Poesie personali


Scritta da: logos probus
in Poesie (Poesie personali)

Viali

Andare per i viali
estesi di malinconia

I passi perduti
aleggiano su facciate
di pietre scurite
incrostate di vita.

Prendere per le viuzze
strette, tra incombenti
costruzioni diseguali

Allo sguardo,
finestre,
cadono come occhi spenti.

Si scioglie l'eco di brusii di motori
sui tetti scolorati

E lo sguardo di un passante
sale e si perde all'orizzonte
al di la del cielo grumoso
portando il bagliore dei fiori.
Composta nel 1980
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    Scritta da: logos probus
    in Poesie (Poesie personali)

    Contorni

    Prolificano geometrie di palazzi
    solidi come argilla indurita al sole
    serrano la voce del pensiero.

    All'improvviso
    un fiato,
    sottile suono insinuante,
    corrompe le polverose facciate
    percorre umidi cortili
    soffia i suoi effluvi
    attraverso le tende aperte

    Il suono della città
    si fa più mite
    dai marciapiedi
    sale un alito di vita
    la luce cristallina disegna il filo dei tetti,
    afferra la città

    a liquefare i contorni
    esalando sofferti odori
    è la natura.

    E la mente si amplia
    scoprendo lo spazio
    sogno vitale di libertà.
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      Scritta da: logos probus
      in Poesie (Poesie personali)

      1981-82

      I capelli imbrigliati
      nel sonno, fluivano
      nelle dolci sabbie
      africane.
      Dorati brillavano
      alla luce
      gli occhi forgiati di rocciose piramidi
      aguzzi, nelle fessure lunghe.
      Un profilo tagliente
      nero nel blu stellare
      svuotava secchi
      ricolmi di momenti.
      Io nuotavo tra
      le ombre, verdi
      piante acquatiche e ligustri spine
      avevano i miei sguardi.

      Vorrei volo troppo acuto
      da offuscare
      giorni e ore
      vere a sorbire
      liquidi tiepidi
      nei centrini ricamati
      Sui terrazzi di geranei
      caldi palpiti
      di emozioni distese.
      Le ore troppo ricche
      di velluto troppo nero.

      I nudi fantasmi delle mie sere.
      Passati tra briciole e crepe
      di finestre.
      Avevo nell'aria offuscata
      dei sogni, palpiti di vita.
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        Scritta da: ines sansone
        in Poesie (Poesie personali)

        Parole

        Nella nostra vita
        dei momenti vorremmo sentirlè
        sussurrate all'orecchio,
        per quanto sono belle le vorremmo urlare a tutti,
        per quanto sono importanti desideriamo ardentemente poterle scrivere dovunque.
        Ci trafiggono,
        ci stimolano,
        ci rasserenano,
        ci allegrano,
        ci stupiscono,
        ci spiazzano.
        Ma ci feriscono,
        ci demoralizzano,
        ci gelano.
        Ma senza parole siamo pagine bianche
        che non dicono niente
        siamo fiori senza profumo,
        stelle senza splendezza.
        Le parole sono i nastri colorati che legano un giorno all'altro,
        sono il nostro passato e il nostro presente
        e anche se ci hanno fatto soffrire
        sono parte di noi.
        Le parole sono pace e guerra
        ma che potenza hanno
        le mie amate parole.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Accettare

          Accettare gli altri per quello
          Che sono,
          ed essere accettati,
          sembra niente,
          ma sarebbe già
          una gran cosa,
          in un mondo come questo;
          ma la gente non ti accetta
          mai per quello che sei,
          pretendono questo,
          quello;
          mura tra di noi,
          barriere psicologiche;
          la gente non ha imparato,
          a dire un solo si;
          ognuno per sé,
          ognuno solo,
          su questa terra.
          Composta sabato 28 marzo 2015
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            Scritta da: Luigi Berti
            in Poesie (Poesie personali)

            Il sorriso e il pianto

            Forse c'è ancora amore,
            nei gesti nei modi di fare,
            nelle guerre insanguinate,
            nel pianto e nel dolore.

            Forse c'è una speranza,
            che lentamente viaggia,
            nel cuore duro della roccia,
            dove ogni pietra è apposta.

            Ogni gesto fa capire il male,
            che circonda questa terra,
            ogni volta il dolore mi assale,
            nel vedere il mondo morire.

            Sotto ogni forma si nasconde,
            si protegge dalla legge,
            che l'uomo stesso ha creato,
            impunito è ogni massacro.

            Forse l'amore va cercato,
            in ogni volto stanco,
            in ogni cuore infranto,
            riponi il sorriso libera il pianto.
            Composta venerdì 27 marzo 2015
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              Scritta da: Paola Fremiotti
              in Poesie (Poesie personali)

              Giorno

              Giorno che passi così debolmente lento
              eppure, fugace, ti ammiro
              Non risparmiarti in brevi sussulti
              di noia
              Non concederti all'incompletezza
              di un attimo
              Ritorna sui tuoi passi
              ed ascolta il richiamo del mondo
              È il mistero del guardarti arrivare
              È il gioco delle ombre e degli albori
              È il domani che esploderà
              in tutta la sua incompletezza.
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