Scritta da: Norberto Mazzucchelli
in Poesie (Poesie personali)
La tua bellezza
Nella sera ardente di solstizio,
mostra i pugni la tua bellezza:
mi mette all'angolo,
mi stende al tappeto,
mi da il capogiro
mi rende ricco come un emiro.
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Nella sera ardente di solstizio,
mostra i pugni la tua bellezza:
mi mette all'angolo,
mi stende al tappeto,
mi da il capogiro
mi rende ricco come un emiro.
La mia donna è molto bella,
ed ha un merlo per vicino,
ed ha un piglio da monella,
ed è allegra dal mattino,
mi fa fare la pennichella,
e non mi misura il vino,
e sa dir di questo e quella,
ed ha un bel caratterino:
se tradisco mi accoltella
fa uno squarcio nel pancino,
e poi con le mie budella
fa felice un cagnolino.
Parlami amore
quando l'ombra
del dolore
soffoca i miei pensieri!
Sollevami amore
quando l'anima mia è malinconica
tu solo hai il potere di
rinvigorire il mio cuore!
Parlami amore quando
la mia mente vagabonda
nella coltre nebbia del passato,
quando sono intrappolato
negli artigli dei ricordi
nelle sabbie mobili
dei rimorsi!
Parlami amore
quando la notte cala,
quando la solitudine imprigiona
la mia anima
ed entro nella camera
inghiottito dal vuoto!
Parlami amore
quando vedo accerchiarmi
da coloro che non comprendono
da quelli il cui cuore è pietrificato,
privi di clemenza
aspri come frutta immatura!
Parlami mentre tutto tace
quando la giustizia è sorda
quando la pietà è cieca,
parlami in questo mondo
che non mi appartiene!
Piove fuori.
Cadono gocce
infinite per terra,
proprio come
le lacrime
dai miei occhi.
Sconosciuti ai più
i dolori e le cicatrici celate
dentro un sorriso
che sa lenire
e passare oltre!
Ci sono affinità che vanno oltre le logiche
le riconosci a pelle due anime simili,
sanno attraversarsi
senza nemmeno sfiorarsi,
possono capirsi
senza neanche aprire bocca,
riescono ad emozionarsi
con un semplice sorriso,
chiudono nel loro mondo
tutto il loro mondo d'amore.
Vorrei essere un petalo
abbandonarmi al vento
volare fino a te
e inondarti del mio profumo.
Sul sentiero delle querce, il mio spirito nasce ogni volta,
vicino a questi maestosi giganti, angustie e dispiaceri,
fuggono da dentro me, lasciando spazio alla luce,
il respiro delle querce, nutre il corpo, la mente e il nostro cuore,
i rami con le foglie ingiallite, si elevano verso il cielo, con grazia e magnificenza!
Loro conoscono il mistero del tempo, dobbiamo sempre trovare
il lato positivo di ogni cosa, dobbiamo cercarlo dentro noi stessi,
nella profondità del nostro cuore palpitante e nella nostra anima, che vive nel silenzio, della profondità
è come un piccolo uccello, nel deserto che non vola, che aspetta...
il rosso tramonto, abbraccia le querce, ultima carezza prima del buio della notte.
Sotto gli alberi, ci sono io con un abbraccio, un sorriso o un semplice bacio
tra il gorgogliare, di un ruscello, nella brezza del vento.
Attimi
di un giorno come tanti,
sentire il tuo cuore battere
all'unisono col mio,
solo noi in un
posto tranquillo.
Ancora attendo stasera,
come è sempre un'attesa
ogni respiro di vita
lontano dalla luce del tuo sguardo,
infinita attesa,
infinito silenzio
nell'eterno presente dell'anima.
Il tuo passo attendo,
promessa sognata
di un concorde cammino nel tempo,
irraggiungibile desiderio.
Così mi aggrappo
all'onda infinita che temo
di chiamare amore
nella profonda ferita
della tua assenza,
come la foglia tremante
s'affida al soffio caldo del vento,
cercando l'amato sorriso del sole.