Poesie personali


Scritta da: Giuseppe Cutropia
in Poesie (Poesie personali, Poesie d'amore)

Amare una donna

Nessuno ha mai detto che sia
facile.
Nessuno ci ha insegnato come amare.
Apri solo il tuo cuore e ami.

A volte lo ignori e altre lo ascolti.

Altre ancora
vorresti strappartelo dal petto,
perché ciò che provi è così intenso
che non riesci ad esprimerlo,
e vorresti che fosse lui a farlo al
posto tuo.

Provi emozioni così profonde,
che ti domandi come puoi fare.
Come puoi gestire questa tempesta
che si è abbattuta in ogni anfratto
del tuo essere.

Ti ritrovi a voler vivere tutto di
quel sentimento
e non vuoi solo vivere con la persona
che ami.
Quella persona, tu la vuoi vivere.

Credo che una donna,
la si può amare in tanti modi.

La si può desiderare fino a che,
anche la follia ti sembrerà normalità.

La si può amare con ogni brandello
della tua carne.

Ma una donna la si ama soprattutto
rispettandola.

La si ama ascoltandola nei suoi
silenzi,
in quelle parole celate nei suoi
occhi
e racchiuse in una lacrima che le
solca il viso.

La ami,
quando vorresti catturare un tuo
sorriso, e adagiarlo su quella
lacrima.

Quando vorresti poterla accarezzare
solo con lo sguardo.
Perché sai che quello sguardo,
potrà arrivare dove il tocco di una
mano non potrà mai fare
fino alla sua anima, fino al suo
cuore.

E vorresti che questo sguardo d'amore,
potesse cancellare ferite di un passato.

Una donna la si ama veramente,
quando anche il tuo amore stesso
passerà in secondo piano.

Quando saresti disposto a sacrificarlo
per la sua felicità.

Penso che un uomo,
non abbia mai veramente amato
una donna
se per quella donna non sia stato
in grado di versare una lacrima

di gioia o di dolore.

Perché a volte, una lacrima
è un
"ti amo" detto e vissuto col cuore.
Composta martedì 20 ottobre 2015
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    Scritta da: Mariella Mulas
    in Poesie (Poesie personali)

    Luce d'umanità

    Percorsi interiori di donna
    a decifrare le arringhe appassionate
    dei suoi pensieri.
    Sarà fragile, o ferrea di coraggio,
    sarà anima estrosa, o introversa,
    sarà sognatrice o realista,
    sarà tutto o niente.
    Ma sarà donna
    in quel suo esistere
    interprete principale
    della vita,
    dell'amore,
    del dolore
    in qualunque estremo di infelicità
    a essa atrocemente recata.
    E intenso suo sguardo
    sarà sempre luce di femminilità
    che renderà ancor più necessaria
    la sua indissolubile presenza
    in questa irruente umanità.
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      Scritta da: Antonio Belsito
      in Poesie (Poesie personali)
      Fuori.
      Un bar
      una finestra senza età
      un bambino che corre
      e si ferma più in là
      un'anziana signora che va
      il genitore che grida
      "vieni qua!".
      Una macchina senza identità
      il rombo di un motore
      e una moto che sorpassa in velocità
      un venditore ambulante che dà
      un signore in un vestito più in qua
      una ragazza e un décolletè che si fa
      un cane che non sa
      un vigile urbano
      "altolà"
      il fumo di una sigaretta
      una parola non detta
      uno sguardo sfuggente
      un abbraccio che mente
      e, ora, solo qua
      chissà.
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        Scritta da: Valdimar
        in Poesie (Poesie personali)

        Vivere

        Vivete le vostre frustrazioni
        che io vivo le mie.
        Vivete nei vostri dubbi
        che io vivo nei miei.
        Vivete nelle vostre insicurezze
        che io vivo nella mia.
        Vivete nei vostri silenzi
        che io vivo nel mio.
        Vivete nella vostra fede
        che io vivo con la mia.
        Vivete con le vostre verità
        che io vivo con la mia.
        Vivete le vostre vite
        che io vivo e vivrò lo stesso
        la mia vita.
        Composta sabato 24 ottobre 2015
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          Scritta da: Nibia Celeste
          in Poesie (Poesie personali, Poesie in lingua straniera)

          El árbol cerezo - Il ciliegio

          Otoño gobierna
          la lluvia y el viento
          despojan las hojas
          y entonan sus cantos.
          Invierno, què frío!
          Lo pinta la nieve
          y el árbol cerezo
          duerme en silencio
          a orillas del río.
          Pero en primavera
          con las golondrinas
          el sol lo acaricia
          y en fiesta despierta.
          Nos dona su fruto
          su dulce cereza,
          llegò el verano
          con tanta firmeza.
          Y a orillas del río
          festejo su sombra
          y duermo serena
          por tanta nobleza.


