Sento il dolore incorniciare le mie vene
L'onore scagliarsi contro l'anima
E sorrisi soffusi accarezzare il mare e affogare nelle mie pene.
E la sofferenza sta dietro di me che trama
Qualcosa di ignoto ma che fa del male.
Senti che l'amore, la vita
Sono per me solo insonnia letale
E le parole contro di te non posso scagliare.
Domani mi dovrai ascoltare,
farmi spiegare la solitudine del mattino
da quando non ci conosciamo più,
lo spasimo della notte,
che mi viene a cercare, da quando stiamo insieme.
E mi sento spaesata in un mare di labbra
che parlano di noi
mentre noi non ci sfioriamo più.
Perché è un cazzo di dolore che mi lacera l'anima.
Sento il passato nelle nostre arterie colorate di
Blu come il fiume che guardavo passare.
E il cielo plumbeo e le orecchie nelle cuffie vedo sprofondare
Ora che non ci sei più.
Il pavimento è freddo, il fondo della mia cedrata Tassoni
È lugubre come il mio cuore bruciato da te.
Alla radio, di notte c'è gente che si sente persa,
io non mi sento più. Fammi correre e respirare per
non sentire altro male.
Atei che pregano Dio in una notte di languore e in cui
Le chimere, i sogni e gli occhi fottutamente chiusi
Non esistono, non li sento più.
Non mi sento più.
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