Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)
Pensiero pomeridiano sotto il coronavirus
Nel silenzio di primavera, in un pomeriggio assolato
sono in ascolto, del cinguettio degli uccellini
il garrire festoso, di uno stormo di rondini
ma il suono melodioso di una cinciallegra
mi fa voltare verso un albero, armonia variegata
da suoni diversi, a seconda delle situazioni.
Il canto musicale di una capinera è inconfondibile,
ella non canta quando è in volo, ma mentre è su un ramo,
ferma e tranquilla, allieta soddisfatta coloro che l'ascoltano.
Ma all'improvviso il canto del rondone, acuto, stridulo,
molto lungo, essi sono sempre in volo,
si posano nei nidi solo per deporre le uova,
dunque se vedete un rondone in terra, aiutatelo perché
significa che è in difficoltà!
Ohooo sento il cuculo con il suo verso ritmato, cu cu... cu cu,
amo il cuculo, il suo canto accompagna me
da quando ero bambina, allorché mia nonna,
raccontava filastrocche su di lui, maggio e il canto del cuculo,
sotto il caldo sole lucente e caloroso
nelle giornate lunghe dove sembra che,
il sole non tramonti mai, tra sbuffi di vento dispettoso,
nuvole ballerine e il verde smeraldo
che riempie i nostri occhi e colma il cuore di gioia.
Il virus uccide gli esseri umani ma non la natura
che rimane intatta, nella sua bellezza di sempre.
Composta venerdì 1 maggio 2020