Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Ho in mente la vita di ieri

Se potessi
camminerei all'indietro
e tornato al punto di partenza
amerei la prima.
Lei che si arrese
e mi lasciò scappare.
Lei che si sperse per avermi perso,
che pianse cosi tanto da spegnersi la vita.
Lei che lasciò un diario
invece di parlare.
Ma troppo tardi.
Composta martedì 17 novembre 2015
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    in Poesie (Poesie personali)

    Fatevi la carità

    Non ha né un nome vero né un cognome di facciata.
    Non ci sono foto di lei che corre.
    Nessuno ricorda di averla mai vista camminare.
    Non esce mai da quel suo cerchio finto.
    Sta quasi sempre in piedi a reggersi la testa,
    come se fosse il mondo.
    Qualcuno un po' la copre se fa freddo
    perché convinto che un suo starnuto
    provocherebbe davvero un terremoto.
    Solo di rado mette le mani in posa
    e fa finta di suonare il suo violino
    che manda suoni attraverso la sua bocca.
    A chi le dice che non suona niente
    lei gli risponde che è lui a non saper sentire.
    Ha una parola per tutti senza mai parlare.
    Legge le facce come fossero le mani,
    ma non si rabbuia se vede il male
    e non gioisce se vede la fortuna.
    Sono degli altri,
    non le sue.
    Lascia a tutti il dubbio,
    forse per farli ritornare
    e magari lasciare qualcosa in quel piattino.
    Composta sabato 14 novembre 2015
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      in Poesie (Poesie personali)

      Il padre di tuo figlio

      Solo tuo padre continua a vederti come sei stato
      non come sei diventato.
      Lo salva dalla realtà
      il suo cuore ignorante.
      Gli luccicano gli occhi quando parla di come eri,
      ma lo fa al presente,
      come fosse oggi.
      Come se aver fermato il tuo tempo
      fosse l'unico modo per far continuare il suo.
      Che sia matto
      o faccia finta,
      o che abbia ragione lui,
      quando mi ascolto anche io sto meglio.
      Almeno per quanto dura il suo parlare
      ti vedo anch'io come ti vede lui.
      Ma è molto dura risvegliarsi.
      Composta sabato 14 novembre 2015
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        in Poesie (Poesie personali)

        Guardando intorno con gli occhi stanchi

        Passano gli anni.
        Da sempre non fanno altro.
        E da qualcuno si fermano,
        a custodirgli a lungo la vita.
        Da altri volano e catturano,
        portano via
        come aquile,
        lasciando corpi vuoti,
        quattro stracci a terra
        e poca memoria.
        Passano gli anni,
        si siedono nelle osterie
        ad aiutare chi beve a bere di più
        e schiantare,
        perché di anni ne sprechi meno
        e li lasci tornare al tempo.
        Provvederanno le aquile.
        Sì,
        passano gli anni,
        e quando sai che erano tanti
        sono già passati.
        E sono stati pochi,
        sono mancati i migliori.
        Sei un corpo vuoto.
        La tua aquila è arrivata.
        Composta mercoledì 11 novembre 2015
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          in Poesie (Poesie personali)

          Alle parole, con le scuse

          Arrivo ad un punto in cui devo buttarvi fuori,
          anche se so che mi pentirò,
          avrò ripensamenti.
          Adduco mille scuse
          per fare,
          non fare o rimandare.
          La confusione,
          la mancanza di spazio.
          Il doverlo fare e basta.
          Ma poi perché.
          Io non lo so.
          O forse sì,
          è come un vomito liberatorio.
          E dopo vedere il vuoto
          dove prima c'era qualcosa
          che per quanto fosse poca o tanta
          era sempre troppo.
          Ma era un vomito,
          rimane il puzzo.
          Composta mercoledì 11 novembre 2015
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Primo amore

            Mi ricordo il primo amore,
            adesso che sono qui,
            vecchiotto,
            nello stillicidio degli anni,
            e il tempo
            è volato frettoloso,
            e tanta acqua è passata,
            adesso che sono qui
            e gli ardori giovanili,
            e i fremiti,
            e l'incoscienza e l'impeto
            della gioventù, sono alle spalle;
            ricordo ancora il primo amore,
            fallimentare, purtroppo;
            io ero muto,
            e tu non mi ascoltavi
            e non capivi;
            starti dietro,
            guardarti,
            ma non sapevo che fare,
            e il coraggio era poco;
            eppure ti ricordo ancora;
            e qualche volta ti vedo per
            strada, sicura,
            nei tuoi anni,
            con le vele spiegate,
            verso la tua vita;
            ti rivedo,
            e il passato mi sfiora,
            ancor a un po';
            amore perduto,
            primo amore.
            Composta lunedì 16 novembre 2015
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Segreto sogno

              Ti guardo di soppiatto,
              mentre scrivi,
              e parli con le persone,
              nel tuo posto,
              la scrivania;
              guardo i tuoi capelli
              dorati,
              il tuo viso leggermente paffuto,
              i tuoi occhi;
              vorrei poterti amare,
              in un'altra vita, magari,
              se fosse possibile,
              magari,
              magari;
              ti guardo in silenzio,
              tacendo,
              e tu non lo saprai.
              Composta domenica 15 novembre 2015
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                I poeti e le donne

                Per i poeti
                e gli scrittori
                il lato emozionale,
                il sentimento,
                l'amore, gli affetti,
                sono il pane quotidiano,
                quindi per i poeti,
                le donne contato almeno
                il triplo,
                è lo stesso anche per me,
                anche se a volte loro,
                pensano,
                che le trascuri un po';
                gran parte delle cose che scriviamo, sono per le donne,
                per loro,
                per farle pensare,
                per stupirle,
                per fermarle;
                i poeti sono sempre per le donne,
                e hanno il cuore infranto,
                a volte.
                Composta martedì 10 novembre 2015
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'artista

                  Artista,
                  un po' cialtrone un po' umanista,
                  un po' barbone,
                  un po' sognatore,
                  con il cuore un po' infranto,
                  come tutti i poeti,
                  in bilico tra malinconia e solitudine;
                  con la voglia di parlare,
                  con tanta umanità
                  da donare,
                  ed ecco,
                  io scrivo due parole,
                  e sono un po' un cantastorie,
                  un narratore di favole,
                  un venditore di piccoli sogni,
                  e te ne faccio omaggio,.
                  Un artista,
                  non è solo per se stesso,
                  è un po' per tutti.
                  Composta lunedì 9 novembre 2015
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