Le migliori poesie inserite da Giuseppe Catalfamo

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Scritta da: Giuseppe Catalfamo

Destino capriccioso

Una goccia di pioggia che scivolando sui tuoi capelli bacia la tua bocca,
vorrei essere... un collant che dalle tue affusolate mani sfila dalle caviglie al tuo inguine,
vorrei essere... un gioiello che cinge il tuo collo insinuandosi al centro dei tuoi floridi seni,
vorrei essere... destino capriccioso, proprio una tua supposta dovevo essere!?
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo

    I 33 giorni di Albino

    Mai avrei potuto profetizzare l'imminente pericolo,
    se il Signore darà un peso concederà piglio per condurlo.

    Non sento d'aver preparazione né sapienza,
    l'immane segreto che Lucia volle fosse mio darà giusta forza.

    Nessuno, mai, nei secoli volle due nomi,
    eppur non posso escludere né Paolo né Giovanni.

    Fedeli, sostenetemi per esser di Cristo in terra buon Vicario.
    Incoronazione, Tiara, no Colleghi, non è merce per il popolo.

    Non ostenterò l'esser Re con Sedia Gestatoria né Troni,
    celebrerò Messa guardando dritto negli occhi tutti gli uomini.

    Morbidezza ai poveri ed alla povertà, non ludibrio.
    Redistribuzione dei beni clericali sarebbe Verbo di Dio.

    Dio è Padre, anche Madre... e da Madre accarezza.
    Maternità di Dio non contempla opulenza.

    Clemente amorevole Madre di lucente anima,
    sa che sovrapopolazione e contraccezione fan rima.

    Ho tempra dell'uomo del nord-est e sorrido umile,
    non basta, servo di Dio non so insegnarvi la divina morale civile.

    Voi avete la stessa potenza della mia fede, ma servite Satana.

    Scelgo le vie del cielo, per voi, vado in pace col Sorriso di Dio.
    Composta sabato 28 novembre 2009
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo

      Canzoni e poesia. Mia Martini.

      Oltre la collina un altro Atlantico,
      mondi blu dove il cielo va a finire.
      L'amore è il mio orizzonte... aiutami.
      Cercando il sole dillo alla luna... salvami.

      Dimmelo tu quante volte ho contato le stelle,
      che vuoi che sia se t'ho aspettato tanto.
      Io appartengo a te, volesse il cielo
      Dio c'è e Gesù è mio fratello.

      Piccolo uomo stai con me,
      padrone, mi basta solo che sia amore,
      tu sei così, la tua malizia.
      Donna sola donna con te, principessa di turno.

      Il guerriero tenero e forte,
      occhi tristi del mio amore...
      gli uomini non cambiano, uomini farfalla.
      Ritratto della mia incoscienza, la vergine e il mare.

      Cosa c'è di strano se mi sfiori,
      danza pagana donna fatta donna,
      a poco a poco piano pianissimo spaccami il cuore,
      ossessione la costruzione d'un amore.

      Ancora lacrime di marzo,
      equilibrista il tuo cuore di neve,
      la porta socchiusa, parlate di me...
      tutti uguali... s. O. s. Verso il blu.

      Senza te son tornata ancora grande,
      Io madre ti regalo un sorriso,
      la musica mi gira intorno, io andrò in Paradiso,
      io donna io persona... e ancora canto.

      Ciao Mimì.
      Composta venerdì 19 giugno 2009
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Giovini ardori

        Il rosso delle labbra dal cristallo traspare
        più rubina del vino la forma appare.

        Un ruggito m'assale mentre di nettare t'irrori
        nella mente s'avvolgono turpi ardori.

        Il tuo sguardo deflora il mio pensiero
        assorto, impavido come giovane guerriero.

        Vent'enni i tuoi sensi profanano la senile ingenuità
        vigore virgulta di neonata voluttà.

        Ti concedi, vergine nei sentimenti.

        Amore Santo, col viagra ne farò almeno venti.
        Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo

          Parole

          Le parole spesso assumono significati non veri,
          bestia è un cane, ma quali sentimenti più sinceri.

          Negro, può suonare offensivo, non educato,
          eppure nelle proprie case è così che si chiamano fra loro.

          Fascista, ormai è un offesa, ignobile etichetta,
          eppure l'ideologia non è certo da sgradevole setta.

          E tu, che sei il mio amore, il mio poema, mitologia,
          dovrei battezzarti come quella città, tra l'altro sei proprio Troia.
          Composta lunedì 9 agosto 2010
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