Poesie inserite da Silvana Stremiz

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Silvana Stremiz
Su la riviera Ferraù trovosse
di sudor pieno e tutto polveroso.
Da la battaglia dianzi lo rimosse
un gran disio di bere e di riposo;
e poi, mal grado suo, quivi fermosse,
perché, de l'acqua ingordo e frettoloso,
l'elmo nel fiume si lasciò cadere,
né l'avea potuto anco riavere.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    E perché era cortese, e n'avea forse
    non men dè dui cugini il petto caldo,
    l'aiuto che potea tutto le porse,
    pur come avesse l'elmo, ardito e baldo:
    trasse la spada, e minacciando corse
    dove poco di lui temea Rinaldo.
    Più volte s'eran già non pur veduti,
    m'al paragon de l'arme conosciuti.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      Cominciar quivi una crudel battaglia,
      come a piè si trovar, coi brandi ignudi:
      non che le piastre e la minuta maglia,
      ma ai colpi lor non reggerian gl'incudi.
      Or, mentre l'un con l'altro si travaglia,
      bisogna al palafren che 'l passo studi;
      che quanto può menar de le calcagna,
      colei lo caccia al bosco e alla campagna.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        Dove, poi che rimase la donzella
        ch'esser dovea del vincitor mercede,
        inanzi al caso era salita in sella,
        e quando bisognò le spalle diede,
        presaga che quel giorno esser rubella
        dovea Fortuna alla cristiana fede:
        entrò in un bosco, e ne la stretta via
        rincontrò un cavallier ch'a piè venìa.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz
          Quanto fia meglio, amandola tu ancora,
          che tu le venga a traversar la strada,
          a ritenerla e farle far dimora,
          prima che più lontana se ne vada!
          Come l'avremo in potestate, allora
          di chi esser dè si provi con la spada:
          non so altrimenti, dopo un lungo affanno,
          che possa riuscirci altro che danno. -.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz
            Era costui quel paladin gagliardo,
            figliuol d'Amon, signor di Montalbano,
            a cui pur dianzi il suo destrier Baiardo
            per strano caso uscito era di mano.
            Come alla donna egli drizzò lo sguardo,
            riconobbe, quantunque di lontano,
            l'angelico sembiante e quel bel volto
            ch'all'amorose reti il tenea involto.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz
              Orlando, che gran tempo innamorato
              fu de la bella Angelica, e per lei
              in India, in Media, in Tartaria lasciato
              avea infiniti ed immortal trofei,
              in Ponente con essa era tornato,
              dove sotto i gran monti Pirenei
              con la gente di Francia e de Lamagna
              re Carlo era attendato alla campagna,.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvana Stremiz
                Indosso la corazza, l'elmo in testa,
                la spada al fianco, e in braccio avea lo scudo;
                e più leggier correa per la foresta,
                ch'al pallio rosso il villan mezzo ignudo.
                Timida pastorella mai sì presta
                non volse piede inanzi a serpe crudo,
                come Angelica tosto il freno torse,
                che del guerrier, ch'a piè venìa, s'accorse.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in premio promettendola a quel d'essi,
                  ch'in quel conflitto, in quella gran giornata,
                  degl'infideli più copia uccidessi,
                  e di sua man prestasse opra più grata.
                  Contrari ai voti poi furo i successi;
                  ch'in fuga andò la gente battezzata,
                  e con molti altri fu 'l duca prigione,
                  e restò abbandonato il padiglione.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Silvana Stremiz
                    Al pagan la proposta non dispiacque:
                    così fu differita la tenzone;
                    e tal tregua tra lor subito nacque,
                    sì l'odio e l'ira va in oblivione,
                    che 'l pagano al partir da le fresche acque
                    non lasciò a piedi il buon figliuol d'Amone:
                    con preghi invita, ed al fin toglie in groppa,
                    e per l'orme d'Angelica galoppa.
                    Vota la poesia: Commenta