Scritta da: Andrea De Candia
in Poesie (Poesie d'Autore)
Fotografia della folla
Nella foto della folla
la mia testa è la quarta dal bordo
o forse la settima da sinistra
o la ventesima dal basso;
la mia testa non so quale,
non più una, non più unica,
già simile alle simili,
né femminile, né maschile;
i segni che lei mi manda
non sono affatto particolari;
forse lo Spirito del Tempo
la vede, però non la guarda;
la mia testa statistica,
che consuma acciaio e cavi
tranquillamente, globalmente;
è qualunque e non si vergogna,
è scambiale, e non si dispera;
è come se non l'avessi fatto
a parte, a modo mio;
è come se si scavasse un cimitero
pieno di crani anonimi
di buona conservabilità
nonostante la mortalità;
come se lei già fosse là,
la mia testa d'altri, di chiunque -
dove, se qualcosa ricorda,
è il suo avvenire profondo.
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