Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Oggi Piove.

Oggi piove,
c'è vento,
il mare è in tempesta.
Sono questi i giorni che più ti caratterizzano.
Pioggia come lacrime,
Lacrime che...
verso per averti perso,
perché non sei più quì,
perché non mi vuoi più.
Mare in tempesta come il mio cuore,
tempesta perché non ti vede,
non ti vede accanto a me,
solo un'immagine inutile colma di bellissimo ricordi.
Vento come via,
via di quì,
verso di te,
per riabbracciarti,
stringerti
dirti quanto ti amo,
quanto mi manchi,
quanto vorrei...
che fossi ancora mia.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Sopra il confine del cielo.

    Sopra al confine del cielo
    è nascosto un segreto, racchiuso dentro una stella tra mille bagliori di luci assopite dal tempo.
    Una canzone scorre sù nel cielo, accarezzando stelle, cullandosi dolcemente sopra ognuna di essa per assaporarne il dolce sapore dei riflessi.
    Una nuvola clandestina al cielo furtivamente si mostra sperando in un bagliore come se volesse dire "appartengo al cielo", voltando la sua sagoma alle spalle del mondo tanto ostile alla sua immagine soffice come uno zucchero filato.
    Attraverso sentieri bui ma pieni di luce a suo tempo, accarezzando quanto il mio cuore vuole avere, solitario al buio di me stesso, e la sensazione che mi assale e un'ombra scesa dal cielo verso un'uomo semplice di pensieri caparbio alla vita avuta, a volte un po' vissuta.
    Niente corse al vento, passeggiate nella notte, gocce di lacrime del cielo sù nel viso, ma semplicemente ciò che il confine del cielo mi saprà donare senza mai aver chiesto niente in cambio alla mia gioia d'essere vissuto dentro il mio confine fin troppo sincero in fondo all'anima di uno stupido poeta, dentro il coraggio di un pensiero!!!!!
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Nell'oscurità della notte mi son persa
      tra la polvere di stelle e la luna pallida
      un frammento di specchio mi mostra cianotica
      una goccia di sangue mi scende lungo il collo
      lenta e soave scende giù fin dentro la mia pelle
      dove le vene palpitano in cerca di uno sguardo
      lamenti si elevano dalla mia bocca
      canti innamorati richiamano qualcuno
      e tra le stelle accese di purezza
      cerco quelle ali oscure grandi e forti
      cerco il suo sguardo di ghiaccio purissimo
      cerco i suoi denti affilati dal vento
      solo il suo bacio immortale potrà ridarmi la vita
      farmi elevare dalle viscere della terra
      per raggiungere il suolo, la vita vera
      son morta da tempo, uccisa da quel vampiro
      sto cercando da tempo qualcosa di lui
      ma nè gli alberi spogli nè i solitari corvi sanno darmi risposte
      sola per sempre in cerca d'amore
      sola per sempre in cerca di lui
      aspettando con ansia il ritorno del mistero
      che lo avvolge...
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Sono del tutto cambiato

        Sono del tutto cambiato.
        Certo metto la cravatta di ieri,
        sono povero proprio come ieri,
        non ho nessuna qualità come ieri,
        eppure sono del tutto cambiato.
        Certo metto lo stesso vestito,
        sono ubriaco proprio come ieri,
        vivo inetto nel mondo come ieri,
        eppure sono del tutto cambiato.
        Ah! Fra il sorriso ironico, lezioso
        e la risata sogghignante, stupida
        chiudo gli occhi con calma,
        allora
        c'è una bella, bianca farfalla
        che vola dentro di me domani.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Aspettami ed io tornerò.

          Aspettami ed io tornerò,
          ma aspettami con tutte le tue forze.
          Aspettami quando le gialle piogge
          ti ispirano tristezza,
          aspettami quando infuria la tormenta,
          aspettami quando c'è caldo,
          quando più non si aspettano gli altri,
          obliando tutto ciò che accadde ieri.
          Aspettami quando da luoghi lontani
          non giungeranno mie lettere,
          aspettami quando ne avranno abbastanza
          tutti quelli che aspettano con te.

          Aspettami ed io tornerò,
          non augurare del bene
          a tutti coloro che sanno a memoria
          che è tempo di dimenticare.
          Credano pure mio figlio e mia madre
          che io non sono più,
          gli amici si stanchino di aspettare
          e, stretti intorno al fuoco,
          bevano vino amaro
          in memoria dell'anima mia...
          Aspettami. E non t'affrettare
          a bere insieme con loro.

          Aspettami ed io tornerò
          ad onta di tutte le morti.
          E colui che ormai non mi aspettava,
          dica che ho avuto fortuna.
          Chi non aspettò non può capire
          come tu mi abbia salvato
          in mezzo al fuoco
          con la tua attesa.
          Solo noi due conosceremo
          come io sia sopravvissuto:
          tu hai saputo aspettare semplicemente
          come nessun altro.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Preghiera tra la notte e il giorno

            All'ora incerta in cui la muta dei fantasmi
            fa ressa alle finestre, e in gran subbuglio
            per un'esitazione tra ombra e giorno
            minaccia bisbigliando la chiarezza,

            un uomo prega: gli è distesa accanto
            la splendida guerriera inerme e nuda;
            poco distante giace il loro erede,
            tenendo stretto come stelo il tempo.

