Le migliori poesie inserite da Andrea De Candia

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Scritta da: Andrea De Candia

La vergine

Non avete veduto le farfalle
con che leggera grazia
sfiorano le corolle in primavera?
Con pari leggerezza
limpido aleggia sulle cose tutte
lo sguardo della vergine sorella.
Non avete veduto quand'è notte
le vergognose stelle
avanzare la luce e ritirarla?...
Così, timidamente, la parola
varca la soglia
del suo labbro al silenzio costumato.
Non ha forma la veste ch'essa porta,
la luce che ne filtra
ne disperde i contorni. Il suo bel volto
non si sa ove cominci, il suo sorriso
ha la potenza di un abbraccio immenso.
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    Scritta da: Andrea De Candia

    Estasi di S. Luigi Gonzaga

    Coi ginocchi piegati
    sul primo dei tre gradini dell'Altare,
    Dio dell'innocenza
    io Ti chiedo al mio amplesso.
    Non tarderanno a sorprendermi
    braccia d'incensi mistici ondeggianti
    al sommo delle mie chiaroveggenze.
    Né mancheranno i grappoli nevosi
    delle Tue leggiadrissime abbondanze
    al mio secco palato.
    Ti vedo, Estasi ripida dell'oro,
    flusso di gemma alzata all'agonia:
    Il Tuo Unico Senso
    occhieggia misterioso e ineluttabile
    dietro cieca persiana.
    E Ti canto in segreto
    spiccando gigli e spade dalla gola
    ch'esita a rivelarsi
    in tutta la sua ampiezza prodigiosa.
    Ah, Dio dei miei miracoli segreti:
    vengo a nutrire della mia presenza
    il seme di Misura
    che m'appartiene e indugia nel Tuo palmo.
    Quando germoglierà la mia Figura?
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      Scritta da: Andrea De Candia
      Arrivò una bambina dai capelli bianchi
      e non aveva più denti
      soltanto pane nella pancia e patria
      e una mano gialla fatta di neve e
      la fortuna che sbatte contro la guancia
      subito il mio cappotto di fuori fu bianco e
      i miei sarti mi domandarono perché
      non so morire
      di cosa sono debitrice agli alberi
      è una cosa che si lascia appesa lassù.
      Composta lunedì 7 marzo 2016
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        Scritta da: Andrea De Candia

        Rinascimento III

        Vaga speranza non era la fede,
        non esigeva una vile preghiera,
        era un'attesa, l'amore faceva
        pregare immagini, alzare preghiere.

        Era l'uomo ispirato: in sé cresceva,
        raggiungendo il silenzio delle origini.
        La sua gioia trovava Dio già pronto:
        io toglieva dall'ombra dell'arcano,
        per alzarlo tremando nella luce!
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          Scritta da: Andrea De Candia
          Senti l'azzurro armonioso dentro
          la statura dell'albero contento,

          le vette argentee delle mattinate
          ricordare all'umanità l'estate
          distesa dentro la zolla materna
          che nutre il corpo di un'essenza eterna.

          Senti rifarsi aereo e profondo
          il cantico del sangue che irrora
          la segreta verginità del mondo
          allo scoccare d'ogni nuova aurora.
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            Scritta da: Andrea De Candia
            Se la foglia piange e trema
            di fronte alla volontà di Dio
            e Dio è combusto nell'universo,
            se l'universo non è che una pallida idea
            di ciò che ci darà la vita nuova
            e la beatitudine,
            che dire degli angeli
            che si oppongono alla foschia delle genti,
            al loro turbinio,
            al fumo della guerra
            e che dissipano con un'arma celere
            i falsi splendori di Satana?
            Angeli battaglieri
            che entrano nelle foreste delle passioni,
            che tolgono le piante impure
            e sradicano il male.
            Angeli che piangono
            quando si rovesciano i troni di Dio,
            angeli che divorano le donne
            con le loro carezze.
            Angeli che portano i loro seni lontano
            affinché Dio li rivesta di gramaglie
            per tutti i mancati splendori.
            Angeli che tremano
            davanti alla collera divina
            e sono così palpitanti d'amore
            che ogni donna vorrebbe somigliare a loro.
            Angeli in fuga verso la beatitudine,
            angeli che scorrono
            come l'acqua al di là dell'universo,
            angeli che tornano a baciare
            le labbra dimenticate.
            Composta sabato 2 aprile 2016
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