Coronavitas
E giunse il nuovo anno,
nulla di particolare se non fosse
per il febbraio bisestile.
Da lontano però le prime voci iniziarono a circolare,
in Cina c'è una nuova malattia spiegavano al telegiornale.
Nessuno si preoccupava.
Tanto la Cina è lontana si pensava...
i primi morti destarono scalpore, sorpresa e anche un po' d'orrore.
Presi però dal ritmo frenetico della vita nessuno si preoccupava.
Tanto la Cina è lontana si pensava...
quando l'esercito impose la quarantena circondando tutte le mura,
tutti pensammo ma li c'è la di dittatura.
Il virus però si diffondeva,
fuori dai confini del paese si palesava.
Ma nessuno ancora si preoccupava.
Tanto la Cina è lontana si pensava...
il suo nome iniziammo ad usare,
coronovirus o covid-19 lo si poteva chiamare.
Anche in altri paesi iniziarono ad ammalarsi
allora qualcuno iniziò a preoccuparsi.
Tanto in Italia non ci sono contagi si pensava...
quando Codogno si manifestò all'attenzione del mondo,
tutti fummo scossi nel profondo.
È poco più di un'influenza ci rassicuravano,
nel frattempo però le persone si ammalavano.
Tanto colpisce solo gli anziani qualcuno pensava...
all'improvviso tutto divenne strano,
niente più contatti.
Noni si poteva neanche più stringere la mano.
Tutti chiusi in casa ad aspettare, talmente esasperati da sentire il virus fuori dalla porta camminare,
con indosso tacchi a spillo a zampettare.
Tanto la zona rossa è lontana si diceva per sperare...
però qualcuno non credeva,
di rinunciare ad un uscita con gli amici non poteva.
Si continuava a far festa e passeggiare,
più del virus era la noia a spaventare.
Tanto a noi giovani non fa nulla continuavano a gridare...
quando però tutti riuscimmo a prendere coscienza
che la vita di tutti ha la stessa valenza,
tutto mutò nella sostanza.
L'altruismo che ci distingue fece da collante,
chi poteva aiutava indistintamente.
Dai balconi si facevan concerti,
cantavano tutti dai più bravi a quelli meno esperti.
Tanto l'Italia si rialza iniziammo a cantare...
tutti nel mondo,
dopo l'iniziale sconcerto,
cominciarono guardarci con più rispetto.
Pronti a reagire all'emergenza più grave,
davamo lezioni su come ci si doveva comportare.
Tanto l'Italia non indietreggia iniziammo a sperare...
e quando torneranno,
perché lo faranno,
a visitare il nostro splendido paese
con più ammirazione
guarderanno la nostra popolazione.
Tanto l'Italia è la nostra nazione,
e fieri racconteremo di questa generazione.
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