Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Gli addii senza pubblico

Vite finite.
Famiglie spaccate.
Da una parte loro,
chi resta.
Dall'altra lui
che va.
Figli
che potranno odiare i padri
perché non capiscono il loro andare via.
Padri che odieranno il mondo
per ciò che gli ha ingiustamente riservato.
Prima in corsa per lottare,
poi
piano piano,
verso la fine,
a malapena trascinati.
Giustizieri solo nella loro testa.
Giustizieri mancati
che alla fine giustiziano se stessi,
lasciando storie senza parole
ed il posto alle grandi morti.
Quelle dei grandi titoli,
dei servizi,
dei dibattiti.
Quelle utili agli altri.
Composta mercoledì 25 novembre 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Due per adesso

    Camminano,
    parlano.
    Si tengono per mano.
    Chissà
    forse si abbracciano,
    ma non davanti agli altri.
    "È cosa di noi due".
    Li sento già rispondere
    a chi dovesse chiedere
    se davvero lo fanno ancora.
    Uno nell'altra,
    due come uno,
    così da sempre.
    Con gli anni
    l'amore ha fatto posto al bene.
    Si sono messi il corpo in pace
    ma non il cuore.
    Senza che l'uno lo dica all'altra
    condividono quell'unico segreto.
    Riguarda il tempo peggiore,
    l'ultimo che dovrà venire.
    Quello in cui ognuno dei due,
    dovendo andare
    vorrebbe che fosse l'altro a farlo
    per evitargli il dolore del restare solo.
    Composta mercoledì 25 novembre 2015
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      in Poesie (Poesie personali)

      Le donne che abitano in piazza

      Indossano il volto di chi va a messa la domenica.
      Maschere tristi di un carnevale molto antico.
      Abiti scuri,
      d'ordinanza.
      Tutti a guardarsi,
      tutti a guardare.
      Poche parole.
      Che c'è da dire?
      Qualcuno si inventa un piccolo peccato fatto ieri,
      giusto per trovare un prete con cui parlare.
      Le due donne che abitano in piazza si inginocchiano
      e stanno a testa bassa.
      Chissà se a scuoterle si possono svegliare.
      Ci proverò
      durante la funzione
      a fare quel dispetto,
      per poi potermi confessare.
      Composta sabato 21 novembre 2015
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        La cassa da vivo

        Vorrei una casa
        che fosse una fortezza.
        Una casa piena di cose
        e vuota di gente.
        Vorrei parlare con i muri spessi,
        lasciar loro il tempo di pensare
        e ripassare poi per le risposte.
        Vorrei accarezzarle ad occhi chiusi
        quelle che gli altri chiamano cose,
        e con loro ricordare dove ci siamo conosciuti,
        quanto tempo abbiamo passato insieme.
        Cosa abbiamo fatto.
        Vorrei accudirle
        coccolarle,
        come si fa con chi ha la vita
        perché per me hanno vita,
        e storia.
        E danno vita.
        Non vorrei uscire a fare la spesa quotidiana.
        Vorrei provviste lasciate al ponte levatoio
        da fattorini che vengono da lontano.
        E mai gli stessi.
        E la gente da vedere
        vorrei essere io a sceglierla,
        ed a scegliere il quando
        e l'argomento da ascoltare.
        E poi spegnerla col telecomando.
        Perché è qualcosa da vedere,
        non qualcuno.
        Non vorrei più uscire di casa
        per non sentirmi fuori dal mondo,
        dal mio mondo.
        Composta sabato 21 novembre 2015
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          in Poesie (Poesie personali)

          Il silenzio

          Il silenzio percorre strade diverse.
          Si tace per ascoltare una musica dolce
          o per guardare le stelle nel cielo.
          Si tace per vagare nel tempo.
          Si tace per godere il profumo
          di un glicine in fiore o per gustare
          il lieve colore d'una rosa pregiata.
          Com'è dolce però,
          sì ch'è dolce,
          il silenzio per guardarti col cuore
          mentre vai per la strada, passando
          tra me e il profumo di un fiore.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Potesse

            Potesse entrare la mia anima in te,
            farsi sedurre dalle tue parole,
            quelle più semplici, quelle che volano
            diritte nel cuore, quelle che,
            dolci,
            aleggiano come aquiloni nel vento;
            ed io che ti ascolto vorrei seguirti
            in punta di piedi, senza sussulti,
            senza farmi sentire, con lo sfiorar
            d'un morbido bacio,
            come fosse foglia di rosa a fluttuar,
            lieve,
            sulle tue labbra.
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              Lontano

              Lontano,
              luci nell'alba spengono i sogni
              e son punti di stelle
              cadute nel buio notturno
              che svaniscono all'astro che s'alza dai colli
              e luccica il mare.
              Libero il cuore e sento riverberi
              d'antiche canzoni,
              d'amori tanto attesi e mai avuti,
              mentre tu nel silenzio
              ti porgi estasiata al mio sguardo
              sperduto nei miei infiniti pensieri,
              nei miei desideri.
              Mi immergo, nell'intimo andare,
              nel turchese del mare e, con esso,
              in terre mai conosciute,
              ricche di preziosi tesori,
              di felici amori e di sogni
              che non saranno mai cancellati.
              Dal sorger del sole.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Amore incompiuto

                Senza ch'io potessi
                amar taluno che non ami,
                e come perdonar tale scempio
                di solinghi abbracci
                in cor fremente,
                di bacio in cuor
                e rosso in volto
                per camminar ancor assolo
                disinvolto o perso
                pel mondo contorto,
                sì ch'io piansi un sì tale abbandono
                e mi rivolsi a tutte le stelle
                per trovar ristoro
                e ansimai pace in un amor incompiuto!.
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Oltre

                  Voglio incidere il mio tempo
                  nello sguardo d'un bimbo che ride,
                  e nell'incrocio dei colori dei fiori,
                  piangere su venti di pace e fango su cui pensare,
                  e stringere la notte
                  ancora al cuscino dei sogni,
                  come un bambino,
                  folle,
                  nel labirinto tutto da scoprire delle emozioni,
                  perché un'ora
                  di canto vero e musica
                  mi porti allo zen
                  della mia anima ingorda d'amore!.
                  Composta martedì 27 ottobre 2015
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