Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

L'ultimo paese

Da quello che si vede, e
da come vanno le cose,
e da come si sta mettendo,
l'Italia, è proprio destinata
ad essere un paese fetente,
brutto,
invivibile,
e con una qualità della vita
low, bassa a livelli bestiali
e pre industriali;
l'ultimo paese è il nostro,
senza frontiere,
senza controlli,
con leggi deboli e mosce,
dove tutto è affidato
alla volontà del singolo,
e dell'uomo della strada;
lo stato è assente,
carente,
lontano,
latitante,
i servizi sono pochi
e le tasse tante,
facciamo come i gamberi,
e mi sembra sempre peggio;
e la società italica,
è il riflesso della classe politica
e del governo di merda che abbiamo;
il sociale è duro,
la vita è pensante,
violenta,
siamo costretti sempre a sgomitare,
a fare casini,
a litigare per ogni cosa;
un paese di merda,
l'ultimo paese.
In fondo alla sentina d'Europa;
in balia di tutto,
delle migrazioni
e non solo.
Eppure miracolosamente,
ci sono persone,
che in silenzio,
continuano
a impegnarsi e sperare.
Composta domenica 18 settembre 2016
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie personali)

    Sacripante

    Non si dican meschini
    i cristiani pellegrini* (fedeli)
    che al migrante, si pensa,
    guardino con occhio distante.
    Così non è, sacripante!
    È che, nella fede, giustizia
    voglion realizzare e un
    mondo ove viver in patria
    sia normale. Credon
    lo si debba molto forte
    reclamare nel consesso
    internazionale, che è stato
    responsabile di
    questo tempo follemente
    instabile. Intanto
    nelle prediche alte e pie
    un'esigenza così vitale
    neanche si va a menzionare,
    pur se è diritto
    del "prossimo mio"
    la propria terra abitare
    ove poter anche naufragare.
    E tale è la lettura che,
    quest'oggi, do io
    nella prospettiva in cui
    vedo Dio. Sicché
    lavoro e benessere devon
    raggiunger proprio tutti,
    sennò siamo come
    struzzi, e non sia mai
    che per rifuggire dalla guerra
    poniam la testa sotto terra.
    Grandi fratelli costruiscono
    ponti solidi e belli dove
    a ogni estremo si sta
    bene in senso pieno.
    Ed è, la mia, solo
    una voce tra le tante
    e pazienza se è arrogante
    con chi è poco lungimirante,
    sacripante!
    Composta sabato 16 luglio 2016
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      Scritta da: Aquilablu59
      in Poesie (Poesie personali)

      Io

      E vuoi dirmi che assomiglio a qualcuno,
      credo che tu ti stia sbagliando,
      perché ognuno di noi è unico.
      Vuoi trovare un nome,
      un vezzeggiativo.
      Qualcosa di dolce e avvolgente,
      prezioso, ma non coinvolgente.
      Ti viene, gioia, tesoro, amore,
      ma cosa senti veramente nel tuo cuore.
      Se un nome mi è stato dato,
      sono fiera di averlo avuto.
      È stato il dono dei miei genitori,
      che in quel nome hanno creduto.
      E tu arrivi, così, all'improvviso,
      e pensi che tutto sia da cambiare.
      Cosa vorresti modificare?
      Un ora, un giorno, tutta la vita.
      Credo che tu possa iniziare,
      da quel che credi di essere tu.
      Pondera bene,
      pensa a te stesso,
      perché per me, non c'è compromesso.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Libellule d'amore

        Chiusi gli occhi e sentii le sue labbra
        planare dolcemente sulla mia bocca;
        sentii il rombo del cuore ed ebbi
        l'impressione che sobbalzasse dal petto!
        Il silenzio di un bacio
        si trasformò in un baccano nell'anima,
        in quegli attimi
        degustai emozioni indescrivibili,
        sembravo fluttuare nel vuoto
        congiunto alla mia amata,
        insieme nel cielo
        come libellule innamorate.
        Composta sabato 17 settembre 2016
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Prevalenza

          Sui libri sono scritte cose,
          e ci insegnano tante cose,
          per anni ci fanno credere,
          sul merito,
          su ciò che è giusto,
          e varie altre cose sul dovere,
          e su quello che è giusto.
          Ma in realtà,
          sulla strada, la società,
          segue binari e schemi molto diversi,
          da quelli meritocratici e scolastici;
          nel sociale,
          c'è sempre la prevalenza del peggiore,
          del cretino,
          del più stupido,
          e la palta e il fango stanno a galla,
          e galleggiano bene,
          mentre chi è buono,
          spesso gli va tutto male e va a fondo,
          la società e in mano agli imbecilli,
          ai più cretini,
          ai volgari e i beceri,
          ed è dura per gli onesti e
          per quelli
          che non fanno male a nessuno.
          I buoni tendono a rimetterci sempre,
          e continuano a lavorare
          e impegnarsi,
          in modo eroico,
          e nessuno lo sa.
          Nessuno sa mai, certe cose.
          Composta sabato 17 settembre 2016
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            Scritta da: Rosa Di Fraia
            in Poesie (Poesie personali)

            Il peso della verità

            I silenzi pesano
            le parole pesano
            li senti sulla pelle
            e non vanno più via.
            Ho il dolore negli occhi
            una spina nel cuore
            son passate molte ore
            non passa
            il tempo passa
            il dolore no.
            È una tristezza lacerante
            che ti soffoca lentamente
            e la testa che ti scoppia
            sono inerme
            sono a pezzi
            sono assente
            sono vuota
            non c'è presente
            sono al di là di tutto
            sono altrove
            voglio andare via
            lasciatemi in pace.
            Composta giovedì 15 settembre 2016
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              Scritta da: Rosa Di Fraia
              in Poesie (Poesie personali)
              Sono lontano da casa
              ho lasciato la famiglia
              gli amori e gli amici
              sono in un posto sconosciuto
              che non mi appartiene
              diverso da dove provengo
              troppo sterile
              troppo freddo
              agli occhi di un sognatore.
              Ci vuole coraggio
              ad avere un cuore tanto grande
              per vivere giorni come i miei
              in una terra così
              spesso mi assale la disperazione
              temo di non farcela
              a fare spazio a cose nuove
              affrontare situazioni troppo grandi per me.
              Non sono un eroe
              ma quando parti
              e lasci tutto non sai
              cosa ti aspetta
              non sai se ritorni a casa
              ma intanto sono qui
              è il mio unico obiettivo
              e il mio sacrificio
              lo dedico a mio figlio.
              Composta mercoledì 7 settembre 2016
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