Poesie inserite da Franco Mastroianni

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Scritta da: Franco Mastroianni

Cambio di stagione

Si muove senza fretta... l'inverno
intento a preparar bagagli per il suo letargo

e quasi per dispetto tiene le porte chiuse
ai venti primaverili... portandone ritardo

lui... nella fierezza vuol mostrare la sua forza
e si diverte ancora... con i suoi lati ostili
a colorar di bianco i prati... tingendone dell'erba i fili

son stanchi d'aspettare oltre confine i caldi venti
stanche le membra umane... di sopportar dolore ai legamenti

disordinate nuvole... scappate come greggi dagli ovili
negano spazi... a nuovi raggi di sole
intenti a sciogliere le ombre nei cortili

cuori in fermento attendono lo sbocciar dei fiori
parole nuove profumano i pensieri per suggellare amori

qualcuno dice ancora... oggi fa freddo e il caldo non arriva più
e con le mani in tasca e il passo svelto
sparisce tra la gente mentre gli occhi... guardano all'insù

respiro in ogni dove... questo fermento

e nell'attesa del dolce cambiamento
ringrazio questa vita
che mi ha donato ancora... questo magico momento.
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    Scritta da: Franco Mastroianni

    Rifugi

    Rimbalzano giocose le anime del tempo
    i ciottoli di gioia racchiusi tra le lacrime di un pianto

    ombre che si rincorrono giocando a nascondino
    cortili spenti... orfani... di grida di bambino

    segreti ormai filtrati oltre la mente
    i passi svelti che raffreddano la gente

    i caldi nascondigli dei solai
    rifugi
    dove nascondersi dopo aver combinato guai

    le botte tra di noi... amici
    e subito a giocar felici

    respiro ancora quella polvere velata di magia
    e questi miei ricordi... si trasformano in poesia

    cammina ancora accanto a me
    il bambino... che non è mai andato via.
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      Scritta da: Franco Mastroianni

      Senza vele

      E un'altra volta sono qui
      ad aspettare i venti favorevoli
      per poter sciogliere di nuovo le mie vele
      salire sulla cima dell'albero maestro
      intento a ricercare ancora le tue rive

      non temo le tempeste
      non sfuggo alle burrasche

      questa mia nave è fatta di parole
      le vele sono i fogli
      i remi le matite... timone il cuore

      ma quando i giorni si miscelano
      quando anche il sole è stanco di salutar... la luna
      a poco a poco la mia nave si consuma

      si lacerano i fogli perdendo le parole
      e resto senza vele
      mi aggrappo allora alle matite... di legno
      mi fanno galleggiare... ma questo mare è troppo grande
      sto per annegare...

      ma... mentre vado a fondo sento il tuo dolce respirare
      apro gli occhi e ci sei tu mia dolce isola
      è proprio qui... che volevo naufragare.
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