Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Strano

Strano,
lo schermo è come un bambino,
non so se dorme o mi ascolta;
mi alzo per bere qualcosa;
il bagno,
un po' di frescura,
rubinetto;
il telefono tace;
notte fonda;
non finisce mai;
e tu dove sei finita,
dove sei andata.
Le ore passano lente
E pigre,
un ora mi sembra,
un eternità;
notte interminabile.
Composta domenica 22 giugno 2014
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    Scritta da: Valerio
    in Poesie (Poesie personali)
    Non avere paura dell'oblio,
    del buio profondo oltre la luna,
    della notte di fuoco
    che accende due amanti in giochi d'Amore.

    Solo l'ignoto,
    ti spinge a viaggiare oltre i confini del cuore,
    solo l'ignoto,
    ti porta a salpare su rotte lontane,
    solo l'ignoto,
    ti dona immensi tesori.

    Io sono qui,
    che ti afferro la mano,
    che ti avvolgo la vita,
    che ti porto lontano

    Tu mi sussurri,
    con fare soave
    parole incantate che san di poesia:

    partiamo io e te
    verso infiniti orizzonti,
    voliamo io e te
    sulla cima del modo,
    sogniamo insieme
    una favola intensa
    che rimanga per sempre.
    Composta venerdì 20 giugno 2014
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      Scritta da: Alessandro Lemucchi
      in Poesie (Poesie personali)

      Pioggia

      Pioggia inconscia amica,
      nascondi le silenziose
      lacrime del rimpianto.
      Bruciano l'anima,
      gelido tocco di ghiaccio
      versate per una passione
      sciolta come cera
      sull'altare della ragione.
      L'acqua scivola
      confonde il dolore
      della perdita
      di giochi d'amore
      visioni tristi
      lontane
      rallentate dal tempo
      mani intrecciate
      caldi baci
      alla fine il nulla.
      Tu che purifichi
      monda l'essenza
      dagli oscuri fantasmi
      di un passato
      vuoto e insignificante
      porta nell'esistenza
      l'arcobaleno
      rinascita del seme dell'amore.
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        Scritta da: Alessandro Lemucchi
        in Poesie (Poesie personali)

        Dimensioni

        La pallida amica intona
        un antico canto.
        Arriva all'essere
        triste melodia
        portata sulle ali
        di uno zefiro lamentoso.
        Demone notturno
        ammalia l'anima
        stanca delusa
        costretta nell'esistenza
        vuota dell'amore
        preda dissenziente
        della solitudine.
        Incantatrice esperta
        sussurra di magiche dimensioni
        dove i sogni si avverano.
        L'anima sorda
        a richiamo di vita
        cede l'essenza
        alla diafana creatura
        si lascia trasportare
        nell'oblio del tempo
        nell'ultimo estremo tentativo
        per trovare pace.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Albeggio di fine notte

          Albeggia,
          lo scuro della notte,
          viene meno,
          e si diradano le ombre
          sinistre e inquietanti
          della tenebra;
          l'amica notte,
          scappa via,
          si defila,
          con la luce dell'aurora,
          e mi lascia,
          prono e scoperto,
          senza più
          il manto del buio;
          la luce ferisce gli occhi,
          la civetta canta triste e
          monotona,
          il frinire dei volatili,
          nascosti
          nel fogliame e i ramoni,
          annunciano,
          che la notte è finita;
          purtroppo.
          Composta giovedì 19 giugno 2014
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