Poesie inserite da Andrea De Candia

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Scritta da: Andrea De Candia

Tutto il mondo è vedovo

Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora
tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo
è vero se è vero che tu cammini ancora, tutto il
mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo
è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo
una lanterna per i miei occhi obliqui. Cieca rimasi
dalla tua nascita e l'importanza del nuovo giorno
non è che notte per la tua distanza. Cieca sono
ché tu cammini ancora! Cieca sono che tu cammini
e il mondo è vedovo e il mondo è cieco se tu cammini
ancora aggrappato ai miei occhi celestiali.
Composta lunedì 3 agosto 2015
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    Scritta da: Andrea De Candia

    Visto dall'alto

    Su un viottolo giace uno scarabeo morto.
    tre paia di zampette ripiegate con cura sul ventre.
    Invece del disordine della morte - ordine e pulizia.
    L'orrore di questo spettacolo è moderato,
    la sua portata locale, dalla gramigna alla menta.
    La tristezza non si trasmette.
    Il cielo è azzurro.

    Per nostra tranquillità – gli animali non muoiono
    ma crepano d'una morte per così dire più piatta,
    perdendo - vogliamo crederlo – meno sensibilità e mondo,
    uscendo – così ci pare - da una scena meno tragica.
    Le loro animucce mansuete non ci ossessionano la notte,
    mantengono la distanza,
    conoscono i mores.

    E così questo scarabeo morto sul viottolo
    brilla non compianto verso il sole.
    Basta pensarci per la durata di uno sguardo:
    sembra che non gli sia accaduto nulla d'importante.
    L'importante, pare, riguarda noi.
    Solo la nostra vita, solo la nostra morte,
    una morte che gode di una forzata precedenza.
    Composta lunedì 3 agosto 2015
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      Scritta da: Andrea De Candia
      E batteva col martello del suo cuore
      e strappava dalla biblica tomba edera di morte
      e vide il volto nudo dell'acqua, dell'aria, del fuoco e della sabbia

      e vide il mare vuoto tra le stelle: solitudine;
      e vide la nostalgia di tutti gli occhi,
      e ogni ala aveva patria in ogni luogo
      l'addio era una foglia e cadeva dal linguaggio

      e dietro di lei il Suo Nome
      irruppe come un falco dalla morte.
      Composta sabato 18 luglio 2015
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        Scritta da: Andrea De Candia

        Il contorno

        Ecco quello che resta -
        te ne sei andata con il mio mondo
        cometa della morte.
        Resta l'amplesso
        del vuoto
        un anello ruotante
        che ha smarrito il suo dito.

        Di nuovo il buio
        funebre legge
        prima della creazione.
        Sfrondata la frivola doratura
        della notte
        che si è concessa al giorno.

        In eredità
        calligrafia di ombre.

        Paesaggi dipinti di verde
        con le loro acque profetiche
        affogati
        nei vicoli ciechi delle tenebre.

        Letto, sedia e tavolo
        sgusciarono pian piano dalla stanza
        seguendo i capelli dell'addio -

        Tutto è migrato con te -
        espropriati i miei beni -

        Ora, mio adorato, mi bevi
        le parole dal respiro
        finché ammutolisco.
        Composta mercoledì 15 luglio 2015
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