            "Una preghiera dentro la paura, ardua
            a esaudire,
            specie senza soccorso dall'esterno;
            una preghiera
            detta dentro il crollo delle città,
            la fine della guerra, i morti in folla:

            perché la dolce aurora, la tenace,
            la luce quando giunge sui crinali,
            se allontana
            la lieve luna, così anche la mia favola
            cancelli,
            e veli del suo fuoco anche il mio nome".
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Venezia

              Ho visto un'ombra
              giocare con uno
              specchio d'acqua,
              un tappo di sughero
              ballare sulle onde,
              delle voci rincorrersi
              su cavalloni
              d'echi sbizzarriti.

              Ho visto la vita muoversi,
              tra scalini e calle.

              Ho guardato colombi,
              disegnare il cielo
              con le loro piume.

              Ho visto volti
              sorpresi, stupiti,
              annoiati e luminosi.

              Mani strette
              ad altre mani,
              intrecciate
              da sentimenti.

              Ho ascoltato
              in angoli bui,
              parole sussurrate,
              piccole parole,
              che parlavano di un mondo
              d'amore eterno.

              Ho visto i nostri passi,
              camminare soli
              tra la folla.

              Ho visto la Venezia.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Scrivimi.

                Ho letto le tue labbra con un bacio,
                c'era scritto l'amore che mi dai.

                Parole scolpite dal vento
                sulla sabbia decorata di conchiglie.

                Ho visto parlare il tuo cuore,
                con le mie lettere d'amore.

                Ho trovato scritto poesie
                che parlavano dei tuoi sentimenti.

                Labbra tremolanti e profumate,
                calde e piccanti,
                in sordina scrivevano
                i nostri attimi felici,
                i baci silenziosi,
                i momenti d'ansia e d'intensa gioia.

                Ho letto sulle tue labbra
                la voglia di gridare felicità,
                di bruciare l'odio del mondo,
                denunciare tutte le atrocità.

                In quegli scritti,
                c'era il desiderio di restare soli,
                con l'amore e la passione.

                Il mio bacio ha letto le tue labbra,
                ed ha lasciato scritto ancora
                le parole "amore per sempre".

                Ho letto le tue labbra amore mio,
                mille bolle di sapone dovrebbero innalzarsi
                per contenere l'amore che ogni
                tua parola sa donare.
                ... scrivimi per sempre.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  Rugiada.

                  Mille desideri
                  portati dal vento,
                  una nube di ali,
                  si posano sul prato.

                  Profumi di fiori,
                  profumi di frutti,
                  nati nella viva terra.
                  Radici di piacere
                  corrono nel corpo,
                  viaggiano nelle vene,
                  portano onde di piacere
                  sul mare della vita.

                  Ali che si posano e ascoltano
                  il battito della vita, della terra,
                  del fuoco di sensazioni.

                  Brividi ricoperti da foglie,
                  imbrunite dai riflessi del tempo,
                  marcate dal sole, dalla luna.

                  Un fazzoletto imbevuto in una fontana,
                  fonte di vita, di ricordi.

                  Dei passi sulla fresca rugiada,
                  piedi nudi che rubano
                  emozioni alla terra.

                  Uno sfarfallio,
                  un raggio di sole
                  danza tra le nuvole,
                  viaggia tra cielo e terra.
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                    Scritta da: Silvana Stremiz

                    Amo.

                    In tutta la mia vita non ho cercato
                    in ogni angolo e in ogni momento, l'amore.
                    Non ho inseguito ogni istante la sua ricerca.
                    Non ho letto le stelle per sapere
                    se questo era vicino o lontano.
                    Ho sempre vissuto pescando quello
                    che il mare mi regalava.
                    Una rincorsa assediante della sua mancanza
                    non mi rendeva cieco dalla realtà.
                    Questo è stato il giusto corso per trovare
                    quello che il mio cuore cercava.
                    Trovare una rosa che sboccia
                    in una notte d'inverno.
                    Sentire il profumo di questa rosa
                    che sboccia nel cuore della notte.
                    Amore mio, ho ascoltato il tuo cuore,
                    ho letto nei tuoi occhi,
                    ho ascoltato le tue labbra sulle mie mani,
                    i sorrisi del tuo cuore.
                    Cuore mio, hai trovato la tua compagna,
                    la tua anima gemella,
                    il sorriso che ti farà vivere.
                    Non eri dietro un angolo,
                    non eri coperta da una foglia di primavera,
                    non eri muta sotto un sasso di un ruscello.
                    Eri viva, la tua vita scorreva, dolce o triste, correva.
                    Aveva la sua strada, una strada con sassi, irta,
                    una strada con prati verdi e profumati.
                    I nostri cuori, mentre le nostre vite camminavano,
                    si stavano per incontrare.
                    Nel punto d'incontro siamo arrivati,
                    adesso la strada non sarà solo di prati fioriti
                    dipinti di margherite bianche come la tua anima.
                    Non sarà un prato dove solo i cerbiatti vivono
                    e sorridono ai loro compagni di giochi.
                    Sarà un prato anche con qualche ombra,
                    anche con macchie d'erba secca.
                    Ma sarà un prato dove saremo assieme,
                    dove le piccole zolle difficoltose
                    saranno superate aiutandosi per mano.
                    Come potrei camminare su questo prato
                    senza il tuo sorriso?
                    Come potrei arrivare alla fine del prato
                    non avendoti a fianco.
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