Poesie personali


Scritta da: Anna Maria D'Alò
in Poesie (Poesie personali)

La neve e il fuoco

Lei era neve, lui fuoco
e non potevano amarsi
ogni fiocco era un bacio
e ogni scintilla un abbraccio,
ma l'uno spegneva l'altro
e l'uno stemperava l'altro

venne l'inverno e lei era regina
di un paesaggio incantato
ma lui era nel camino
a guardarla dietro i vetri
e anelava solo un bacio,
per lambirla
del suo vigore, del suo calore
e la virginea neve vestita da sposa
candida nel suo manto
lo guardava maestoso e prigioniero
mentre lei scendeva dal cielo
libera, eterea e soffice

lei era angelo e lui demone
ma l'amore non ha occhi
ha solo l'abbraccio universale
di fondere il bene e il male
il calore e il gelo
il giorno e la notte
perché tutto ritorna all'origine
della vita e del silenzio

il fuoco e la neve sfidarono la morte
e si baciarono nel gelido alito di vento
e l'uno svanì nell'altro
nella pura inconsistenza della materia

erano il nulla, ma l'istante è stato il tutto!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Angela MORI
    in Poesie (Poesie personali)

    Il mostro che hai dentro

    Vomitare le angosce,
    Nella fogna della disperazione,
    Non le allontana,
    Ma le accresce
    Come fa con l'amarezza.
    Il mostro che ti sta dentro,
    Si sostenta dell'alimento
    Che nella tua mente trattieni-
    La mancanza di vita,
    Non soffre l'ostilità,
    Che hai per la società intera,
    E che è immensa,
    Come quella per la tua anima.
    In castigo di vergogna e sconfitta,
    Gli occhi rigettano lacrime,
    E il cuore rancore.
    Nascondi le tue mani unte,
    Come armi del delitto,
    Di te stessa.
    Sapore acre nella tua gola,
    E nel maligno specchio,
    La tua storta apparenza si deforma
    E riflessa muore
    A ogni vomito.
    E non c'è miglior cura,
    Se non nel tuo stesso amore,
    Che soffocato, giace,
    Sconnesso nella tua testa.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alessandro Lemucchi
      in Poesie (Poesie personali)

      Il giullare

      Nella scrittura mi diletto
      delle parole non ho difetto
      nella scelta sono incerto
      del vocabolario il consiglio accetto
      una rima una strofa e un sonetto
      ecco fatto il poemetto
      un mago una fatina e un folletto
      una favola racconto
      son giullare sempre pronto
      le lacrime nascondo
      frizzi e lazzi celano il tormento
      dell'amore il fallimento
      orsù con le ciance di dolor
      io vi annoio da voi mi congedo
      o al patetico cedo
      col liquor
      alla tristezza porrò rimedio.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: FRANCO PATONICO
        in Poesie (Poesie personali)

        Pace con la natura

        Ah, potessi ritornar
        tra quei silenzi
        a respirar l'odore della terra
        e dello spinifex in fiore!

        Tornar laggiù,
        dove il divino
        è sotto i piedi
        e si eleva fino al sole;
        dove selvaggia è pure l'aria
        e di fuoco il vento.

        Terra,
        madre terra,
        dalle albe e dai tramonti
        mai uguali,
        da te io tornerei
        per amor della natura
        e per la pace.

        Rivedrò quell'uomo scalzo,
        che tra le pietre
        levigate
        ascolta e tace
        e, al clamidosauro,
        contende lo scorpione.

        Col palmo bianco,
        della mano nera,
        regge la luna
        e ad occhi chiusi,
        un religioso
        e sommesso mugolio.

        Andrà incontro
        al sogno ancestrale.
        Parlerà al cielo
        e chiederà alle stelle
        d'accompagnarmi al mare.

        Vagabondo
        raggiungerò la riva,
        l'oceano verde
        con la voglia di tornare.
        Composta giovedì 29 maggio 2014
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Lucia Quarta
          in Poesie (Poesie personali)

          Rinunciare

          A volte rinunciare ad un fiore
          è come rinunciare ad amare.
          Quando il sole sorgerà, mi ricorderò
          al tramonto ti pregherò.

          Oh soave fiore profumato,
          di un magico sogno delicato,
          m'incamminerò nell'infinito.

          In autunno vorrei essere la pioggia,
          bagnare tutto il prato.
          Nell'immenso cielo con le nuvole,
          capirai quale strada prendere.

          Aprirò la porta del mio cuore,
          dicendo, di non rinunciare ad amare,
          perché la vita può ancora dare.
          Composta mercoledì 12 aprile 1995
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie personali)

            Il cuore mio

            Si salva a metà
            virando verso un sorriso.
            Con ali stanche
            evita le stelle
            per non schiantarsi
            su di una lacrima.
            Poi d'improvviso le cattura
            le imprigiona in uno sguardo,
            le dona all'aurora.
            Parla di sogni
            che ha prestato
            scrive di giorni
            che ha calpestato,
            si ripara dalla pioggia
            spogliandosi di ogni rancore.
            Si salva a metà
            morendo dentro un abbraccio,
            mi invita a tornare
            spalancandomi le porte del mare.
            Composta mercoledì 28 maggio 2014
            Vota la poesia: Commenta