Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Le voci del vento

C'è ancora tanta strada
per arrivare al fiume,
una valle di sogni e parole
su onde argentate.
Così bella da far invidia alla luna
così sola sotto questo cielo.
C'è ancora tanta vita
per giungere al mare,
senza timore di perdersi
fra stelle pagane
rinchiusa in un fiore
che sboccia solo nelle tenebre.
Le voci del vento
danzano tra le vette,
intorno al fuoco
cantano le ombre.
Sovrana è la notte;
c'è ancora tanta strada...
Composta mercoledì 19 agosto 2015
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    Scritta da: Fabio Privitera
    in Poesie (Poesie personali)

    Rimanimi qui

    Rimanimi qui
    nel buio trafitto dalla tua luce,
    con cui rischiari gli attimi,
    riempimi gli occhi
    in cerca di stelle su questo soffitto
    da migliaia di anni,
    sfogliami della pelle
    denudami l'anima
    nulla deve restare che il tuo sguardo non veda
    che il tuo cuore non avverta
    di quest'uomo ormai in preda
    alla più lucida follia
    e per nulla preda all'erta e timorosa
    che potrebbe scappar via
    all'improvviso sparo della vita,
    Rimango qui
    coi miei sogni in compagnia dei tuoi
    poggiati l'uno all'altro
    sostegni l'uno dell'altro
    finché uno per uno non li sfileremo
    aprendoli come il libro
    nel quale un giorno ne racconteremo.
    Composta lunedì 9 febbraio 2015
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      Scritta da: Santi Cicardo
      in Poesie (Poesie personali)

      Arenili

      Di portare i desideri sugli arenili
      non ho più voglia
      resto piegato sulla tavola apparecchiata
      qualche mosca banchetta
      le più salaci
      ballano un tango sul mio naso arrossato
      dei vecchi pontili
      ho ancora qualche scheggia nei calcagni
      e l'umidore della nebbia
      che nutre d'acqua e sale le ossa
      ma non ho voglia
      di camminare sui legni molati dai cavalloni
      o dai passi ondivaghi di noi amanti
      i tramonti e le albe
      che spesso bevemmo in tazze di terracotta
      hanno sempre lo stesso sapore
      dei ricci appena pescati
      ma non ne ho più voglia
      perché a lungo ne ho sorbito l'umore
      fino allo sdegno
      di tutte le conchiglie e gli scogli
      che spiarono i nostri coiti
      non ho più voglia
      resto un po' a guardare
      la brace dei falò che si spegne
      un po' a scaldarmi
      prima che la luna gonfi
      la marea e le lacrime
      che d'intesa m'annegheranno.
      Composta domenica 23 agosto 2015
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        Scritta da: ENRICO DANNA
        in Poesie (Poesie personali)

        Amazing Bukwoski

        Sdraiato sul divano
        in modalità self service
        con le mosche aggrappate alla pelle
        a sorseggiare la calura opprimente
        ascolto
        rintocchi di morte
        sulle macerie d'un dardo assonnato
        e seni sdruccioli
        di attempate signore
        che adescano vecchi ricordi
        di vecchi eroi
        che han commesso atti impuri.

        Se spingo lo sguardo oltre
        posso sentire il vociare delle cicale
        o forse sono lingue work in progress
        che ridestano sensi
        o forse sono orgasmi last minute
        consumati in radure di fortuna
        su cofani d'auto in ebollizione
        che catturano flash di circostanza
        e selfie di visi schiacciati
        su finestrini sporchi
        mentre il ramo si fa tronco
        e la linfa scende
        goccia a goccia
        inesorabile
        tra cosce imbrattate di colore.

        Sei rintocchi di campana.
        È ora di andare alla messa.
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          Scritta da: Franco Paolucci
          in Poesie (Poesie personali)

          Mondo moribondo

          Vedo strisciare Arcangeli senz'ali;
          Universi al crepuscolo di stelle;
          Esseri informi, sofferenti in celle;
          Pianeti neri, spogli di animali.

