Poesie inserite da Silvana Stremiz

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Silvana Stremiz
Sentire
I nostri corpi caldi
Febbricitanti di emozioni
L'uno accanto all'altro
In un nuovo strano contatto,
Sentire il brulichio fitto
Di quei pensieri che
Nelle nostre teste
Cercavano di restare nascosti
E leggerli poi
L'uno negli occhi dell'altro
Invariati, bellissimi.
Ci siamo regalati di nuovo
I nostri occhi luccicanti,
Lasciamo che sia così
Per ritrovarli di nuovo
Ad ogni incontro.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz

    Chiedo un passaggio alle stelle

    Sul sentiero del vento
    sto aspettando speranzoso
    col pollice proteso al cielo.
    Dove sia finito non so
    poiché nemmeno un refolo
    s'è degnato di passare.
    Con un gesto nostalgico
    mi scompiglio i capelli
    immaginando le tue dita.
    Un passaggio verso l'infinito
    chiederò al grande carro
    che transita ogni notte.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz

      Mi sono innamorata

      Danzo sotto la pioggia
      muovo in morbidi passi
      tutto il corpo attraverso le gocce
      Come un pensiero, come un 'idea
      che si presentano improvvisi, inattesi
      così tutto il corpo si muove e gioca
      con le lacrime dell'universo…
      queste non lasciano inesplorato
      neanche un lembo di pelle
      ne un attimo del magico momento.
      La ballerina alza il volto irrorato di pioggia
      inclina il capo deliziandosi
      del sapore soave che sente sulla pelle
      Una goccia…fra le gocce!
      braccia alzate, dita come diadema
      piedi scalzi, gambe delicatamente abbracciate
      da un velo che tutto copre…senza nulla nascondere
      ma solo a sguardo attento è dato di percepire
      quel miracolo d'amore!
      Il viso, il collo, il seno…il ventre
      respirano silenziosi…assorbendo vita.
      I capelli bagnati accarezzano il volto
      sulle gote indugiano poi...
      assetati di vita si lasciano bagnare…
      ancora …ancora…ancora…
      Come carezza le mani esplorano
      le morbide fattezze della danzatrice
      e…
      nella consapevolezza di quel dono
      tornano a congiungersi volte verso l'alto…
      le dita tracciano affusolate delicate espressioni
      genesi di un cuore immerso nella fonte
      …del soffio vitale!
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz

        Verità nascosta

        Nascosto all'ombra dei pini,
        dorme il cimitero.

        Una nuda e triste panca,
        ci sostiene,
        ascolta i nostri pensieri,
        i sorrisi, le lacrime.

        Il sole, sembra quello di ieri,
        forse, quello di domani,
        sicuramente, più triste.

        Un volto di donna,
        con lenti passi,
        accomuna le nostre
        lacrime al suo dolore.

        Il custode,
        scorge nei nostri sorrisi,
        la gioia,
        di una bella giornata.

        Un bimbo,
        legge nei nostri occhi,
        tristi pensieri per il nero luogo.

        Solo
        le nostre dita intrecciate,
        conoscono la verità.

        L'emozione delle nostre anime,
        i sorrisi dei nostri cuori,
        le lacrime d'amore e d'addio.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz

          Tempo.

          Orme di piedi
          sfioravano fili d'erba,
          più delicati di un ape
          innamorata del suo fiore.

          Una scia di profumo
          tracciava un ricamo
          su quel prato
          decorato di fiori.

          Queste orme
          trascinavano pensieri,
          speranze, ricordi.

          Orme che proseguivano
          nella ricerca del tempo,
          nella ricerca delle
          affinità dell'anima.

          Orme si avviavano verso
          il Dio dell'orologio,
          per chiedere la grazia
          di possedere la chiave tempo,
          per poter fermare
          quegli attimi
          eterni di felicità.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz

            Stella.

            Ho trovato
            un mondo dove giocare.

            Ho trovato
            un mondo dove vivere.

            Ho trovato
            un mondo dove sognare,
            con le bolle color grano,
            saltare i riflessi
            di cielo nelle acque vive.

            Ho trovato dove correre
            in sella alla libertà,
            mentre cerco l'orizzonte.

            Penso che questa
            non può essere realtà.

            Ho sciolto i nodi
            dei miei pensieri,
            ho liberato al vento i desideri
            in questo mondo magico.

            Una mano mi stringe,
            mi prende, è la tua mano.

