Poesie personali


Scritta da: Linda Reale Ruffino
in Poesie (Poesie personali)

Sorridimi stanotte

Coprimi con il tuo sguardo,
accarezzami con la tua voce
e assapora la dolce essenza
dei miei baci che ti parlano d'amore.

Con le tue labbra,
disegnami sulla pelle
tutti i sogni
che respiri dal mio petto.

Svegliami domattina
con lo stesso sorriso
che mi hai donato nello scorrer della notte
perché possa farne scorta per il dì!
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    Scritta da: Steve BOTTY
    in Poesie (Poesie personali)

    Eden

    Sulla collina al chiaro di luna
    sotto una vecchia quercia
    i nostri corpi nudi
    percorrono antichi brividi
    accarezzati da morbida erba
    fermi in silenzio
    avvolti in una sinfonia dimenticata
    di suoni: fruscii, sussurri, versi e rumori
    abbracciati, ricordiamo leggende
    storie di tempi remoti
    di fantasmi e altri strani esseri
    il nostro piacere
    mescolato ai profumi del sottobosco
    emana sensualità quasi palpabile.
    Baci voluttuosi
    ci colgono di sorpresa
    nella parte più fisica della nostra identità
    risvegliandone gli impulsi primordiali
    una potente misteriosa energia
    ci accompagna alle prime luci dell'alba
    stimolando un insaziabile desiderio d'amore
    che ci unirà per sempre.
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      in Poesie (Poesie personali)

      adagio lo sguardo per vederti

      Osservo quella sottile linea
      c'è l'infinito,
      come immense sono le acque
      del mare fatte di onde
      che vezzeggian la riva.
      Adagio lo sguardo
      sul tuo corpo e la brezza
      del crepuscolo soffia il tuo
      profumo;
      mi inebrio immobile,
      t'ammiro mentre sollevi
      le tue gambe come dolce gazzella,
      la tua pelle fatta di luna
      l'amarti è più profondo del mare
      bramo accarezzarti
      ripetutamente
      come le acque sugli statici scogli!
      Nel dolce crepuscolo
      tiepidi raggi di sole
      a velare l'infinito
      come infinito il nostro amore!
      Composta mercoledì 11 giugno 2014
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        Scritta da: Steve BOTTY
        in Poesie (Poesie personali)

        Sofferenza

        Le mie feline mani
        stringono le fredde sbarre
        delle mie introspezioni
        Cammino intorno
        al perimetro della sofferenza
        Cerco uno spiraglio di luce
        Ascolto immobile
        il cuore pulsare
        Il martellante richiamo della vita
        prova a percuotere
        il temprato corpo d'incudine
        Paralizzato dal ghiaccio dell'impotenza
        Insensibile al vento della speranza
        Mi lascio ossidare dal ricordo.
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          Scritta da: Sir Jo Black
          in Poesie (Poesie personali)

          "Come mare in tempesta"

          Come mare in tempesta desiderio:
          lambire te come onda sulla riva
          avanti e indietro e mani a raccoglierti
          tese e strette ai fianchi caldi e morbidi.

          Come onda alta infrangermi su te
          fino al tuo seno scivolando baci
          fino al ventre per sorgere di nuovo,
          cadere labbra appoggiate sulle tue.

          Ed ancora onda m'infrango in te forte
          avanti e indietro e mani a raccoglierti
          a sfiorare tuoi desideri caldi.

          Desiderio vento che spinge me in te:
          fino al tempo di un volo insieme urlo,
          fino al tempo di svenire vibrando,
          fino al tempo immobile attesa calma
          prima che ancora nuovo vento s'alzi.
          Composta mercoledì 11 giugno 2014
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            in Poesie (Poesie personali)

            Io sono

            Io sono l'aria tra le foglie,
            sono l'acqua tra le pietre,
            sono il vento sulla pelle,
            sono terra sotto i piedi.

            Sono il sole dell'aurora,
            sono il sangue nelle vene,
            sono il pensiero che giunge improvviso,
            sono vita che fluisce.

            Sotto la spessa coltre di nubi
            sono il lampo e sono il tuono,
            sono l'ombra nella notte,
            sono la rabbia ed il perdono.

            Sono come la fenice
            che da cenere risorse
            sono l'unica speranza,
            nella vita e nella morte.
            Composta martedì 10 giugno 2014
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              Scritta da: logos probus
              in Poesie (Poesie personali)

              Fuochi fatui

              Ogni lettera di
              luce cala
              con la sera...

              I sensi sono
              abbagliati...

              Uno smorto vigore,
              breve folgore,
              volontà di senso
              che non dura...
              lascia che
              nel cimitero
              rimanga un fuoco
              fatuo.

              Una meraviglia
              appare
              sul tenero sguardo
              di cristallo
              piangente.

              Una mano vecchia
              serra il verde,

              senza trovare
              l'illusione
              che colora
              il pallore
              della notte infinita,
              che finisce...

              Come la vita
              ogni altra illusione.
              Composta lunedì 30 novembre 2009
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                Scritta da: logos probus
                in Poesie (Poesie personali)

                Vivere secondo natura

                La vita è un insieme di alleati
                pensosi e laboriosi.
                Il pensiero d'uno non è che
                un microbo della ragione
                che pare infinita.

                L'uno non è solo in vita
                ed altri sono linfa vitale.

                In equilibrio sta l'acrobata
                sui fili sottili, ma in alto
                un vaso è fragile ancor
                più se incrinato,
                ed è fiore di verità;

                le pianticelle un po' stentate
                tentano d'elevarsi fino al cielo
                scolorito di primavera.

                Sono le certezze fanciullesche
                rade piogge rassicuranti.

                La ragione è tarda e lenta,
                e il contemplare e provare
                caldo e freddo, sono sempre
                necessità.

                La natura intricata è più spessa
                d'una ragnatela di tarantola
                che punge per difenderla,
                ma pure fine e delicata:

                qualche sbavatura rovina l'opera
                d'arte, si può discorrere su ogni cosa,
                il parlare o l'investire mezzi
                per giusti fini.

                Mi pare di vedere delinearsi
                una natura morta dipinta da uno
                a me ignoto, un estraneo,
                pare.

                Eppure vi vedo pure me.
                Ecco il pane tramortito da
                formiche troppo nere.

                Il pensiero confuso
                che tenta di sfittare la nebbia e
                accecare la fine del quadro
                rimane tale e più non vede
                cornice.

                Nel biancore di tela
                In parte nuda, imbiancano
                le promesse della volontà.

                La certezza più visibile:
                chi è prezioso di rubini che
                pesano più di rocce
                nel strascicarli in rade oasi;

                dinastie d'api indifferenti
                e sorde a ragionamenti di
                cavilli lontani,
                vivono nel quotidiano
                presente di lavoro e riposo;

                e il gatto vittima di tormenti
                a volte dimentica,
                per egli la vita sono trame presenti,
                e gli occhi socchiusi
                di sonno non sono privi.

                Infine vedo il quadro chiaro:
                il passato è incorniciato,
                il presente soccombe e
                il futuro incombe.

                l'artista è chi ha le mani e
                le usa: il mezzo giusto e il fine
                confuso.

                L'errore d'abitudine stona in una
                serie ripetitiva e pare senza
                nuove idee...
                Composta lunedì 30 novembre 2009
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