          Quando un "Sistema" invita al disamore
          Se manca pure il senso del dovere
          Non c'è potere ch'abbia più potere:
          regna, falso, il denaro e il resto muore.

          Son io che soffro di malinconia
          O "questo mondo" è in preda alla follia?
          Composta domenica 16 agosto 2015
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            Scritta da: James
            in Poesie (Poesie personali)

            Da dove

            Tetro percorso,
            colline che osservano
            dove il sole perisce alla notte.
            Unghiate d'orso sulle travi
            sognando dispersi.
            Il gelido vento fra cerchi di rose confuse
            in un confinato giardino dimenticato
            un dimenticato mondo.
            Paese la sera bruciato di giorno.
            Da dove arriverà la voce
            da dove il suono di sillaba
            contrasterà il canto del soffio che piega gli alberi.
            Da dove il mio io confuso dovrà dire: ci siamo persi.
            Persi per sempre.
            Dimenticati.
            Da dove quel suono urterà la galleria
            per disperdersi.
            Da dove proveniamo quando andiamo?
            La pioggia il divenire e il giorno
            il sublime costato sofferto di lancia,
            il tuono
            e la tua rassegnata consistenza.
            L'anima e il serpente
            la rosa tatuata, sul fondo dell'abisso
            dello stretto incunabolo in un night club,
            la gioia soppressa, da lacrime da sogno
            in una realtà odierna di fashion dove lo stesso sogno finisce,
            schiavo della brutalità e dell'invidia.
            Strane correnti ci deportano ai sottecchi
            di sogni mal condivisi in notti di insonnia prive di sesso.
            Il testamento spirituale di un senza testa.
            La voce che inseguivi da bambino per i corridoi fino al bagno,
            la stessa che sapevi avrebbe cambiato la tua vita per sempre.
            Strane correnti ci deportano ciechi.
            Sulla porta della stessa strada naturale,
            eravamo tutti coinvolti da strutture familiari
            per uscirne con le ossa contuse.
            Dita costrette da unghie corrose a una marcia corteccia.
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              Scritta da: James
              in Poesie (Poesie personali)

              Nero

              Immensa e nera notte,
              pregna del sapore argenteo di sopraffatta luna
              che svetta ad occhio di lupo,
              sulle cortine di cipressi e guglie.
              Rumori ottusi da gelide spire
              e vociare indistinto,
              gracchiare di neri becchi
              e corvini piumaggi,
              allontanarsi incerto di passi
              nella gelida nera notte senza fine.
              Barlumi come lampi
              dissuadono il passeggio
              incutono timore,
              quasi fossero roghi dell'orco
              o riesumati spettri
              sibilanti fra impietosi marmi gelidi,
              immobili.
              Insensibili alla dolce paura.
              Composta martedì 4 agosto 2015
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                Scritta da: Laila Ken
                in Poesie (Poesie personali)

                È la vita

                È la vita.
                La vita in un sogno dolce e meraviglioso,
                un sogno senza tempo e senza limiti,
                un sogno aggrappato ad un filo di speranza,
                un sogno sospeso in un baratro di solitudine.
                Chiudi gli occhi e osservalo.
                Vedi mille ombre oscure e belle in un vuoto
                immenso ed eterno da farti fremere di paura.

                È la vita.
                La vita in un sogno splendido e radioso,
                un sogno che non puoi sognare ad occhi aperti,
                un sogno impossibile da capire e ancor meno da spiegare.
                Chiudi gli occhi e osservalo.
                Vedi mille luci colorate e splendenti in un vortice senza fine e così profondo da farti fremere di impazienza.

                È la vita.
                La vita in un sogno che si consuma lentamente silenzioso,
                ti passa accanto e tu non hai il coraggio di afferrarlo.
                Lui se ne va e tu l'aspetti invano
                questo sogno indefinibile e strabiliante
                che ti porta verso la morte.
                Composta mercoledì 12 agosto 2015
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