Vorrei esser Dante per decantare al mondo la tua bellezza
Vorrei essere Re, con te al fianco, degna regina del nostro feudo
Vorrei esser il tuo Lancillotto, valoroso e impavido per proteggerti da ogni nefandezza
Vorrei esser Topolino per portarti in un mondo di fiabe
Ma sopratutto vorrei essere Rocco Siffredi per...
Più ti guardo e più ti allontani da me.
Più cerco di avvicinarmi e più ti allontani da me.
Io ti urlo e tu fischiettando ti allontani da me.
È inutile ormai l'ho perso sto merda di treno.
Conosco il tuo "es" più di te stessa,
riesco a vederti dentro,
vedo come realmente sei,
nuda,
come fossi senza pelle.
Che schifo!
Mal d'inverno «Alzati Giuseppe» "Naso di Falco".
Tamburi lontani, chi c'è in ascolto?
Stai su Gesù caro fratello,
navigando qui Dio non c'è.
Dagli il via, aspettare,
sabato pomeriggio, ed aspettare.
Quante volte strada facendo,
uomini persi sulla via di casa mia.
Le donne sono acqua dalla Luna,
fotografie, strip-tease, doremifasol;
e tu come stai signora delle ore scure,
un nuovo giorno o un giorno nuovo con te!?
Sì io sarò cuore d'aliante,
tienimi con te fianco a fianco.
Andiamo a casa di là dal ponte,
giorni di neve ancora la pioggia cadrà.
Grand'uomo sono io ora che ho te,
ti amo ancora, un po' di più.
Quanto tempo ho, mille giorni di te e di me,
signori si chiude, buona fortuna, la vita è adesso.
E adesso la pubblicità...
Oh mio Valentino, le tue forti braccia mi danno protezione, i tuoi addominali evocano le Dolomiti, le tue monumentali cosce ricordano eroi mitologici....è quel belino che senza lente d'ingrandimento non distinguo.
Né templi
né chiese
né moschee
niente razzismo
nessuna presunzione d'essere migliore.
Un mare fluttuante ed avvolgente
un sole vitale e caldo
una luna "feromonale".
Per tutte le genti!
Si sta come, a primavera, il feromone, in circolazione.
Si sta come, d'estate, i seni, al sole.
Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie.
Si sta come, d'inverno, i piedi freddi, sotto la borsa d'acqua calda.
Pena d'amore nel cuore.
Era una strana giornata, il sole a picco martellava le palpebre.
Con rabbia accoltellavo la superfice del mare, ma lui era già Morto.
Cercavo colori dell'arcobaleno sulla vetta del monte ma lui aveva solo il Bianco.
Bramai pace e tranquillità nell'atmosfera del lago, ma una voce trinacrica mi sussurrò "Tràsi, Tràsi, che tè Meno".
Soffocato dalla pena, l'amplificai, la resi plurale.
Giunto a casa l'auscultai.
Ora sono rilassato, solo calata un po' la vista.
Se ti senti sola vieni a parlarmi.
Se hai freddo scaldo le tue vene.
Se hai caldo rinfresco le tue labbra.
Non è male fare il barista.
Dura è l'esistenza per quanto Dura.
Stringere in Vita la cintola, per tutta la Vita.
Muta di feroci lupi, spesso costringono il cuore a scena Muta.
Provi a frequentare baroni o Conti, sempre solo a pagare i tuoi Conti.
Puoi distrarti, magari col Calcio, qualcuno ti distoglierà con un Calcio.
Le Pene della vita che ci coinvolgono paiono sempre doppie.
Sarà perché in realtà a nessuno importa un Pene.