Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Ultima cena
Come saliva
che scompare
in bocche assetate
così il tuo silenzio
inghiotte il mio cuore
amore di un tempo
nell'odio di oggi
Vedo i tuoi passi
riflessi
dileguarsi
sulla lastra di pioggia
in quest'autunno
che sembra
la sala d'attesa
di un mattatoio
e le foglie rosse
macchie di sangue
nei disegni del vento
Distante
dalle cose
che ho amato
coi coltelli degli anni
alle spalle
mi sento solo
mentre disertano
i più duri pensieri
Strappo la tua foto
dagli occhi
e irriducibile il disprezzo
lancia uno sputo
che si perde nell'acqua
Mi dico
si è suicidato anche l'odio
povero me
sono solo
sul banchetto degli anni
addobbato
coi fiori del male
nell'ultima cena.
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