Scritta da: Susanna Scarlata
in Poesie (Poesie personali)
Nuvole di talco fresco,
sogni fatti di coraggio.
Panni stesi al sole,
Sirene dai capelli rossi e marinai a far l'amore.
Commenta
Nuvole di talco fresco,
sogni fatti di coraggio.
Panni stesi al sole,
Sirene dai capelli rossi e marinai a far l'amore.
Il muschio cresce tra le sue parole:
è la giustizia del legislatore.
Se cerchi equità nella sua legge
dovrai patir per ore, ore ed ore
e quando troverai il significato
che tra le righe nessuno ti protegge.
Certe sere raggiungiamo la casa
Come da lunghi viaggi
Mai intrapresi.
Ci pare estranea la collocazione degli oggetti.
Alcuni mai li abbiamo conosciuti.
Rincorriamo ritagli di luce sulle pareti
O la solida tangibilità delle cose note.
Invano.
Il gatto che ci cerca
Nel suo brontolio di tenerezza
Ha sfumature che non ricordiamo.
Una nostalgia di parole immaginate
Satura lo spazio
Come una saudade antica
Una miope nostalgia.
Ora la luna riaccende uno sguardo
Mai scambiato con alcuno
Ora le stelle disegnano spazi
Di tempi mai esistiti
Ora la memoria ringiovanisce
Passioni congelate in ere differenti.
Così viviamo due vite
Mano nella mano con noi stessi
I pensieri altrove
Lontani
Scompigliati da uno stesso vento.
Sorgenti che dissetano gli istinti,
sorgenti che rinnovano i sentimenti.
Passioni,
che come le acque rapide si agitano impetuose, urtando contro gli ostacoli,
irrefrenabili e smaniose.
Passioni che trasportano con se il bene e il male,
in un groviglio di emozioni,
in un passaggio di fortune.
Passioni che urlano dicendo:
"non siamo nate per viver nel tormento ma per tormentar la vita, affinché ogni esistenza goda del suo momento".
Ho sassi negli occhi
che frenano il pianto
un battito incontrollabile
di un cuore stanco
Se avessi potuto scegliere
non sarei mai nata
Nascondo dietro un grido
una richiesta d'aiuto
alla vita non chiedo ore
mi renderebbe solo dolore
Mi rivolgo al cielo
mio unico confessore
e mi affido ad una preghiera
che resta inascoltata
Se avessi potuto scegliere
non sarei mai nata.
Dove sono i tuoi occhi
che han visto e son stanchi,
di affrontare la vita
senza mai andare avanti.
Io li vedo ogni giorno
e mi chiedo per quanto,
resteranno affilati
senza segni di pianto.
vedo dentro di te
quel sorriso rubato,
rifugio incerto
di chi ti ha ripudiato.
Non avere paura,
non bagnare i tuoi occhi,
le lacrime lasciale
soltanto agli stolti.
Non odiare chi ti è stato accanto
e che adesso non è più al tuo fianco.
Non distruggere il tuo stesso sangue
perché da solo il tuo cuore langue
non disperdere il tuo essere uomo
e non permettere alla debolezza
di spargere altro sangue.
Accetta la vita,
accetta i tuoi errori
e non odiare l'amore
perché sei incapace di amare.
Non crederti forte
perché usi la violenza:
tu non sei un uomo,
ma solo un vigliacco.
Magari a volte
ti avvicini a raggiungere
l'utopia nella tua vita;
ottieni tante cose,
riesci nello sport,
nella scuola,
come poeta e scrittore
sei apprezzato,
ti imponi in internet,
e fai delle cose;
e quando sei lì per toccare la felicità,
e ci sei vicino,
la società
e certa gente,
rovinano tutto
e ti portano a fondo;
è la società
e il suo marciume,
il conformismo,
le regole,
i tabù
e i condizionamenti sociali,
che rompono tutto
e rovinano l'uomo,
stiamo male,
perché
la società
è marcia, putrefatta,
con un degrado sociale e culturale,
la prevalenza dei peggiori,
degli stupidi
dei burini
e dei più provinciali;
il peggiore sta a galla;
e la felicità,
si allontana sempre più.
Il soffio del vento scuote le fronde della foresta
tutto vibra con armonia, in questo fine primavera,
la stagione è quasi giunta al termine,
tutte le cose passano e vanno, inesorabilmente
siamo noi che, dobbiamo gustare ogni attimo fuggente
respirare la vita, ogni istante del nostro vivere,
ogni cosa è armonica, dolce, eufonica
la natura è straordinaria, in lei, non c'è nulla di sbagliato!
Tutto è bilanciato, equilibrato, misurato, proporzionato, regolare
aggraziato, amabile, elegante, gradevole, leggiadro, soave
incomparabile bellezza del creato, il nostro pianeta è strabiliante,
ma per coloro che hanno rovinato la leggiadria di questo corpo celeste
non hanno avuto rispetto delle acque, delle foreste e degli animali,
ogni giorno è per loro, monotono, noioso, tedioso,
non sentono il sussurro degli alberi, il respiro del cielo,
loro vivono solo per ricercare beni e piaceri materiali
sono poveri di spirito, il loro cuore è arido e brullo,
non ha luce che splende, i loro occhi sono inespressivi.
Sono già morti, prima ancora di morire.
Instante dopo istante
senza dare troppa importanza né giudizio
al nostro vissuto,
lasciamo scorrere,
senza lucidità ciò che domani sarà rimpianto.
Istante dopo istante,
lasciamo che il destino, il nostro comportamento,
la nostra superficialità ci allontani
dai valori davvero importanti per noi.
Lasciamo che il tempo passi
senza curarci di ciò che procurerà
dopo alla nostra vita,
alla nostra quotidianità.
Istanti dopo istanti,
senza curarci né del quando,
né del come, né del dove...
scompariamo del tutto, quasi soddisfatti
nel labirinto delle nostre paure più profonde.