Mi muovo nel silenzio... tra le stanze della mente dove riposa la mia fantasia cardini i miei pensieri... sorreggono le trasparenti porte non ci sono serrature... non c'è maniglia
la mia fantasia lo sa... ed entra ed esce ogni volta che ne ha voglia.
Si muove senza fretta... l'inverno intento a preparar bagagli per il suo letargo
e quasi per dispetto tiene le porte chiuse ai venti primaverili... portandone ritardo
lui... nella fierezza vuol mostrare la sua forza e si diverte ancora... con i suoi lati ostili a colorar di bianco i prati... tingendone dell'erba i fili
son stanchi d'aspettare oltre confine i caldi venti stanche le membra umane... di sopportar dolore ai legamenti
disordinate nuvole... scappate come greggi dagli ovili negano spazi... a nuovi raggi di sole intenti a sciogliere le ombre nei cortili
cuori in fermento attendono lo sbocciar dei fiori parole nuove profumano i pensieri per suggellare amori
qualcuno dice ancora... oggi fa freddo e il caldo non arriva più e con le mani in tasca e il passo svelto sparisce tra la gente mentre gli occhi... guardano all'insù
respiro in ogni dove... questo fermento
e nell'attesa del dolce cambiamento ringrazio questa vita che mi ha donato ancora... questo magico momento.
E un'altra volta sono qui ad aspettare i venti favorevoli per poter sciogliere di nuovo le mie vele salire sulla cima dell'albero maestro intento a ricercare ancora le tue rive
non temo le tempeste non sfuggo alle burrasche
questa mia nave è fatta di parole le vele sono i fogli i remi le matite... timone il cuore
ma quando i giorni si miscelano quando anche il sole è stanco di salutar... la luna a poco a poco la mia nave si consuma
si lacerano i fogli perdendo le parole e resto senza vele mi aggrappo allora alle matite... di legno mi fanno galleggiare... ma questo mare è troppo grande sto per annegare...
ma... mentre vado a fondo sento il tuo dolce respirare apro gli occhi e ci sei tu mia dolce isola è proprio qui... che volevo naufragare.