Poesie personali


Scritta da: Liz Niv
in Poesie (Poesie personali)

Scrivi

Lavora le parole con la forza che ara la terra
la pazienza che tesse la tela
la precisione che incide la pelle.
Scrivi come la musica cattura le note
la pittura sconvolge i colori
l'amore sostiene nel volo.
Traccia il segno del dolore
racconta i sogni della notte
rimetti gli errori del passato.
Con coraggio.
Composta martedì 7 giugno 2016
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Anima

    Quando l'anima si stacca dall'involucro corpo,
    sente subito il benessere invadere il suo principio vitale e immateriale,
    ascolta il pianto di coloro che, sono accanto al suo corpo terreno e inerme,

    ma si volge verso la luce, vuole raggiungere quel chiarore mozzafiato,
    anche se le lacrime dei suoi parenti sono come ferite aperte,
    tutti i dolori della terra sono passati, andati, finiti,

    l'anima scivola verso la luce sfolgorante e non vuole tornare indietro,
    tutto è nuovo, puro, vero, incantevole, voci piene di grazia celestiale
    rassicurano il turbamento, respira amore in quel luogo,

    tutto è essenza di Dio, calore e benessere, sorrisi e musica
    giardini infiniti e profumi inebrianti, l'armonia regna ovunque,
    capisce che la sua anima è viva, energia vitale in un soffio evanescente.

    Tutto il peggio... è passato.
    Composta domenica 5 giugno 2016
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      Scritta da: Giuliana Z.
      in Poesie (Poesie personali)

      Mi son svegliata poetica

      Mi son svegliata poetica
      all'alba di questo giorno
      fuori la pioggia di giugno
      si faceva suono sul davanzale
      con tutti quegli effetti indefiniti
      dell'acqua che scorreva
      e gocce che ritmavano
      creando note musicali in libertà.
      Mi sono svegliata poetica
      nella speranza che un raggio di sole
      si infiltrasse abusivamente fra le nuvole
      forse avrebbe potuto accarezzarmi il viso
      forse sarebbe stato come un bacio
      quello che al primo bagliore del giorno
      ad occhi socchiusi accende i sensi.
      Mi son svegliata poetica
      nel suono della pioggia
      dentro ad una poesia.
      Composta sabato 4 giugno 2016
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Questo telefono piange un po'

        E questo telefono che piange un po'
        Tu non chiami più,
        non so niente,
        sei svanita tra la gente,
        correndo dietro le tue cose,
        incasinata,
        imprevedibile,
        persa nei guai tuoi;
        e il telefono tace,
        una volta parlavamo per ore,
        ma ora non vuoi più,
        non sono più importante;
        dimenticavo che non mi
        amavi come io amavo te,
        io non ti ho dato quello che volevi tu,
        com'è difficile amare ed essere amati.
        Composta domenica 5 giugno 2016
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          in Poesie (Poesie personali)
          Morte, non sei
          che un'anima
          errante
          per infiniti campi
          desolati
          nella nulla eterna attesa
          che il tuo fuoco
          si ravvivi.

          Anima sola,
          pellegrina,
          calda di amore e di affetto
          che, freddo, brucia
          senza sosta
          nelle anime che non tocca;
          ed è un fuoco senza fiamma.

          Dolce,
          corrotta,
          bellezza in volo
          lentamente interrotta.
          Battito, istante eterno.
          Ospizio di sogni, di fumo
          irrealizzato;
          non si piega
          a te
          la spiga
          più fragile
          del mondo.

          E sei calore immenso.
          Composta sabato 4 giugno 2016
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            in Poesie (Poesie personali)

            Dove sei amore?

            Ignaro della tua meta
            rotolo nel mio giaciglio,
            vuoto come la mia anima!
            Dove sei amore adesso?
            Inseguo i fantasmi
            dei tuoi ricordi,
            e i sogni alleviano
            il mio dolore
            quando l'incubo
            della tua distanza
            mi bracca nella luce
            del mio tormento!
            I tuoi oggetti
            sparsi sul letto
            sono locuste
            che risvegliano
            le mie speranze
            il tuo profumo
            aleggia nella notte
            segno della tua presenza,
            mentre affondo nell'abisso
            della gelosia
            immaginandoti immersa
            nella braccia che mie non sono!
            Invano le mie parole
            urlate al celo
            si son perse come nuvole
            dissolte dal fuoco del sole!
            Così le mie speranze
            forse vane han cercato
            la tua ombra
            la mia dimora
            armai smarrita!
            Composta lunedì 6 giugno 2016
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              Scritta da: Mariacarmela Scotti
              in Poesie (Poesie personali)

              Potresti venire

              Potresti portarmi la tua risata,
              un libro di poesie,
              incenso e un paio di coperte.
              Potresti arrivare, e togliermi il freddo
              con tutta la tenerezza delle tue mani.
              Potresti venire,
              anche se sei distante,
              anche se non avessi il permesso,
              né il tempo né il modo,
              ma potresti venire
              a togliermi queste voglia
              di essere io la tua casa.
              Potresti venire,
              e potresti restare,
              per non svegliarmi più
              piangendo
              perché mi manchi.
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