Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Quando il giorno
spegne i miei sogni
fino ad annientarli
diventa tu per me
la luce della notte
che riesce ad esaltarli.

Quando il dolore
piange su un corpo
che non sa godere
cerca tu quel sentiero
che conduce alle vette
di un ritrovato piacere.

Passioni svilite e spente
dalla fredda prepotenza
di un giorno spietato
risorgeranno di notte
nel tuo voluttuoso abbraccio
e col calore del tuo fiato.

Annoda tu i fili
dei miei desideri recisi
delle emozioni interrotte.
Sii dentro di me
la realtà che si fa sogno
in una lunghissima notte.
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    Scritta da: Alfonso Chiaromonte
    in Poesie (Poesie personali)

    La pace dei cuori

    Gli alberi non vogliono turbare il contatto,
    la serata fredda, pungente
    per nulla scalfisce il calore dei corpi.
    Il vento, in un tacito sacro silenzio,
    zittisce.
    Lo stormire delle foglie cessa,
    si sente solo il passo,
    lento, cadenzato,
    in cerca di un nido.
    I due cuori si amano
    nella notte silenziosa.
    Che pace!
    Torna il senso d'amore.
    I contatti assopiti si svegliano.
    Un tuffo di baci, un ansare accorato...
    È freddo intorno!
    Il calore dei corpi l'annulla del tutto.
    Un tonfo, un allarme!
    Come mai si turba la pace
    nel regno degli innamorati?
    Non può cessare il contatto,
    l'amore non teme pericoli.
    Un pizzico di freddo riappare,
    si cerca altrove un riparo.
    Ritorna il caldo contatto
    dei corpi abbracciati,
    l'un dell'altro amore
    coscienti.
    Poi cessa.
    Che freddo, è meglio tornare.
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      Scritta da: Aqif Hysa
      in Poesie (Poesie personali)
      Adesso è tardi, dicevi
      e io arrivo un attimo prima
      che si fa adesso, poco dopo
      che il tardi diventi presto;
      in quel
      fra istante viandante in cui
      la vita si libra nel tempo
      d'un respiro, d'un flusso venale
      carnale, astrale; proprio
      in quel attimo sottile, in quel
      immaginario centro di vacuità
      non è mai tardi, ne adesso

      io verrò un attimo prima, lo stesso...
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        Scritta da: Aqif Hysa
        in Poesie (Poesie personali)
        Neanche te ce la faresti senza di me
        senza prima fuggire dal perno del tuo io
        da quei punti neri, grigi, incolore
        che, tradotti diversamente
        assomigliano alla "petit morte"
        la petit morte, petit morte, petit morte
        è proprio quel respiro che diventa assente
        come une piuma appesa in un ramo del vento
        dopo un esplosione seminale. Proprio
        a quel fluido momento ci si sente il bisogno
        di invocare ciò che ti fa sentire aria
        cielo, scendi due palme più giù
        mare, spingiti due piedi più in là
        vento, diventi l'arco magico nelle dita del vento
        diventi violino
        poco prima di trasmigrare in brezza
        in brezza sottile che risuona attorno al tuo corpo
        il violino della mia follia.
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          Scritta da: Aqif Hysa
          in Poesie (Poesie personali)
          Siediti da qualche parte. Prendi
          una maestosa quercia. Dividilo
          in due. Verticalmente prima. Non badare
          il rumore dei rami che si spezzano. Fingi
          di non sentire i crac - crac uno dopo
          l'altro. Saranno i rami secchi che risuonano
          malamente. Specialmente se l'albero
          ne avrà tanti anni sulle spalle. Se togli
          i rami secchi che è la vita non vissuta
          quella quercia, dai quei tanti anni ne avrà
          molto meno. Dopo tutto questo
          se cerchi di rialzare in piedi le due
          metà del albero, liberi dai anni
          non vissuti, ne vedrai la grande voglia
          di essere uno, la grande fretta
          di vivere ciò che era andato persa.

          Io vengo dalle perdite e anche te.
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            Scritta da: Aqif Hysa
            in Poesie (Poesie personali)
            Mangio me stessa, bevo te
            dalle cinque e un quarto di mattina fino alle ventiquattro
            dalle ventiquattro fino alle cinque e dieci
            Cinque minuti sono tropi senza te
            Il tempo dovuto
            per ricostruirti
            e reinserirti
            nelle cellule
            del mio sangue
            affamato
            ubriacato

            cento gradi di solitudine.
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              Scritta da: Aqif Hysa
              in Poesie (Poesie personali)
              Dove va la piccola bambina
              coi capelli sciolti sulle spalle
              dove corre la minuta ragazza
              colle trecce serpeggianti sui seni
              dove s'è diretta la bella donna
              coi riccioloni appena colorati
              dove va la vecchia impaziente
              cola neve dispersa sui tempi

              se c'è l'amore che suona
              c'è anche il tradimento che bussa
              c'è anche il dolore che spalanca
              c'è anche la speranza che resiste

              dalla mattina alla sera
              dal rosso al bianco
              baciamo
              e rimaniamo
              uccisi.
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Clessidra

                Clessidra,
                la sabbia scorre lesta e veloce,
                come corrono gli anni,
                come vanno i giorni;
                vita breve,
                tutto in fretta;
                e non hai tempo di decidere,
                non hai tempo di pensare;
                il tempo scappa,
                tra le dita;
                e hai già il rimpianto
                dei giorni,
                degli amici,
                facce del passato;
                un piede,
                fra oggi e ieri;
                vita così.
                Composta lunedì 10 febbraio 2014
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                  in Poesie (Poesie personali)
                  Il suo corpo riposa sul mio,
                  le sue labbra chiamano le mie,
                  la nostra mente sta impazzendo di passione,
                  nella notte le stelle ci fanno compagnia,
                  illuminano i nostri corpi,
                  odono i nostri frenetici sospiri,
                  sospiri di due anime inquiete,
                  travolte dalla violenza della passione,
                  il mio cuore è toccato dai tremendi battiti del suo cuore,
                  il mio corpo accoglie il calore del suo corpo,
                  nella notte stiamo disperdendo la voce della nostra anima,
                  figli di una indimenticabile notte di passione.
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