Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
La pioggia è la ricchezza dei proletari,
la madre feconda della fame dei poveri.
In questa terra feconda zambesiana
il sudore fortifica l'anima e la zappa.
L'uomo e la donna sono motori a manioca
su strade museo di piedi scalzi senza nome.

Qui non si cammina con le Mercedes
né con carri trainati da robusti buoi.
Non si conosce la metropolitana
né il Concorde dei cieli occidentali.
Nessuno firma assegni falsi
né tenta nei casini la sua fortuna.

Qui per riempire di contenuto le sere
i vecchi raccontano le favole del coniglio,
la storia degli antenati illustri,
la caccia comunitaria fatta con le reti,
la lancia, le maschere e grida umane
per spaventare i fantasmi della notte.

Ringraziamo questi popoli ancora saggi,
o uomini che ci chiamiamo occidentali.
Da questi popoli chiamati primitivi
nascerà per l'umanità la nuova primavera
ricca di acqua che farà germinare i semi
di una nuova umanità senza tanti misteri.
Composta giovedì 30 novembre 1978
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Negli anni che vivevo in terra africana
    venne a visitarmi un mozambicano.
    Aveva negli occhi un messaggio,
    nelle mani la speranza e il candore.
    Mi diceva ridendo senza scomporsi:
    "Guarda, oggi la terra è molto triste..."

    Continuò il discorso con parole vere
    sui nuovi padroni su poltrone del potere.
    Si ricordava degli europei coloniali
    arrivati poveri per diventare avari,
    poi gonfiavano le nostre mani
    con la palmatoria forata di dolore.

    Le nostre strade erano di terra antica
    ripulite e messe in sesto ogni anno
    da mio padre, le mie e donne e figli.
    Erano tempi tristi senza sogni.
    Riempivamo le notti al ritmo di tamburi,
    danze ancestrali e acquardente amara.

    Sognavamo un domani con allegria
    ma ancora oggi la terra è triste, sì triste.
    Quando arriveranno le case di pietra,
    i figli senza vergogna di essere uomini,
    le donne piene di vita e senza timori,
    con una terra ricca tutta per noi?

    Io sto sognando in pieno mezzogiorno,
    ripeteva con voce rotta da singhiozzi,
    il mondo che vivranno i miei nipoti.
    Ma oggi per me la terra è ancora triste.
    In casa ho solo farina macinata su pietre.
    Il companatico è rimasto anche oggi
    nelle case dei ricchi appena arrivati.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Andammo insieme quella sera
      sotto palme che portano al mare.
      L'azzurro dei miei occhi
      era il tuo cielo
      mentre il battito del tuo cuore
      era il mio pensiero.

      Sentivamo le voci del giorno
      correre leggere fra le foglie,
      il passo lento dei pescatori
      carico di onde lontane.
      Ogni tanto una bicicletta
      illuminava i nostri volti.

      Il giglio rosso del tramonto
      restava intatto negli occhi.
      Fu una sera vissuta dentro
      senza parole né lamenti.
      Bastò l'offerta dello sguardo
      a trasformarsi in abbraccio.

      Andammo insieme quella sera
      sotto la chioma di palme africane.
      Un giorno arriveremo fino al mare
      quando la notte avrà un cuore
      e i nostri corpi saranno fiori.
      Composta giovedì 28 gennaio 2016
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        Scritta da: djfmp3
        in Poesie (Poesie personali)
        Le stelle che camminano per il mare
        dalla luce del tempo si lasciano trasportare
        e con la musica del mare poi danzare
        sulle spiagge ora deserti che il vociare
        della gente non sente più mentre i suoi figli che
        continuano a navigare
        e qualche lacrima nel suo azzurro mare spesso versare.
        Composta mercoledì 28 settembre 2016
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          Scritta da: Consiglia Liaci
          in Poesie (Poesie personali)

          Un attimo

          Un attimo
          non è solo un attimo.
          È tempo che si dilata.
          È l'amore che hai già dentro
          e abbraccia tutto.
          Un attimo
          è quel bacio che aspettavi,
          che catturi e conservi nel cuore,
          fotogramma di un film
          che rivedi all'infinito.
          Un attimo
          è il nostro amore,
          eterno segreto
          che ti fa fermare sul più bello
          mentre vivi questa vita normale
          e un sorriso ti spunta sul volto
          e il motivo lo sai solo tu.
          Composta venerdì 23 settembre 2016
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            Scritta da: Consiglia Liaci
            in Poesie (Poesie personali)

            Coperta di stelle

            Guardo in su
            e una coperta di stelle m'avvolge.
            È un abbraccio
            che viene da lontano,
            da sperdute galassie,
            da oceani d'infinito.
            È il richiamo
            dell'anima immortale,
            quella di cui siamo frammenti,
            schegge di quella luce
            a cui aneliamo ritornare.
            Guardo in su
            e il mondo scompare,
            persa,
            occhi negli occhi del cielo,
            in quella magia
            che un po' m'appartiene.
            Composta martedì 27 settembre 2016
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