          D'autunno governa
          la pioggia col vento,
          si sfoglian le foglie
          e intonano canti.
          D'inverno che freddo!
          Lo imbianca la neve
          e il mesto ciliegio
          riposa silente
          in riva ad un fiume.
          Però in primavera
          le rondini gridan
          il sol l'accarezza
          e festoso si desta.
          Ci dona il suo frutto
          la dolce ciliegia,
          allor che l'estate
          s'afferma in certezza.
          E in riva a quel fiume
          dell'ombra sua godo
          e dormo serena
          in tal nobiltà.
          Composta mercoledì 6 gennaio 2010
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            Scritta da: Alessandro Molino
            in Poesie (Poesie personali)

            La terra che sta in silenzio

            Mentre il mondo mi osservava,
            saccente,
            le foglie secche degli alberi sterili,
            delicatamente,
            si addormentavano ai miei piè.
            Mi accorsi che l'ombra della vita eterna,
            stava sorvolando i rimasugli della mia essenza,
            come per renderle omaggio.
            E come i peschi di maggio,
            mi presi di coraggio,
            e impugnando la mia fausta presenza,
            decisi di crescere,
            ogni ostacolo saltando.
            Composta domenica 25 ottobre 2015
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              Scritta da: Laila Ken
              in Poesie (Poesie personali)

              Stupenda sensazione

              Così piccolo, così indifeso, così prezioso
              fra le mie braccia
              la stupenda sensazione di cullare il mio futuro
              mentre nello specchio del tempo
              si rifrange un passato lontano
              e sempre presente nei miei ricordi.

              Stupenda sensazione
              i tuoi sogni, i tuoi desideri, le tue ambizioni
              per conquistare i tuoi vent'anni
              saranno le mie speranze del traguardo
              dei miei quattro volte vent'anni.

              Stupenda sensazione
              fragile e tenace io
              forte e deciso tu
              insieme esploreremo i meandri dell'ignoto
              tu con la curiosità di un bambino
              che si affaccia all'essere con
              l'intraprendenza di un ragazzo scalpitante
              io con l'esperienza di una vita vissuta
              e la paura di tornare bambina.

              Stupenda sensazione
              l'immagine dei tuoi vent'anni
              tu bello come il sole
              e io, ormai luna, riflettere i tuoi passi.
              Composta lunedì 26 ottobre 2015
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                in Poesie (Poesie personali)

                Bella di ieri

                Si regge col filo di perle che le esce dal cuore spezzato.
                Spezzato da un uomo che lei racconta come molto lontano negli anni.
                Ma la versione del cuore è diversa.
                Ha un bracciale a catena
                lasciato dall'ultimo amante che le ha accarezzato il seno.
                Dono dell'amore eterno di una notte.
                Così dice lei.
                Il rispetto del prezzo pattuito,
                racconta il bracciale.
                Parla come se fosse ancora in teatro,
                anche davanti allo specchio.
                Si piace o si odia,
                a seconda dei giorni
                o di come è stato il suo giorno passato,
                dalla sera alla notte.
                Le capita di pensare ad alta voce
                a quanta della sua vita ha passato distesa
                non per riposo,
                e neppure per piacere.
                Quando accade si siede,
                chiude gli occhi e si accarezza il corpo di un'altra.
                Composta sabato 24 ottobre 2015
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Posso morir d'amore

                  Nemmeno nei sogni
                  si può trovare amore
                  quando il progetto
                  è aggredito
                  da mutevoli note di poesia.
                  Navigando per isole incantate
                  mi son lasciato spingere
                  dal vento
                  nella foga di correre
                  ho postato
                  sulla cima del sogno
                  un solo grano
                  l'impatto con lo scoglio
                  è stato forte
                  perciò la barca illecebra
                  è affondata
                  così mi trovo muto
                  in mezzo al mare
                  l'isola è lontana
                  posso morir d'amore.
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                    Scritta da: Alexandra Romano
                    in Poesie (Poesie personali)

                    I sogni

                    Sono mari di emozioni,
                    di inspiegabili sensazioni.
                    Tutto ciò di stupendo,
                    di inspiegabile
                    ed indecifrabile.

                    I sogni sono vita,
                    adrenalina.
                    I sogni sono speranze,
                    ci generano più felici di prima.

                    Sono amore
                    ed energia.
                    Colore,
                    ed allegria.

                    I sogni sono vita,
                    adrenalina.
                    I sogni sono speranze,
                    ci generano più emotivi di prima.

                    Sono capaci di entusiasmarci,
                    o profondamente appassionarci.
                    Possono illuminarci il cuore,
                    generare stupore...
                    far nascere un'emozione.
                    In noi, alimentano gioie e dolori.
                    Posson diventare desideri,
                    persistenti o effimeri.
                    Composta venerdì 31 ottobre 2014
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