Camminiamo insieme su questa terra
      sia nei mesi estivi che d'inverno.
      Siamo noi i fiori del celeste giardino:
      la donna la rosa che profuma la vita
      l'uomo la spina che la fa felice.
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        Scritta da: Cetty Cannatella
        in Poesie (Poesie personali)

        La madre di me stessa

        E vorrei farmi piccola, piccola.
        Entrare nel mio grembo
        e da lì sussurrarmi ciò che il mondo non capisce.
        Parlare dei miei giorni felici
        e di quelli che mi fanno tremare.
        Dire ciò che sento,
        quando le braccia che amo non mi stringono.
        Vorrei un rifugio dove le paure non mi facciano male,
        dove ogni cosa intorno mi fa sentire sbagliata.
        Vorrei solo stare in silenzio in questo mondo rumoroso,
        stringermi fra le braccia e amarmi.
        Composta giovedì 13 ottobre 2016
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          Scritta da: CINELLA MICCIANI
          in Poesie (Poesie personali)

          Istanti

          Seduta sulla spiaggia,
          lo sguardo perso
          ad osservare il mare,
          m'immergo con il cuore
          nel blu perlaceo
          dell'immensa distesa.
          Percepisco appena
          il rumore delle onde
          che s'arrotolano,
          poi schiumano veloci
          sulla riva sabbiosa.
          Sono istanti
          di magia unica.
          Il cielo è terso,
          limpidissimo.
          In alto
          un fenicottero
          s'allontana distratto.
          Il brillio dell'acqua
          sprizza scintille
          che s'alzano allegre
          e fluttuano nel blu
          come in una danza
          verso il cielo.
          Verranno altri giorni
          ed altre primavere,
          forse anche più belli
          ma non così speciali.
          Vivo istanti
          di magia unica.
          Un abbraccio caldo
          una serenità infinita.
          Composta giovedì 13 ottobre 2016
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            Scritta da: CINELLA MICCIANI
            in Poesie (Poesie personali)

            Ti cerco

            Ti cerco ogni istante
            nel buio dei ricordi,
            nei sogni sbriciolati,
            nelle parole non dette.
            Ti cerco nei sorrisi velati,
            nelle parole sussurrate,
            nelle nebbie d'ogni fuga.
            Ti cerco nei pensieri nascosti,
            nei ritorni sperati,
            nei respiri spezzati.
            Ti cerco in me,
            in ogni sospiro e rimpianto
            tra lacrime di paura
            e sorrisi di speranza.
            Composta giovedì 13 ottobre 2016
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              Scritta da: CINELLA MICCIANI
              in Poesie (Poesie personali)

              Vestita di luce

              Seduta
              tra i ciuffi d'erba
              d'un prato fiorito
              mi nutro di colori
              e soavi profumi.
              L'erba
              bagnata di rugiada
              rinfresca
              le membra stanche.
              Respiro e ascolto.
              Nessun rumore
              rompe il silenzio.
              In lontananza
              arriva una nenia.
              Un bimbo dorme.
              Alzo lo sguardo.
              Un manto di stelle
              col suo brillio
              avvolge di luce
              il firmamento.
              Tanto calore
              penetra nel cuore
              e scioglie il gelo
              dell'anima confusa.
              Un'immensa pace
              si sprigiona
              dentro di me.
              Respiro e sorrido.
              Ho il tuo volto
              nei miei occhi.
              Il tuo abbraccio
              nel mio cuore.
              L'anima leggera
              è vestita di luce.
              Composta giovedì 13 ottobre 2016
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