Poesie personali


Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie personali)

A un totale irremovibile

E se l'anima insomma
non dovesse tremare
e neanche toccare
del corpo le pareti,
fosse anche una su quattro
a venire sfiorata,
è anima di carne
ed è carne di pelle
ed è poi pelle d'aria
ciò che più ti circonda,
allor non c'è perdono,
ancor l'essere umano
deve essere la meta,
un grado ci separa,
poi due sono già troppi:
purtroppo Dio non sono.
Composta domenica 29 novembre 2015
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie personali)
    La sabbia, la carcassa
    che il mare desidera
    come sua miglior preda,
    sabbia di polpa - crede -
    e s'avventa, l'addenta.
    La sabbia si fa ferro,
    denti spezzati in fila
    che vedo solo adesso
    che si avvicina a riva
    con la sua mandibola
    maciullata di sasso.
    Deluso il labbro sbuffa,
    adesso torna indietro,
    lei pure che gli dice
    "ed ora vade retro"
    e pure dice al mare:
    "che gran... morto di fame!"
    Composta domenica 29 novembre 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      in Poesie (Poesie personali)
      Occhi, mie rassegnate mezzelune,
      cui tanto il plenilunio si rinnega,
      cerchi soltanto in un cielo di carne.

      Magari mi veniste risucchiati
      ed usciste bevuti dal pianeta
      bianco di freddo gelato del cranio,
      dietro la nuca chissà che universi.

      Occhi, ma chi v'ha diviso le stanze?
      Il cielo mai soffitto pavimento,
      sempre e soltanto la stessa parete,
      sudando forse in due per voi s'è fatto
      e il naso tra di voi fa da separè.
      Composta domenica 29 novembre 2015
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