Scritta da: Asianne Merisi
Guardiamo continuamente
verso dove non si arriva,
anche in questo momento troppo stretto
impossibile da sopportare
e senza un futuro che comprenda
la pace in ogni dove.
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Guardiamo continuamente
verso dove non si arriva,
anche in questo momento troppo stretto
impossibile da sopportare
e senza un futuro che comprenda
la pace in ogni dove.
Cosa pensa la pace
quando trova la paura
in quel figlio che muore
mentre lo veglia la guerra.
Nota di una ninna nanna, canto di speranza
abbraccio comune, complice senza fine.
Lacrima di rugiada, fiaba sussurrata, carezza delicata.
Tu,
macerie di cuore
che piangi dentro e sorridi fuori.
Tu
vita usata
fra croci portate e campi fiiriti
Tu... sempre e solo... Tu
Essenza grande e forte,
bianca e colorata sole di una bella giornata.
Tu
vento che gonfia le vele,
profumo, d'incenso aroma di miele.
Donna
fiera nella vittoria
onesta nella sconfitta
se resti ferma o sempre in tormento
immensa e preziosa è, la tua straordinaria vita.
Quel rumore sopra la città,
svegliarsi e fuggire.
Mentre vanno a morire innocenti,
per avidità di uomini che comandano.
Ho scritto a chiare lettere
il tuo nome su fogli bianchi
presi in prestito dal cuore.
Ho scritto la storia di un uomo senza sosta,
un viandante, un profeta, un artista. L'attrazione gravitazionale che rapisce l'anima. nei sogni, nelle paure, nelle mete.
Nelle buie notti e nei colorati giorni.
Ho scritto di te Uomo,
meraviglioso pentagramma di note,
dove sublime e indelebile, canti al cuore.
Sii consapevole che al tuo sguardo io,... credo
Sii cosciente che di te io,... mi fido
E finche di tutto ciò io mi potrò nutrire,
su carta pulita la mia penna
poserà il tuo nome.
Sono i pensieri che rincorrono il cielo.
L'emozioni sono
complicate e amplificate
lì, dove può modificarsi il destino.
L'energia umana
è la forza e la folle fortuna
che miscela con maestria
L'incredibile e sofisticata vita.
La voce della notte,
sussurra
a mille anime vogliose
di dolci emozioni.
Eros si accende
per gli amanti.
Il mio corpo ha conosciuto la parola violenza,
il mio cuore ha soffocato nel dolore,
la mia anima ha poggiato il viso nella vergogna.
Sono stata il gioco di un vile uomo
per il tempo di un suo fottuto orgasmo,.
E miliardi di parole che riposano nella mia mente
trovano il vuoto che ancora provo
inerme su questo asfalto.
E ora? Cosa sono io?
La fatica a trattenere il respiro?
Il sorriso che non saprò più donare?
Ora io, non so disprezzo la mia rabbia
e non so sognare più l'amore eterno.
Ho soltanto il tanfo di quella bestia tra le carni,
il puzzo della sua crudeltà,
Dannato sia per sempre
come per sempre lui mi ha dannata.
Ma che posso fare?
Ho paura! non so gridare.
Mi aggroviglio nel mio terrore
aspettando chi, mi possa salvare.
Colpisce duro il dolore,
tra le mani di chi confonde la violenza
con l'amore.
Violentata e Uccisa da l'incontrò di quell'uomo
prigioniero della sua stessa crudeltà.
Padrone di tutto
ma non della sua anima,
mentre sul viso si arrende un'altra lacrima.
Chiede respiro il cuore,
chiede tregua il corpo.
Su pianti Salati e amara disperazione.
Ora conosco la morte, pur restando in vita
il vento non riuscirà ad asciugare un anima bagnata,
e perdo la fede
in quel Dio inerme... nel vedere
il mio violato corpo in un dolore atroce
che mi inchioda alla sua croce.
Sono nata Donna e non ne sento la colpa.
Incertezza e paura.
Questo, la mia mente, pensa.
Oggi noi,
siamo cicatrici e carne debole.
Anche per un Dio che è in silenzio.
Mentre tutto gira intorno
ad una falsa calma
che picchia e offende.