Scritta da: Snow White Flower
in Poesie (Poesie personali)
Emotional rollercoaster
Non voglio guardare questa sfera di terra solo dalla mia prospettiva, perché la mia prospettiva è limitata, ed io non voglio limiti.
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Non voglio guardare questa sfera di terra solo dalla mia prospettiva, perché la mia prospettiva è limitata, ed io non voglio limiti.
I minuti, come bimbi giocosi
girano sui nostri corpi
vestendoli da cima a fondo.
Se provi solo dolore
il corpo e la mente
si fortificano,
agisci in maniera differente
pesi in maniera differente
i muscoli si formano
le ossa si induriscono.
Ma il cuore... non lo sopporta
diventerà sempre più debole.
Silenzi. Panico. Paura.
Il mare, il fondale, l'acqua che ti pressa,
e il buio ti confonde.
Voci distorte, battiti
Il tuo corpo grida, lo senti.
Un attimo di insana follia,
annegare nella solitudine
e sentire le onde.
La piccola luce di un faro
arriva giù a dar vita alla morte.
Risali, la luce, la pazzia.
Sognare di ritornare giù
Lasciarsi andare, affondare.
Confusione.
Silenzi. Panico. Paura.
Sei l'amore che ho sempre avuto
sei la rabbia del mio soffrire
la mia sfida di adolescente
il mio grido disubbidiente.
Sei la terra che ho calpestato
il sentiero che hai concepito
ogni dubbio che ho coltivato
nel mio germoglio così impaurito.
Tu sei la forza che mi hai insegnato
sei lo sguardo che ho combattuto
l'opinione che ho contrastato
ad ogni rigido tuo rifiuto.
Sei l'esempio che ho costruito
nei sorrisi che mi hai lasciato
sei nelle storie del mio vissuto
sei nel bambino che mi hai mostrato.
Ora son lame dentro il mio petto
nelle mie viscere come un drappo
c'è il mio dolore che avvolge stretto
di questo cuore l'enorme strappo.
In ogni giorno che passa lento
vedo il tuo viso tra strade e cose
ed ogni pianto che affido al vento
sale in un cielo di mille rose.
Sei di ogni lacrima la mia luce
tenace esempio di forza e pace
tu sei mio padre, la sola voce
che di rialzarmi... sarà capace.
Pensieri che si trasformano in parole,
emozioni che prendono il volo
e sfiorano l'anima di coloro che leggono;
amore, tristezza, gioia
che si amplificano fino ad unire
cuori e menti affini.
Magie,
che si manifestano
in parole,
frasi e poesie
e rapiscono
dalla solitudine
colorando le giornate,
mentre i pensieri
si alleggeriscono,
volando lontani.
Stringimi
non cercare altro
tieniti prossima
a questa semplice carezza
mordi queste labbra
questi poveri baci
che mia madre cucì sulla mia bocca
non chiederti
se durerà per sempre
se qualcuno adombrerà i nostri volti
se la prudenza o l'etichetta
ci bandiranno dal consorzio degli idioti
non guastiamo l'aria con odori meschini
lasciamoci qui piuttosto
senza altro volere
senza nulla sapere
se non il profumo dei nostri capelli scarmigliati
e la decenza del mare la notte nudo.
Recita amore sulle labbra belle
canzona i dubbi dell'inganno
stupisce la vivacità del canto.
Ode soave la gloria d'intelletto
per un incanto che suona stretto
per l'anomalia d'un verso lasso.
Beata la recita d'amor nel canto
glorifica l'ode ch'esalta il vanto
clara la speranza annoda il manto.
Mi sento solo
per la prima volta della mia vita
ho paura della solitudine
l'ho sempre cercata, ammirata, amata
ed ora mi spaventa
in queste quattro mura silenziose
il pensiero mi sta divorando
piango per il mio passato o piango per paura del mio futuro
le giornate scorrono tutte uguali infelici senza stimoli
oggi è già domani
tutto mi tormenta
non capisco se non sono riuscito
o se non ci ho provato
brutto quesito
ho lasciato, perso tutto quello che amavo
il disegno, l'amore, il sorriso
non so di cosa ho davvero bisogno
forse solo del tempo
chissà
sto andando avanti per inerzia
avevo tutto
ho scommesso
ho perso
sono a terra
non so se ho voglia di parlare o
di urlare
non sono mai riuscito ad amarmi
mi sento solo
in questo quattro mura
non c'è nessuno
neanche il rumore di una stupida zanzara.
Ed è la malinconia una brutta malattia!
Ti prende all'improvviso
e ti toglie il sorriso,
ti lascia un po' d'amaro
quando sei lì a scavare.