            La mano di chi mi ha
            fatto sognare con il suo amore.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz

              Un sorriso.

              Un sorriso
              sparso nel vento,
              un sorriso
              sparso nel tempo,
              sparso nell'eternità,
              nell'eternità della luce,
              avvolto per istanti
              dall'ombra di un cuore.

              Un sorriso
              seminato in un sentimento,
              bagnato da dolcezza,
              serenità, amore.

              Un sorriso
              scoperto
              e coperto da un gioco di labbra,
              di ciglia, di guance paffute.

              Un sorriso smaltato di fresco,
              ricoperto di gioia,
              fissato con felicità.

              Un sorriso,
              nato da un piacere di donare,
              mostrare ciò che noi siamo.

              Un sorriso del mio amore,
              questo è il sorriso
              mi fa sentire tutto questo.

              Un sorriso d'amore.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvana Stremiz

                Assassino di un sogno

                Era un volo ingenuo di bimbo, senza pudore e senza rancore,
                s'innalzava gonfio e leggero, sospinto dal soffio ardente dell'imprudenza,

                hai avuta paura, censurasti le parole ardite dell'incoscienza,
                contasti i soldi nelle tasche, misurasti il tempo e le distanze,
                ne hai punito l'arroganza, condannato la stupidità, negato la follia,

                l'angelo spogliato, pieno di vergogna, senza la sua bella tunica rossa, confuso,
                ancora tentò impacciato il suo volo, lottò contro il peso della gravità,
                cieco per le lacrime che gli oscuravano la vista, sorvolava rasoterra,
                senza trovare la direzione, senza capire dove stava il calore del sole,

                ma ad un tratto sentì lacerarsi la carne in un baleno,
                cadde violento sul suolo, si toccò, non usciva sangue,
                sul suo volto non c'erano più lacrime, il dolore non straziava i suoi muscoli,
                senti il nulla, corse davanti allo specchio, guardò ma non vide niente,
                perché i sogni, come i demoni, non si riflettono.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  All'amore

                  Ancora una volta con quello sguardo innocente e crudele bussi alla mia porta,
                  ti impossessi dei miei pensieri, ti nutri del mio sangue,
                  fai battere più forte il mio cuore. Togli forza al mio respiro.
                  Mi sorridi ingenuo, come nulla fosse, mi prendi la mano e
                  mi inviti a danzare di nuovo, mi chiedi abbandono, mi chiedi attenzione,
                  vuoi che ascolti la tua tenera voce narrarmi la fiaba più bella,
                  ancora una volta vuoi che i miei occhi vedano te e che ti ami con tutta me stessa,
                  ma nell'oscurità mi raggiunge l'urlo silenzioso della tua ultima partenza,
                  sanguinano le incomprensibili parole che tentarono di chiarire i perché,
                  Andasti da un'altra parte, ma così sono la vita e la morte, e non c'è nulla da spiegare,
                  e non si possono capire le stelle che disegnano le mie rughe attorno agli occhi,
                  mentre ti sorrido di nuovo, accettando il tuo invito a danzare, e lo farò ancora,
                  fino a che mi girerà la testa, fino a che mi vacilleranno le gambe,
                  fino a che cadrò per terrà e nel riprendere fiato, ad occhi chiusi,
                  senza sapere se ancora mi sarai accanto, ancora una volta ti dirò che t'amo.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Silvana Stremiz

                    Nella camera oscura.

                    Puoi intravedere solo le ombre e sentire il calore della stanza,
                    sentire voci lontane, il riso e il pianto sono solo asettici punti,
                    graffi su un foglio che reagisce alla stessa maniera,
                    non sai cosa sia un urlo o una canzone, ne prendi nota senza emozione,
                    la carta è candida ed imprimi senza giudizi le informazioni.
                    Un battito più forte, un sussulto lontano,
                    ti fanno calcare di più e i colori si delineano
                    nella loro diversità, a tua insaputa,
                    mentri galleggi nella bacinella.
                    È solo una fotografia, la riproduzione di segnali,
                    che assorbi in quell'immenso ovattato spazio vuoto,
                    non conosci il dolore nè la felicità, e poco ti importa
                    se quando accenderanno la luce sarà troppo presto e la foto brucerà
                    o come per magia potrai vedere ciò che hai stampato sul foglio
                    e accorgerti di quanto bianco ancora rimane.
                    Vota la poesia: Commenta