Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

Quante di te

Quante di te.
Hai vissuto tante gioie, tanti dispiaceri, tanti dolori.
Quante di te.
Ti sei fatta una corazza, a nessuno è permesso oltrepassare.
Quante di te.
Tutto quello che vivi, che ti circonda,
la vivi come se guardassi un film con la vita di altri.
Quante di te.
Distaccata, vivi come se ogni giorno fosse l'ultimo.
Quante di te.
Guardi questo film, e vorresti scrivere il finale.
Quante di te.
Vivi tra ansia, panico, e paure.
Quante di te.
Vivi la vita, è una grande partita.
Vivila intensamente.
Quante di te,
una sola ce né,
quella sei te,
vivi.
Composta mercoledì 28 ottobre 2015
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    Scritta da: virtuoso
    in Poesie (Poesie personali)

    Surrealismo enpatico

    Un'ombra intona l'inno dell'ignoto
    come vita avvolta dal velo dell'invisibile.
    E l'illusione di ascoltare il mistero
    diviene stupore e poi piacere.
    Attraverso geometrie temporali,
    l'impotenza sostiene l'incapacità,
    mentre l'estasi d'una circostanza ammutolisce gli specchi.
    Il fiore sboccia dal fiore
    come essenza dell'apparenza.
    L'inconscio asperge le consapevolezze dell'umana natura
    e nel silenzio ne ricalca contorni.
    Composta giovedì 10 ottobre 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Casa dolce casa

      Casa dolce casa è un rifugio
      nell'immenso,
      è un tetto sotto l'infinito
      e dentro le vecchie mura
      c'è il calore del focolare.
      E c'è la finestra dalla quale affacciarsi al mondo
      e una tavola profumata di pane e di vino,
      e l'acqua pura nella boccia,
      un letto morbido dove distendere e chiudere gli occhi
      mentre la luna con la sua magia
      incanta il sonno
      e le stelle illuminano argentea il volo libero
      della fantasia.
      Composta giovedì 29 ottobre 2015
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Tempo straordinario

        L'autunno è qualcosa di straordinario
        sbalorditivo, strabiliante, prodigioso, fenomenale, inaudito,
        lo spettacolo delle foreste è inimitabile, il colore del tempo che cambia,
        prodigiose sono le sensazioni che regala, a chi osserva la natura colorata.
        Osservare le foglie che cadono, nell'acqua di un piccolo ruscello,
        o il vento che strapazza gli alberi, dona pace e saggezza,
        l'autunno parla a tutti, fa riflettere, fa meditare, esce in noi
        assennatezza, buonsenso, raziocinio, discernimento, prudenza,
        che l'estate aveva nascosto nel nostro profondo,
        in autunno esce da ogni spirito la sofferenza, desideri, aspettative,
        tutta la nostra fragilità, dell'autunno della nostra vita,
        dobbiamo armarci di coraggio per affrontare, a testa alta,
        le nostre fatiche, dispiaceri, incomprensioni quotidiane,
        camminiamo nei boschi, in piccoli sentieri, respiriamo purezza,
        nell'intimità di noi stessi e dell'amore della natura,
        nel nostro piccolo mondo, in una stagione della nostra realtà.
        Composta giovedì 29 ottobre 2015
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          Scritta da: francescob
          in Poesie (Poesie personali)

          Ischia

          C'è un posto, un'isola
          dove il profumo del mare cristallino
          si fonde con l'aroma
          della pineta e delle numerose piante e fiori
          che con i loro colori
          tingono d'allegria le giornate.
          Le spiagge ti rilassano con la melodia
          delle onde del mare che si tuffano
          dolcemente sulla riva.
          Il vento fresco ti accarezza la pelle
          come una mamma accarezza il proprio bimbo.
          I delfini ti salutano con i loro grazianti tuffi e
          i maestosi, con la loro chioma verde
          creano un paesaggio unico, insieme
          all cinguettio degli uccellini.
          Questo posto non è frutto di
          immaginazione di uno scrittore o di un poeta
          esiste si chiama Ischia.
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            Scritta da: francescob
            in Poesie (Poesie personali)

            Quando osservo il cielo azzurro

            Quando osservo il cielo azzurro
            unirsi con l'immenso mare blu
            e il sole che brilla sul mare
            mi viene in mente il tuo smisurato sorriso.
            Ma ora che non ci sei più
            il mio dolore è immenso come
            il mare blu
            come le lacrime che ho versato per la tua morte.
            Oh chiara tu quando te ne sei andata
            nell'immensità blu
            hai distrutto il mio cuore
            come un fulmine distrugge
            il silenzio di una notte calma.
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              Scritta da: francescob
              in Poesie (Poesie personali)

              Vorrei tornare fanciullo spensierato

              Vorrei tornare fanciullo spensierato
              e non crescere più,
              vorrei tornare agli anni
              in cui nessun pensiero avevo,
              non mi importava quello che facevo
              e i genitori sempre mi perdonavano
              vorrei tornare agli anni
              quando la vita era un gioco,
              e il mio mondo
              era piccolo e libero.
              Vorrei tornar ai giorni
              che giocavo nella mia stanzetta
              senza pensar niente
              vorrei tornar alle elementari
              quando la scuola era un gioco
              e imparar era un piacer
              vorrei avere quegli anni
              dove l'otto era il massimo
              e il cinque il minimo
              vorrei tornar in quei anni
              quando viaggiar di fantasia
              era un volo di lusso
              in quei anni quando
              ero un fanciullo senza pensieri
              ne problemi
              un fanciullo tranquillo
              un bimbo che aspettava Babbo Natale
              e nell'attesa della befana.
              Sotto le coperte si nascondeva
              un fanciullo in cui i suoi giochi
              erano i suoi amici e l'orsacchiotto
              il suo miglior amico.
              Vorrei tornar fanciullo spensierato
              e non crescere più.
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