Poesie personali


Scritta da: Wesley
in Poesie (Poesie personali)

Autunno 2011

Estasi
e lampadari che ciondolano
ci sfiorano la testa
cappotti
e reggicalze
un calice di vino
ed ero come quell'attore
bravo a far lo scemo
davanti a un abito
a macchia di leopardo
e ritrovarsi dopo un giorno
sotto a un telo di plastica
già complici
tra schiamazzi di giovani
cravatte
e sortite spavalde
nella via emilia
fradicia di nebbia
nel gelo di un azzurro soffuso
poche maschere
ed un viso intirizzito
a incenerire bionde
in una corte di luci al neon
e di foglie morte
somigliavi a una cantante
danze del ventre
ritmo latino
e noi già stesi sul divano
ad assaporare un incontro
molecole spaiate
mano nella mano
con intorno i fantasmi
come quando d'autunno
sali per i campi
e tra le zolle rivoltate
si alzano fumi
e suggestioni
di antichi soldati
che tornano a casa
come bambini
a giocare
per cinque minuti ancora
prima che il buio
si prenda la strada
ci guardavamo increduli
e lasciavamo ad altri
i nostri gusci vacui
quella notte bruciavano
due fuochi fatui.
Composta martedì 8 luglio 2014
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Una foto che scolora

    Soli,
    la gente non ha tempo,
    il mondo và di fretta,
    frenetico e ansioso,
    e non c’è mai tempo per niente;
    vita di fretta,
    siamo solo un quadro,
    che scolora in fretta,
    una foto che ingiallisce;
    il tempo corre e non si ferma;
    e noi lottiamo ,
    per non restare soli,
    per trovare un po’ di umanità,
    un sorriso,
    in mezzo a tanto brutto,
    a tanto male.
    Composta giovedì 10 luglio 2014
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      Scritta da: dantino
      in Poesie (Poesie personali)

      Vespero

      Un saluto ai naviganti e, a questa vita
      ma più di tutti il cuor, tende un abbraccio
      a chi prematuramente scese
      e della vanità del viaggio or si fa beffe e osserva
      in scalo di alaggio
      le nostre vele gonfie dalla pioggia
      che il vento tumultuoso scuote
      e in vespro par che tace
      per un ormeggio a volte delicato
      altre... senza pace.
      Composta giovedì 10 luglio 2014
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        Mai beato in vita

        Che tu sia santo oppur ladrone
        non ti verrà mai data terrena assoluzione
        loderanno tutti la tua vita
        ma solo quando questa sarà finita
        e tutti, con falsa benevolenza,
        piangeranno la tua assenza.

        Non sperar che questo avvenga prima,
        perché per quanto grande sarà la tua lotta
        per tutti sarai sempre e solo
        un gran figlio di mignotta.
        Composta martedì 8 luglio 2014
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          Scritta da: Lucia Quarta
          in Poesie (Poesie personali)

          Cambiare

          Non vorrei mai cambiare,
          niente della mia vita.
          Voglio essere sempre me stessa,
          in dei momenti lo so,
          che non sono sempre perfetta.

          A volte anche se sto soffrendo,
          non lo do a vedere.
          Anche se a volte sono fragile
          mi dimostro, sempre forte.

          Cadendo a volte si impara
          a rialzarsi,
          diventando più forte e più attenti, di prima.
          Composta mercoledì 9 luglio 2014
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            Scritta da: Gaetano Silvestri
            in Poesie (Poesie personali)

            La mia vita

            Nella mia vita,
            frammenti d'una vita,
            giorni rubati,
            alla felicità.
            Esistenza solitaria,
            ricerca di una nuova vita,
            espressione infinita
            d'un amore nascosto.
            In te lo cerco,
            lo riconosco.
            Perciò ora
            più non posso
            stare ad aspettare
            e ti chiedo
            con me di restare.
            Ora
            non lasciare
            da solo questo mio cuore
            che ha bisogno
            del tuo amore.
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              in Poesie (Poesie personali)

              L'evoluzione della vita

              Quando la vita
              sulla terra nacque,
              fu con le piante
              che cominciò a respirare
              e l'inerte materia
              con il serpente
              iniziò a strisciare.
              Di poi la vita
              sulla scala evolutiva
              con le bestie
              arrivò ad annusare
              e con lo scimpanzè
              imparò a camminare,
              ma fu con l'uomo
              che s'ingegnò a pensare
              e, proprio da qui,
              la polvere sortì
              materia cerebrale.
              Solo con Broca, però,
              il cervello cominciò
              a parlare e d'allor
              s'incominciò a localizzare
              la funzione corticale
              con l'antica struttura
              per l'emotivo
              e con l'area associativa
              per l'intellettivo.
              Sarà da questa sede
              che la flebile coscienza
              si farà sentire
              se ormai da tempo,
              per afasia sensoriale
              in sede temporale,
              nessuno l'ascolta più.
              E così se un dì,
              con ricetta galenica,
              lo spirito naturale
              si raffinava in vitale
              e poi ci vivificava
              da spirito animale,
              d'ora in avanti, invece,
              la fucina epatica,
              centrale metabolica,
              cuocerà a fuoco lento,
              sulla fiammella ipotalamica,
              centralina psicosomatica,
              la giusta miscela umana.
              Va enfatizzata, però,
              l'educazione morale
              così da pervenire
              dalla raffinatezza neuronale
              alla purezza della cellula spirituale,
              che con il suo amor
              ci donerà l'anima
              e la polvere di quel lontano dì
              per noi sarà un orizzonte di luce.
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Come canne

                Canne,
                siamo come le canne,
                colpite dal vento,
                sbattute dalla pioggia
                cadente;
                basta poco per cadere,
                per soffrire,
                e il male è sempre in giro;
                siamo solo esseri umani,
                e sentiamo,
                soffriamo;
                basta poco,
                per resta re soli,
                e non dire una parola;
                sofferenza dentro;
                come canne picchiate dal vento.
                Composta lunedì 7 luglio 2014
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