Soffia dolcemente nella siringa panica aedo addossato al tronco di pacifico ulivo contorto d'anni. Dalle viscere interrotte sorgeranno genii evocati. Chiedi anche per me l'origine del seme.
Scossi polvere greve da calzari consunti. Oh, come lungo il cammino a ritroso! Ebbi gioia di ricordi ma lieve in memoria riarsa dove passioni ritte come grattacieli son diventate fauna di sottobosco. È calva la vita sotto stelle solerti che han lasciato il cielo con gioia vagabonda; ma la notte è ancora qui signora sopra il mio guanciale.
Mare d'inerte riempie la valle del silenzio, perfora la mia mente, modifica il mio sapere.
Che io lo sappia sentire ?
Assordante, insensibile, intoccabile, rumore.
Silenzio prego!
Parla Dio. Falsifica l'idioma di Dio uomo, corrompi le menti, cela agli occhi del mondo, l'eterno registro.
Rubalo dai, vieni via di lì.
La morte ti sorride, non farlo.
Ridaglielo.
Vieni via di lì.
Lasciamo il palazzo dell'eterna saggezza, facciamo la strada che gli idioti seguono, conosco una scorciatoia, per conoscere Dio.
Cosa può fare un uomo per distruggere l'incanto, l'eterna bugia dello spazio-tempo, incunearsi fra le sue curvature, fare leva, e aprire una porta, su ciò che qualcuno a scelto di non farci sapere.
Urlaglielo dai! Coraggio!
"Perché mi hai dato di pensare, se non mi credi all'altezza di sfogliare, l'eterno registro? "
Che cos è che nel muoverci stanca, o Pietra eterna? È la vita che ci affatica? Dobbiamo forse fermarci e semplicemente esistere, o Pietra? Perché il nostro essere è cattivo? Perché il nostro esistere è a discapito di altre creature? Perché non si può vivere solo di luce? Il male è la vita? La vita è male? Perché non hai risposte o essere inanimato e inutile?
Come un vulcano in eruzione, così è la mia mente, che sprigiona pensieri che vagano per il mondo in cerca di fortuna. Dopo un lungo riposo, mentre la tivù emana onde elettromagnetiche che sembrano che ti vogliano risucchiare, e proiettarti nel caleidoscopio dell'etere. E quindi immaginarti di vivere quella falsa o vera realtà? Questo è il problema che mi rimane di scoprire al più presto.
Ti desidero a tal punto di volerti possedere, come a te piace e di farti provare sensazioni mai provate prima.
Quindi di farti urlare di piacere, così alla mia lontananza, ricordarti di me.
Ma 1 'amore si esprime anche in questo modo, non mi importa di quello che penserà e dirà la gente, ed allora prego ed aspetto con ansia che venga un giorno, in cui potremmo farlo sempre a tal punto che tu dovrai dire: ti prego basta, ho bisogno di riposare.
E svegliarsi il mattino seguente tutta felice questa è la prova di un vero rapporto.
Ti credevo sincera, amore mio, io ti ho dato tutto me stesso, perché mi fai soffrire? Basta una parola, per dirmi che non hai bisogno di me.
Stai distruggendo questa nostra amicizia, scusami se ti parlo così. Forse è colpa mia, ma non riesco a non pensarti e a stare lontano da te. Lo so che non sono quello che ti aspettavi, quindi ti prego sii sincera con me, sai sono abituato ad avere batoste nella vita.
Come dice il vecchio proverbio: "C'è chi nasce con la camicia, e chi senza". A questo punto non mi resta altro che affidarmi nelle mani di Dio.
Cercare un'altra vita, formarsi una morale, senza pregiudizi della gente. Sentirsi ancora vivo, per arrivare d ottenere il pieno raggiungimento della vita. Cercare una speranza a cui potersi aggrappare, quindi cercare quello che non ho avuto mai. Vorrei vedere solo il mare, e a te poi gridare, la mia solitudine, la voglio cacciare. Per poter con te restare, nell'aurora dell'amore.