Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Morte

Sento il tuo gelo addosso,
il tuo arrivo che da tempo attendo,
da cui scappo inutilmente,
che non voglio, ma per te non conta.

Non ti temo, ma non ti voglio,
non ti sopporto anzi ti odio.
Ti odio per come penetri,
in una vita che non ti appartiene.

Ti odio per le volte,
che porti via un bimbo,
nel suo fiorire della vita,
per quelli che non vedranno domani.

Ti odio per le cose incompiute,
perché non ne permetti il compimento.
Ti odio per quei genitori disperati,
e quei figli senza, angosciati.

Ti odio per quella disperazione,
che lasci ogni volta che passi.
Per l'angoscia che crei,
e quei sogni infranti.

Ti odio per il dolore che semini,
per la tua gelida presenza.
Ti odio perché tu vuoi me,
e io non voglio te.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Tu...

    Tu ami la tua terra
    le tue origini e tradizioni.
    Tu uomo tutto d'un pezzo
    lavori senza sosta
    orgoglioso determinato.
    Sembri privo di sogni
    ma ci sono: "pochi e onesti."
    Figlio di quella terra
    a cui appartieni
    padre delle sue tradizioni.
    Non dimentichi le origini
    A tuo figlio pochi abbracci
    poche parole, ma un bene nascosto
    Tu orgoglioso del tuo cognome
    della tua storia, delle tue origini.
    Il volerlo tramandare,
    per generazioni ancora.
    Tu parli il tuo dialetto
    con orgoglio come fosse lingua internazionale.
    Ami il Friuli con l'anima e il cuore vanti con orgoglio
    il fatto di essere Friulano.
    Spesso dimenticandoti che sei italiano.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Si dissolvono i ricordi

      Si dissolvono i ricordi nel tempo,
      quel tempo che, consumando
      forze e sentimento,
      scandisce le tue ore.

      Scavando solchi,
      Rubando sogni,
      regalando giorni
      che rubano giorni.

      Regalando lacrime
      che fanno sorridere
      e sorrisi che nascondono lacrime,
      ti dà togliendo

      Ingannevole ti sorride
      giocando col chiaro e scuro,
      del dare e avere
      si prenderà l'unica cosa
      che conta davvero:
      La tua Vita.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        È strano come giunga la pace
        dopo tanto tempo
        e tanto tormento,
        fra tante spine e tanto fango.

        È strano
        come un sorriso possa infiltrarsi
        e cambiare il momento
        e come inaspettatamente
        si modificano i pensieri
        e la nebbia di un'intera vita si alzi
        lasciando posto alla chiarezza.

        È strano come il tempo riprenda a scorrere
        lasciando il passato alle spalle
        quasi come se il suo dolore non ti appartenesse.

        È strano, ma a volte accade così...
        In un giorno qualsiasi mentre il passato
        sta tentando di ucciderti
        i ricordi migliori prendono il sopravvento
        e inizi a "non sentire" più "quella fitta" dentro di te.
        Composta domenica 30 giugno 2013
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Amerai La Vita

          Il gelo del inverno,
          si confonde col freddo
          del tuo cuore.

          Il dolore lo avvolge
          lame sottili lo trafiggono.
          Sanguina di disperazione.

          Grida d'aiuto non sentite.
          Sogni fatti a pezzi dalla vita;
          la notte sembra fatta per morire.

          15 anni con davanti un'intera vita
          eppure già i ricordi ti uccidono;
          la disperazione invade la mente.

          Il niente appare meglio
          del presente.

          Il dolore trova pace nel sonno,
          quel domani è già peso troppo grande.

          Un gesto folle, è lui la disperazione;
          ma la vita ti vuole, con forza ti stringe a sé.

          Nascerà quel giorno che ti abbraccerà,
          che ti scalderà il cuore e ti regalerà un sogno.

          Amerai la vita più di quanto,
          la vita abbia mai amato te.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            L'inferno in Terra (Auschwtiz)

            Auschwitz un sterminio
            di un milione e mezzo
            di vite umane.

            Anime uguali marchiati
            come bestie con numero
            seriale che li identificava.

            Non come uomini
            ma, come bestie da macello.
            Pronti ad essere cremati
            per diventare bottoni o saponette.

            Bambini innocenti bruciati
            insieme a donne e uomini
            con la "colpa" essere "ebrei"
            o per ogni loro diversità.

            Mi chiedo quale mostro
            può arrivare a tanto
            quale è era la loro diversità.

            Mi chiedo quale fosse la loro
            colpa, e se il colore del sangue
            e la loro anima avessero
            un peso così diverso.

            Così diverso da togliere
            a loro la dignità umana
            la possibilità di una vita normale.

            Mi chiedo quale razza di bestia
            possa essere: "L'essere umano".
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Con Gli Occhi Della Verità

              Ora ti guardo con gli occhi della verità
              Vedo tutto senza false illusioni
              Ho preso il treno sbagliato
              ancora un viaggio nel ridicolo
              a farmi incantare da belle parole
              Regina per un attimo di mille illusioni.

              Com'è stupido il cuore
              ascolta sempre quello che vuole
              non vede né sente l'evidente
              Quando è in preda alla passione
              il nero appare bianco
              il mare è senza sale
              e il cielo senza nuvole
              anche quando piove.

              Ma poi...
              arriva sempre l'ora della verità
              si scatena come il vento della tempesta
              s'innalza l'onda col sapore del sale
              il bianco si tinge di nero
              e Dio quanto fa male mentre
              il cielo si riempie di nuvole
              e scende lentamente quella lacrima amara
              che si chiama consapevolezza.
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